Finanziati dalla Confederazione 179 milioni di franchi per meglio isolare 3,6 milioni di metri quadrati di superficie di facciate, tetti, pavimenti e finestre e incentivare l'uso delle energie rinnovabili
Forse non tutti sanno che i nostri vicini svizzeri sono famosi nel mondo oltre che per la finanza e per la qualità di molti dei loro prodotti manufatturieri di precisione, anche per l’attenzione che dimostrano nei confronti dell’ambiente. In queste pagine ci siamo già occupati di alcuni progetti di risparmio energetico collettivo che sono stati portati a termine nella Confederazione Elvetica. Come il progetto dei quartieri a 2000 watt di Berna, Zurigo e Lucerna costruiti con cemento riciclato e perfettamente isolati e che garantiscono massima efficienza energetica, ottima illuminazione naturale, spazi interni privi di sostanze inquinanti e un basso carico di radiazioni. O come quello denominato Città dell’energia che già riguarda la metà di quelle della Svizzera, che hanno dimostrato di utilizzare in modo efficiente le risorse promuovendo le energie rinnovabili e una mobilità sostenibile all’interno dei confini comunali.
Tuttavia esiste dal 2010 anche un progetto denominato “Programma edifici” che prevede che il governo centrale della confederazione e quello dei 26 cantoni in cui è suddiviso il territorio finanzino imprese e privati per incentivare l’efficienza energetica e le energie rinnovabili negli edifici svizzeri. Grazie al Programma edifici che ha una durata decennale, sono stati erogati solo nel 2015 circa 179 milioni di franchi (circa 165 milioni di euro), 101 milioni dei quali sono serviti per meglio isolare 3,6 milioni di metri quadrati di superficie di facciate, tetti, pavimenti e finestre e che permetteranno di ridurre, sulla loro intera durata di vita, l’emissione di CO2 in Svizzera di circa 1,6 milioni di tonnellate.
I restanti 78 milioni di contributi sono serviti per incentiovare l’uso delle energie rinnovabili, recupero del calore residuo e ottimizzazione della tecnica degli edifici. E i risultati non si sono fatti attendere. E, grazie agli interventi realizzati l’anno scorso, nei prossimi decenni sarà possibile evitare l’emissione di ulteriori 1,5 milioni di tonnellate di CO2 nel parco edifici svizzero. Un bel risultato, non c’è che dire…