Wise Society : Sacchetti per l’umido: ora sono in carta riciclata

Sacchetti per l’umido: ora sono in carta riciclata

di Andrea Ballocchi
29 Marzo 2016

Si chiama Sumus, lo produce un’azienda italiana, ed è stato studiato e brevettato per contenere il rifiuto umido domestico

Produrre sacchetti per l’umido con carta riciclata: un’idea tutta italiana diventata realtà. Si chiama Sumus, è un marchio registrato, studiato e brevettato per contenere il rifiuto umido domestico, eliminando rotture, odori, liquami, ossia i disagi tipici della raccolta casalinga. Prodotto dall’omonima azienda, Sumus è il primo sacchetto in Italia con la certificazione di compostabilità in carta riciclata.

La carta usata, al 100% made in Italy, è all’ultimo stadio di vita: in pratica, da un rifiuto si crea quello che diventa contenitore di rifiuti. Il sacchetto mostra doti di grande resistenza in conformità alla norma specifica UNI EN ed è impermeabile, grazie all’uso di resine naturali, che non compromettono la traspirabilità.

Perché scegliere la carta anziché quanto già c’è oggi sul mercato? Secondo l’azienda, sono diversi i vantaggi: innanzitutto perché l’utilizzo della carta migliora la qualità del compost, aggiungendo una notevole quantità di fibre di lignina, elemento di cui il rifiuto organico urbano è generalmente scarso. La carta “respira”, favorendo l’attivazione del processo di compostaggio. In più, se il sacchetto viene usato in una pattumiera adeguatamente areata, i vantaggi si moltiplicano: non si hanno più odori e liquami e il rifiuto perde più del 20% di peso in due giorni, il tutto grazie all’ossigeno. Così si attiva subito il processo di compostaggio, il rifiuto contenuto nel cestino si scalda e l’acqua evapora, anziché percolare, trascinando con sé batteri e cattivi odori.

Sumus è pensato non solo per la raccolta dei rifiuti organici, ma conta anche sulla versione per la raccolta della carta e degli sfalci d’erba. Oggi l’azienda conta sull’impiego da parte di svariate municipalizzate e amministrazioni comunali, soprattutto nel centro-nord, e prevede nell’anno in corso di arrivare su tutti gli scaffali della grande distribuzione e di aumentare il proprio fatturato del 30%.

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