Wise Society : Riserve della biosfera in Italia: ecco quali sono

Riserve della biosfera in Italia: ecco quali sono

di Andrea Ballocchi
18 Aprile 2023

Nate più di 50 anni fa dall’Unesco, queste riserve hanno lo scopo di conciliare la tutela della biodiversità allo sviluppo sostenibile. In Italia, fino a oggi, ne sono state designate venti

Le riserve della biosfera, in Italia e in tutto il mondo, sono scrigni di biodiversità e presidi per la tutela della sostenibilità ambientale. Fanno parte del programma MaB (Man and the Biosphere) dell’Unesco – agenzia ONU per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Il programma MaB è stato creato nel 1971 con una visione: promuovere una connessione sostenibile tra le persone e la natura. Man mano che si è evoluta, l’idea originale si è concretizzata nella designazione di “riserve della biosfera”, laboratori viventi che promuovono soluzioni basate sulla natura per lo sviluppo sostenibile. In Italia se ne contano venti, sparse in tutta la Penisola.

paesaggio naturale

Foto di kordula vahle da Pixabay

Il programma MaB: cos’è e cosa si propone

Man and the Biosphere è un programma scientifico intergovernativo avviato dall’Unesco nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile. Il Programma MaB “combina scienze naturali e sociali per migliorare i mezzi di sussistenza umani e salvaguardare gli ecosistemi naturali e gestiti”, illustra Unesco, che l’ha avviato nel 1971.

L’obiettivo primario di MaB è l’uso e la condivisione razionale e sostenibile delle risorse della biosfera. La struttura intergovernativa dell’agenzia ONU fornisce al programma un quadro per aiutare i governi nazionali a sostenere la pianificazione e l’attuazione di programmi di ricerca e formazione con assistenza tecnica e consulenza scientifica. Il programma MaB Unesco opera attualmente attraverso 158 Comitati Nazionali istituiti tra i 195 Stati Membri e nove Stati Membri Associati dell’Unesco.

In questo contesto, Man and the Biosphere intende identificare i cambiamenti della biosfera derivanti dalle attività umane e naturali e i conseguenti effetti sulle persone e sull’ambiente; studiare le interrelazioni dinamiche tra gli ecosistemi e i processi socio-economici, in particolare in un contesto di rapida perdita di diversità biologica e culturale; assicurare il benessere dell’uomo e un ambiente vivibile in un contesto in cui la rapida urbanizzazione e il consumo di energia sono portatori di cambiamento ambientale; promuovere lo scambio di conoscenza dei problemi e delle soluzioni ambientali e rafforzare l’educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile.

Veduta aerea bosco

Le riserve della Biosfera

All’interno del MaB sono parte integrante le Riserve della Biosfera. Cosa vuol dire riserva della biosfera? Significa essere uno dei “luoghi di apprendimento dello sviluppo sostenibile“. Si tratta di siti nati per testare approcci interdisciplinari finalizzati a comprendere e gestire i cambiamenti e le interazioni tra i sistemi sociali ed ecologici, compresa la prevenzione dei conflitti e la gestione della biodiversità. Sono luoghi che forniscono soluzioni locali alle sfide globali. Le riserve della biosfera comprendono gli ecosistemi terrestri, marini e costieri. Vi fanno parte aree per lo sviluppo sostenibile in diversi contesti ecologici, sociali ed economici, in cui vivono oltre 250 milioni di persone.

Parco del delta del po, riserva della biosfera in Italia

Foto Shuttertstock

Riserve della biosfera in Italia: quante e quali sono

Le Riserve della Biosfera comprendono ecosistemi terrestri, marini e costieri, anche combinati tra loro. Promuovono attività di cooperazione scientifica, ricerca interdisciplinare e sostenibilità ambientale nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. Rappresentano esempi di best practice nell’ottica dello sviluppo sostenibile e della interazione tra sistema sociale ed ecologico. La rete mondiale delle Riserve della Biosfera Unesco comprende attualmente 738 Riserve (incluse 22 transfrontaliere), presenti in 134 Paesi. Del totale, venti Riserve della Biosfera sono in Italia. Ecco quali sono.

Collemeluccio-Montedimezzo (Molise)

Riconosciuta nel 1977, si trova nella provincia di Isernia e comprende due foreste molto ampie in un’area sub-montana, con picchi oltre i 1200 metri di altitudine. Vanta la presenza di numerose specie animali, tra le quali la rana italica, il lupo grigio e la puzzola.

Circeo (Lazio)

Il Parco Nazionale del Circeo è Riserva MaB dal 1977 e nel 2013 il suo territorio si è esteso fino a raggiungere i confini attuali, che comprendono i comuni di Sabaudia e San Felice Circeo e parte di quelli di Latina e Terracina. Dal 1979 il Parco comprende anche l’Isola di Zannone, appartenente alle Isole Ponziane. È l’unica ad essere costituita, oltre che da rocce vulcaniche, anche da rocce metamorfiche e sedimentarie risalenti a più di 200 milioni di anni fa.

Miramare (Friuli Venezia Giulia)

La Riserva della Biosfera “Miramare” si trova a pochi chilometri da Trieste, vicino al confine con la Slovenia. Si tratta di una piccola riserva disabitata, sebbene sia molto visitata dai turisti anche per la presenza dell’omonimo castello eretto nel 1856.
Parte delle riserve MaB dal 1979, il suo territorio comprende boschi carsici e pascoli, così come il biotipo marino: essi assicurano elevati valori di biodiversità.

Cilento e Vallo di Diano (Campania)

La Riserva della Biosfera Unesco “Cilento e Vallo di Diano” (riconosciuta MaB dal 1997) si trova in Campania, vicino alla costa tirrenica. È caratterizzata da basse montagne di dolomite e tipici aspetti carsici come grotte e doline. Sono presenti numerosi habitat e la fauna è molto varia, comprendendo in particolare gli uccelli predatori. Una delle principali caratteristiche del territorio è l’alto livello di diversità biologica, fortemente correlata alla grande varietà geomorfologica e climatica. Ospita molte specie come la lontra, regina dei fiumi dei Cilento, il lupo appenninico, la lepre italica, il gatto selvatico, la martora e il capriolo italico.

Panorama sul parco del cilento, riserva della biosfera italiana

Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro (Campania)

Riserva MaB dal 1997, si trova nel Golfo di Napoli e comprende il vulcano attivo del Vesuvio, famoso per l’eruzione del 79 d.C. che distrusse la città di Pompei i cui scavi, insieme alla zona archeologica di Ercolano e Torre Annunziata, sono sito del Patrimonio Mondiale.

Ticino, Val Grande Verbano (Lombardia, Piemonte)

Si estende lungo il fiume all’incontro delle regioni Piemonte e Lombardia, nel nord Italia, e funziona come importante corridoio ecologico all’interno della pianura padana urbanizzata e industrializzata tra le Alpi e gli Appennini. È uno dei parchi fluviali più grandi d’Europa. La Riserva Ticino, Val Grande Verbano è stata ufficialmente designata nel 2018, quale ampliamento della Riserva Valle del Ticino (già designata MaB dal 2002).

Isole di Toscana

Composta da sette isole (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio and Giannutri) e alcune isolette tra la costa toscana e la Corsica, la Riserva della Biosfera Isole di Toscana – riconosciuta nel 2003 – comprende diverse isole che racchiudono una grande diversità geologica, geomorfologica e biologica che ben rappresenta la regione mediterranea. Il recente sviluppo turistico ha indotto le autorità a istituire un parco nazionale per proteggere alcune rare specie endemiche, tra le quali anche il falco pellegrino.

Selve costiere di Toscana

La Riserva della Biosfera “Selve Costiere di Toscana”, riconosciuta nel 2004 e confermata nel 2016 su un territorio molto più vasto del precedente, si trova lungo la costa occidentale ad ovest di Pisa, tra Viareggio e Livorno, in Toscana. È ricca di biodiversità ed include dune, acquitrini, pinete e zone agricole. Uno dei principali obiettivi della Riserva è la protezione delle dune costiere, particolarmente importanti per la presenza di specie endemiche e di specie animali altamente specializzate.

Monviso (Piemonte)

La Riserva della Biosfera del Monviso (MaB dal 2013) è una riserva transfrontaliera tra la Francia e l’Italia, che include una parte nazionale in Italia denominata “Area della Biosfera del Monviso” e la “Riserva della Biosfera del Mont-Viso” per la parte nazionale francese. Ha una grande varietà di ecosistemi in diverse condizioni climatiche (il territorio va dai 450 ai 3841 metri sul livello del mare) e si estende su una superficie totale di oltre 293mila ettari che va dai due versanti del Monviso fino alle colline del Roero.

Monviso

Foto Shutterstock

Sila (Calabria)

Entrata a far parte del programma MaB dal 2014, la Riserva della Biosfera della Sila si trova in Calabria e include il Parco Nazionale della Sila. Il territorio comprende il vasto altopiano omonimo, che possiede paesaggi molto variegati con morene glaciali, laghi e sorgenti. Grazie alle sue caratteristiche morfologiche e geografiche, la Riserva della Sila ospita una grande varietà di ambienti naturali con differenti microclimi, che assicurano una biodiversità molto importante in tutta la regione biogeografica del Mediterraneo e ricca di specie endemiche rare.

Appennino Tosco-Emiliano (Toscana, Emilia, Liguria)

L’Appennino Tosco-Emiliano, entrato nelle Rete delle riserve ‘Uomo e Biosfera’ MaB nel 2015, si trova sulla dorsale appenninica dal Passo della Cisa al Passo delle Forbici, nel territorio tra Reggio Emilia e Massa Carrara. Rappresenta il confine geografico e climatico tra Europa continentale ed Europa mediterranea. Nel 2021 il territorio della Riserva è stato ampliato arrivando ad includere anche una porzione della regione Liguria. L’area è l’unica dell’intera catena appenninica ad essere caratterizzata dal confine climatico euro-mediterraneo. “Queste peculiarità hanno generato rapporti unici tra flora, fauna e uomo, che nei millenni hanno plasmato il paesaggio e favorito la genesi di alcuni dei prodotti agroalimentari più famosi al mondo”, illustra la stessa Unesco.

Alpi Ledrensi e Judicaria (Trentino-Alto Adige)

La Riserva della Biosfera (riconosciuta dal 2015) interessa la porzione di territorio trentino denominata “Alpi Ledrensi e Judicaria – dalle Dolomiti al Garda”, spaziando dalle Dolomiti di Brenta al Lago di Garda alla zona trentina delle Giudicarie, la Val di Ledro e la piana dell’Alto Garda.

Delta del Po (Emilia Romagna, Veneto)

Il Delta del Po è l’unico delta esistente in Italia e una delle più grandi riserve nazionale di zone umide con sbocco a mare privo di sbarramenti. La Riserva di Biosfera, riconosciuta ufficialmente nel 2015, copre sostanzialmente tutto il territorio del delta e appartiene a 16 comuni, dei quali 9 in Veneto e 7 in Emilia-Romagna. L’attuale assetto del Delta del Po conta sul più lungo tratto di litorale sabbioso non antropizzato d’Italia.

Collina Po (Piemonte)

La Riserva della Biosfera Collina Po (riconosciuta nel 2016) è un territorio unico con un tessuto antropizzato dove convivono un fiume e una collina ricchi di habitat ed eccellenze storico architettoniche insieme a un territorio metropolitano che motiva l’appartenenza di tale sito Unesco al Programma MaB nell’ambito della categoria degli “Urban MaB”. Questo territorio coinvolge 86 comuni dell’area metropolitana di Torino e si colloca lungo l’asse fluviale del Po tra il tratto pedemontano torinese, dove il fiume si dirige verso nord sino a Chivasso, e quello dell’alta pianura dove piega verso est.

Tepilora, Rio Posada e Montalbo (Sardegna)

La Riserva della Biosfera Tepilora, Rio Posada e Montalbo è situata nella zona centro-orientale della Sardegna e riunisce 17 comuni nelle province di Nuoro, Olbia e Sassari.
All’interno del territorio della Riserva (parte MaB dal 2017) si trovano altri riconoscimenti Unesco: il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna e il Canto a Tenore della cultura pastorale sarda.

Valle Camonica-Alto Sebino (Lombardia)

Designata dall’Unesco nel 2018, la Riserva della Biosfera Valle Camonica-Sebino si trova nella parte orientale della Lombardia ed è una delle più estese vallate delle Alpi centrali. L’area presenta caratteristiche tipiche delle valli alpine e prealpine, modellate morfologicamente dal ghiacciaio dell’Adamello, il più grande d’Italia, con paesaggi di fondovalle alle vette più alte d’Europa con le cime del gruppo dell’Adamello e termina nel lago d’Iseo.

Monte Peglia (Umbria)

Posta nel cuore dell’Umbria, la Riserva del Monte Peglia si trova alla confluenza del fiume Tevere e del fiume Paglia. Il territorio, un antico vulcano oggi spento, è caratterizzato da un sistema ellittico di colline circondate su tre lati dalla confluenza dei due fiumi, tra le quali emerge il Monte Peglia.

Po Grande (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto)

La Riserva della Biosfera del Po Grande si trova nel tratto centrale del Fiume Po, in un bacino che è stato significativamente influenzato dalle attività dell’uomo. Fa parte del MaB dal 2019 e comprende 13 habitat di interesse comunitario e si estende nell’area di 85 comuni e tre regioni.

Alpi Giulie (Friuli-Venezia Giulia)

È dal 2019 che la Riserva della Biosfera delle Alpi Giulie è parte delle riserve MaB. Si trova nella parte nord-orientale del Friuli-Venezia Giulia e interessa i territori del Parco delle Prealpi Giulie, della Riserva Naturale della Val Alba ed il Parco Gran Monte e Sorgenti del Natisone. Coinvolge 11 comuni della provincia di Udine.

Monte Grappa (Veneto)

La Riserva della Biosfera “Monte Grappa”, entrata nella Rete MaB nel 2021, è un’area localizzata nelle Prealpi Venete che comprende il territorio di 25 Comuni appartenenti alle Provincie di Belluno, Treviso e Vicenza. L’area include il Massiccio del Grappa.
Il territorio della Riserva presenta una elevata biodiversità grazie alla presenza di territori montani, collinari e di alta pianura nonché di una ampia idrografia.

Andrea Ballocchi

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