Wise Society : Umberto, in un fumetto la battaglia per l’ecologia

Umberto, in un fumetto la battaglia per l’ecologia

di Mariella Caruso
20 Aprile 2019

Edito da Bao Publishing e in libreria dall'11 aprile, il primo graphic novel del giovane autore tarantino Holdenaccio sposta su Urano la lotta per un mondo più giusto con la gente e con l'ambiente

«Chiunque tu sia, certo provi vergogna per le azioni della Urangas. Non dirti che non puoi fare nulla, non è vero! Anche se non sei un alieno, lotta per un universo libero!», è un invito a combattere per la giustizia e per la qualità dell’ambiente quella che viene fuori dalle strisce di Umberto, il primo graphic novel del giovane autore Holdenaccio (alias Antonio Rossetti) edito da Bao Publishing, in libreria e fumetteria dall’11 aprile 2019.

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L’idea di questo graphic novel – spiega Holdenaccio autore di Umberto – nasce dalla necessità di affrontare temi come immigrazione ed ecologia, attraverso gli occhi e l’ingenuità di un semplice alieno, quello che potrebbe essere visto come un “terrestre medio”, Foto casa editrice Bao Publishing

La storia dell’autore tarantino (torinese d’adozione) racconta di un abitante di Urano, pianeta che la Terra sfrutta per le sue risorse energetiche, mentre ne demonizza gli abitanti, trattandoli come “migranti clandestini”. A resistere rimane la Milizia Uraniana Ribelle, che cerca di opporsi allo spadroneggiare della Urangas, l’azienda multiversale che cerca di controllare i due pianeti. Umberto lotta per smascherare le malefatte del capo di questa malvagia industria…

«L’idea di questo graphic novel – spiega Holdenaccio – nasce dalla necessità di affrontare temi come immigrazione ed ecologia, attraverso gli occhi e l’ingenuità di un semplice alieno, quello che potrebbe essere visto come un “terrestre medio”. In Umberto ci sono diversi livelli di lettura, e dietro la storia è possibile scorgere messaggi che vogliono invitare a prendere in considerazione diversi punti di vista. L’idea è quella di una civiltà uraniana non lontana dai nostri problemi e di un mondo extraterrestre influenzato da quello umano cresciuto parallelamente ad esso, tra tv spazzatura e l’inseguimento del “sogno terrestre”, fino a replicare una società dalle mille sfaccettature, dove imperano razzismo e pregiudizi. Il messaggio fondamentale è che chiunque può fare qualcosa, ribellarsi alle ingiustizie, capire che è importante ascoltare la propria voce e scendere a patti con l’ambiente che ci circonda senza danneggiarlo».  Un messaggio che l’autore traghetta utilizzando l’ambientazione fantascientifica tanto cara alla letteratura degli anni ’80 e trasferendo nello spazio le critiche verso la gestione delle risorse ambientali.

«Stiamo trasformando – dice l’autore – lo spazio in una discarica senza confini. Non sempre viene data abbastanza attenzione a problemi che sono “al di sopra” di noi, che spesso percepiamo come lontani, come qualcosa che non ci riguarda in prima persona, ma che in realtà sono tristemente percepibili. Migliaia di detriti orbitano senza sosta intorno alla Terra, una nuova atmosfera fatta solo di rifiuti. La scelta dello spazio trova la sua risposta nella ripresa di temi più che mai attuali, dalla chiusura delle frontiere, alle grandi opere come Tap o Tav. Un messaggio che contribuisce a rafforzare o creare una coscienza ecologista in un contesto non ordinario come è quello dello spazio».

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La copertina di Umberto del giovane autore Holdenaccio (alias Antonio Rossetti) edito da Bao Publishing, Foto casa editrice Bao Publishing

Infine nella storia di Umberto esiste una parte assolutamente positiva che è interpretata da quattro giovani terrestri che, dotati di un forte spirito critico, lottano per salvare la terra. «È possibile ribellarsi – sottolinea Holdenaccio – sovvertendo l’ordine della malvagia corporazione con piccoli atti di quotidiana resistenza! Proprio in questa immagine mi piace pensare di aver trovato il modo di contrastare le tematiche che stanno dilagando nei nostri giorni. In Camilla, co-protagonista assieme a Umberto, troviamo uno spirito critico, ribelle e molto punk che riesco ad associare oggi a figure come quella di Greta Thunberg e del giovanissimo Simone di Torre Maura. In loro trovo quello spirito di ribellione, la fierezza nel non abbassare mai lo sguardo di fronte al pericolo. L’età non conta nulla, se qualcosa non ti va bene e vuoi cambiare! D’altronde questo libro è rivolto proprio ai giovanissimi e alla loro incredibile energia nel ribellarsi alle autorità».

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