Un’applicazione per smartphone che, attraverso un sistema di tracking, incoraggia gli utenti ad utilizzare mezzi di trasporto “verdi” in occasione di grandi eventi riducendo così le emissioni di CO2 in città.
La tecnologia al servizio dell’ambiente. Un gruppo di quattro studenti dell’Alta Scuola Politecnica dei Politecnici di Milano e Torino con il supporto in veste di tutor di alcuni ricercatori di Telecom Italia hanno ideato TRACK-MI un’applicazione “verde” per smartphone.
TRACK-MI è un sistema tecnologico per incoraggiare cittadini e turisti ad utilizzare mezzi di trasporto “verdi” (mezzi di trasporto pubblico, taxi, bike sharing ..) in occasione di grandi eventi, riducendo così le emissioni di CO2 in città.
Si basa su una applicazione per smartphone chiamata uGo che utilizza un sistema di tracking degli utenti per certificare il loro comportamento ecologico nel muoversi in città e che gli permette di accumulare “punti verdi”. Gli utenti più virtuosi vengono premiati con vantaggi economici correlati all’esposizione del momento.
Il progetto è stato pensato per grandi eventi come Expo 2015, per il quale a Milano sono attesi quasi 21 milioni di visitatori. Dato anche il tema ecologico di Expo 2015 “nutrire il pianeta, energia per la vita”, il team di ASP contribuirebbe alla salvaguardia della qualità dell’ambiente urbano, limitando l’inquinamento, riducendo l’utilizzo di risorse naturali e il consumo di energia.
Il valore aggiunto dell’applicazione consiste nella possibilità di gestire in tempo reale un gran numero di dati sui flussi di mobilità, aiutando a migliorare l’efficienza dei sistemi di trasporto, in un modo facile, divertente ed interattivo.
Il progetto è stato selezionato per partecipare alle finali della University Mobile Challenge, organizzata da Berkeley Mobile International Collaborative, in occasione del Mobile World Congress a Barcellona, dal 14 al 17 febbraio 2011, l’evento più importante al mondo per cellulari e applicazioni mobili. Dopo aver superato le selezioni italiane, TRACK-MI si troverà a fronteggiare, davanti ad una platea di esperti e investitori, i team di altre importanti università internazionali quali Stanford, Berkeley e Beijing.