Nel 2015 il consorzio Ecodom ha raccolto 78.265 tonnellate tra frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni e cappe facendo risparmiare all’ambiente l’immissione di più di 810.000 tonnellate di CO2
Tutte insieme le 47.076 tonnellate di ferro riciclate da Ecodom ed estratte dai rifiuti RAEE – Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – potrebbero essere riutilizzate per costruire sei Tour Eiffel; le circa 1.657 tonnellate di alluminio, invece, potrebbero dar vita 103,5 milioni di lattine. E con le oltre 1.489 tonnellate di rame si potrebbero costruire 16 Statue della Libertà. Per non parlare delle 8.000 tonnellate di plastica, sufficienti alla realizzazione di 3,2 milioni di sedie da giardino.
Sono i numeri impressionanti contenuti nell’ottavo Rapporto di Sostenibilità di Ecodom, il più importante Consorzio italiano attivo nella gestione dei RAEE che certifica che lo scorso anno sono state trattate 78.265 tonnellate di rifiuti come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni e cappe facendo risparmiare all’ambiente l’immissione di più di 810.000 tonnellate di CO2 (pari alla quantità di anidride carbonica assorbita in un anno da un bosco esteso quanto la provincia di Lecco 810 Kmq) e riuscendo a risparmiare 321.500 GJ di energia elettrica (equivalente al consumo annuo di una città di oltre 75.000 abitanti).
Un’economia circolare che vede sul podio, nella classifica delle regioni più virtuose, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. Fanalino di coda il Molise. «L’importanza del riciclo dei RAEE – commenta Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom – non sta solo nel ‘valore’ delle materie prime seconde che ne derivano, quanto soprattutto nella riduzione degli impatti ambientali causati dal rilascio in atmosfera delle sostanze inquinanti contenute nei RAEE e nel risparmio sui ‘costi energetici’ di estrazione delle materie prime vergini».
I numeri della raccolta di RAEE nel nostro paese rimangono però ancora lontani dagli obiettivi fissati dalla UE. Secondo i dati del Centro di Coordinamento Raee, nel 2015 i sistemi collettivi operanti sul territorio nazionale hanno raccolto circa 229mila tonnellate di RAEE, pari a 3,8 kg pro capite. Un dato di gran lunga inferiore a quello (7,5% pro capite) che la direttiva europea impone per il 2016 e che salirà a circa 10 kg pro capite nel 2019.