Wise Society : Stufe a pellet: come funzionano, pro e contro

Stufe a pellet: come funzionano, pro e contro

di Emanuele Francati
2 Aprile 2025

Tutto quello che c’è da sapere sul funzionamento delle stufe a pelleT

Non è mai troppo presto per prepararsi all’inverno, e sono sempre di più le persone che scelgono di farlo con le stufe a pellet. Ma come funzionano esattamente? E quali sono i loro vantaggi e svantaggi?

Fino al 2020, l’Italia è stata il primo consumatore di pellet per riscaldamento domestico in Europa, con circa 3,4 milioni di tonnellate consumate ogni anno. L’Europa nel suo complesso ne consuma circa 27 milioni ogni anno: basta pensare a questo dato per rendersi conto dell’importanza di questa biomassa nel nostro Paese. Dove, per altro, circa il 90% del pellet consumato viene impiegato per stufe e caldaie domestiche.  Una scelta sempre più comune, quindi, ma per poterla fare con consapevolezza è fondamentale capire come funziona la stufa a pellet e quali tipologie esistono, così da scegliere con cognizione di causa. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo in questo articolo. 

stufe a pellet come funzionano

Pixabay – fotoblend

Cos’è la stufa a pellet

Prima di analizzarne i vantaggi e gli eventuali contro, cerchiamo di capire più da vicino di cosa si tratta e come funziona un elettrodomestico del genere. La stufa a pellet è un dispositivo di riscaldamento che sfrutta come elemento di combustione per generare calore il pellet, ovvero piccole pastiglie cilindriche composte per lo più da segatura e scarti di legno. 

Questo tipo di stufa è dotato di un sistema automatico che alimenta i pellet nella camera di combustione, lì dove vengono poi bruciati per la produzione di calore. L’aria calda prodotta viene quindi diffusa nell’ambiente tramite ventilatori, riscaldando in modo efficiente l’ambiente circostante.

Si tratta di uno dei sistemi di riscaldamento più efficienti al giorno d’oggi, con un rendimento che può addirittura superare l’80-90%. In più, le stufe a pellet sono dotate di serbatoi che possono contenere dai 10 a 30 chilogrammi di pellet, il che consente di operare autonomamente per ore o addirittura giorni, a seconda della capacità del serbatoio e della potenza richiesta. Le stufe a pellet sono una soluzione ecologica e conveniente per riscaldare la casa, in quanto il pellet è considerato una biomassa rinnovabile, con basse emissioni di CO₂.

La tecnologia, poi, ha fatto passi da gigante anche in questo campo. Molti modelli oggi offrono un controllo digitale che consente di regolare la temperatura e il flusso di pellet, migliorando il comfort e riducendo gli sprechi.

Stufe a pellet: come funzionano

Le stufe a pellet funzionano in modo automatizzato, con l’obiettivo di offrire un riscaldamento controllato ed efficiente. Il processo è molto semplice: la stufa viene alimentata dal pellet che, attraverso un serbatoio, raggiunge la camera di combustione tramite una vite senza fine. Una volta immesso, il pellet si accende in automatico con un sistema di accensione: è a quel punto che si avvia la combustione. 

Il calore generato viene trasferito all’aria circostante mediante uno scambiatore di calore, riscaldando l’ambiente. E i fumi prodotti dalla combustione? Vengono espulsi all’esterno attraverso un sistema di evacuazione. Le stufe a pellet sono inoltre dotate di ventilatori, i quali distribuiscono l’aria calda nell’ambiente in modo omogeneo e diffuso. Grazie a sistemi elettronici avanzati, poi, è possibile regolare la temperatura, programmare l’accensione e monitorare il funzionamento, ottimizzando l’efficienza energetica e migliorando il comfort. 

stufa a pellet come funziona

Pixabay – debbie7245

Tipologie di stufe a pellet

Le stufe a pellet non sono tutte uguali: esistono, infatti, diversi modelli progettati per soddisfare esigenze specifiche di riscaldamento. 

Oltre alle classiche stufe ad aria, che diffondono il calore nell’ambiente in cui sono installate, troviamo due varianti particolarmente efficienti: le stufe a pellet idro, che si collegano all’impianto idraulico per riscaldare l’acqua, e le stufe a pellet canalizzate, in grado di distribuire il calore in più stanze. 

Dov’è la differenza? Vediamo nel dettaglio il loro funzionamento per scoprirlo. 

Come funziona una stufa a pellet idro 

La stufa a pellet idro, oltre a riscaldare l’ambiente in cui è installata, si collega all’impianto idraulico della casa per scaldare anche l’acqua utilizzata nei termosifoni o nel riscaldamento a pavimento. Il vantaggio di averne una è evidente: si tratta di un sistema di riscaldamento a tutto tondo, che può sostituire la caldaia anche per l’ottenimento di acqua calda. 

Il funzionamento, in effetti, è molto simile a quello di una caldaia, ma con il vantaggio di utilizzare una fonte rinnovabile ed ecologica come il pellet come combustibile. La differenza sostanziale con le stufe tradizionali sta nel sistema di scambio termico, che trasferisce il calore all’acqua invece che direttamente all’aria. L’acqua riscaldata viene poi inviata ai radiatori o al sistema di riscaldamento a pavimento, distribuendo il calore in tutta la casa. Alcuni modelli possono anche produrre acqua calda sanitaria, riducendo il consumo di gas o elettricità per l’acqua calda domestica.

Rendimento molto elevato, possibilità di integrarle con impianti solari termici o caldaie a gas per un sistema ibrido ancora più efficiente: le stufe idro sono un’ottima alternativa da tenere in considerazione. È anche vero, però, che richiedono un’installazione più complessa e un collegamento diretto all’impianto idraulico, che potrebbe aumentarne i costi, quantomeno quelli iniziali. 

Stufa a pellet canalizzata: come funziona

Un’altra tipologia è poi la stufa a pellet canalizzata, progettata per riscaldare più ambienti contemporaneamente: questo è possibile per via della distribuzione dell’aria calda attraverso un sistema di canalizzazioni.  A differenza delle stufe tradizionali, che diffondono il calore solo nella stanza in cui si trovano, questo modello utilizza tubazioni per poter trasportare l’aria calda in tutte le altre stanze della casa

Il funzionamento non si discosta molto da quello di una stufa a pellet standard: il pellet viene bruciato nella camera di combustione, generando calore. Questo calore viene poi trasferito all’aria, che viene spinta nei condotti tramite i ventilatori. Grazie a questi canali, l’aria calda può raggiungere stanze diverse, così da garantire un riscaldamento uniforme in tutta l’abitazione.

Si tratta della scelta ideale per chi punta a riscaldare più ambienti senza dover necessariamente installare più stufe o termosifoni in giro per casa. Ad ogni modo, è importante tenere conto che l’efficacia di una stufa canalizzata dipende molto dalla disposizione della casa e dalla lunghezza dei condotti, che devono essere ben progettati per evitare dispersioni di calore. 

Stufe a pellet: pro e contro

Diminuire i consumi energetici in casa è tra le esigenze più comuni, al giorno d’oggi: in un mondo dove tutto tende a costare sempre di più, da qualche parte bisogna pur riuscire a risparmiare. Scegliere la stufa a pellet per il riscaldamento domestico è una mossa strategica, in quest’ottica: oltre a garantire un risparmio sul lungo periodo, il pellet si ottiene a partire dagli scarti di lavorazione del legno. Vale a dire che ne beneficia anche l’ambiente.

Non solo: si tratta anche di una questione di salute. Scegliere un pellet certificato, come quello di PEFC o con certificazione ENplus e classificazione A1, significa ottenere una combustione pulita e con un residuo di ceneri massimo pari allo 0,7%. 

Tra i principali motivi per cui sempre più persone scelgono le stufe a pellet, comunque, c’è il risparmio economico. Con un rendimento energetico molto elevato – tra l’80 e il 95% – e un costo più basso rispetto ad altre fonti di riscaldamento come gasolio e l’elettricità, si tratta di un notevole vantaggio in bolletta. 

Anche la praticità è un punto a favore: le stufe moderne sono progettate per essere facili da usare e da mantenere. La carica dei pellet è automatizzata, e ciò vale a dire che molte stufe possono funzionare per ore o addirittura giorni senza bisogno di rifornimento. Non c’è neanche un bisogno costante di pulizia: rispetto ad altri sistemi a biomassa, la produzione di cenere è ridotta al minimo. 

Il più grande vantaggio, comunque, resta la sostenibilità ambientale: il pellet è una fonte rinnovabile, con poche emissioni di CO₂ sono nettamente inferiori rispetto ai combustibili fossili. Inoltre, molte stufe a pellet sono dotate di sistemi di programmazione e controllo remoto, permettendo di regolare la temperatura in modo automatico e ottimizzare il consumo di combustibile.

Tanti pro non significa assenza di contro, naturalmente. Nonostante i numerosi vantaggi, infatti, le stufe a pellet non sono esenti da aspetti negativi da considerare. A partire dall’investimento iniziale: è vero che sul lungo periodo si va risparmiando, ma inizialmente ci si può trovare a dover affrontare una spesa che varia dai 700 ai 3500 euro, a seconda del modello scelto e delle funzionalità. A questo si aggiunge poi il costo dell’installazione, che richiede una canna fumaria o un sistema di scarico fumi adeguato. 

Un altro fattore da tenere in conto è la necessità di elettricità per il funzionamento della stufa. A differenza di una tradizionale stufa a legna, quella a pellet utilizza un sistema elettronico per l’accensione, l’alimentazione dei pellet e la ventilazione. Tradotto: in caso di blackout la stufa potrebbe non funzionare, a meno che non sia dotata di un sistema di emergenza o di un gruppo di continuità (UPS). 

Ultima considerazione: il pellet deve essere conservato correttamente, in un luogo asciutto e riparato. Se così non fosse, si rischierebbe di fargli assorbire troppa umidità, e fargli perdere efficienza nella combustione di conseguenza. 

Per concludere, possiamo dire che ogni scelta ha i suoi pro e contro. Le stufe a pellet rappresentano sì una soluzione moderna, efficiente ed ecologica per il riscaldamento domestico, ma d’altro canto prevedono costi iniziali elevati, attenzione nella manutenzione e la necessità di allacciarsi all’elettricità per un utilizzo ottimale. Mettere sul piatto della bilancia vantaggi e svantaggi vi aiuterà a capire se è questa la soluzione più adatta alle vostre esigenze di riscaldamento, ora che sapete per filo e per segno come funzionano le stufe a pellet.

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