Wise Society : Raccolta differenziata, le buone abitudini non vanno in ferie

Raccolta differenziata, le buone abitudini non vanno in ferie

di Mariella Caruso
2 Agosto 2018

Il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) ha stilato un vademecum per ricordare a chi va in vacanza le regole fondamentali per una corretta raccolta dei rifiuti

raccolta differenziata, vacanze, cic

La raccolta differenziata è possibile farla anche in vacanza: basta informarsi, image by: iStock

La cura dell’ambiente non va in vacanza. Ecco perché anche in estate la raccolta differenziata è una delle abitudini da non dimenticare e da rimodulare, semmai, anche in base alla località dove si soggiorna. Il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) ha stilato un vademecum per tutti coloro che sono in partenza con un ripasso per chi la differenziata la fa ogni giorno e per chi, invece, risiede in città non ancora attrezzate.

Ecco i suggerimenti per una raccolta differenziata senza intoppi.

1) Informarsi.  Soprattutto qualora si prenda in affitto un appartamento per la villeggiatura, è importante informarsi sulle modalità di raccolta dei rifiuti, che possono variare rispetto a quelle della località di residenza: potrebbe ad esempio essere attiva la raccolta con il porta a porta, oppure con il cassonetto stradale, così come potrebbero essere differenti i colori utilizzati per diversificare i bidoni dell’immondizia. È utile chiedere al locatore o contattare il comune o l’azienda di igiene urbana locale per essere informati sulle modalità di raccolta o sui giorni di passaggio dei mezzi.

2) Scaricare l’app. Tanti comuni negli ultimi anni si sono fatti “smart” dotandosi di applicazioni per smartphone dedicate proprio alla raccolta differenziata, per segnalare dove buttare le tipologie di rifiuto, fornire i giorni di raccolta dei rifiuti presso le abitazioni, indicare l’ubicazione delle piattaforme ecologiche, informare sul lavaggio delle strade. Basta informarsi sul sito del comune di villeggiatura per scoprire l’app giusta da scaricare sul proprio telefono.

3) Scegliere il sacchetto giusto. I rifiuti organici vanno smaltiti utilizzando  i sacchetti in materiale biodegradabile e compostabile certificati a Norma Uni En 13432 in carta o in bioplastica. Per riconoscere un sacchetto conforme alla legge bisogna controllare se riporta la scritta “biodegradabile e compostabile” la dicitura dello standard europeo “UNI EN 13432:2002” e il logo rilasciato dall’ente di certificazione, come ad esempio il marchio “Compostabile CIC”. Da evitare assolutamente le buste di plastica tradizionale che per legge non possono essere utilizzate per la raccolta del rifiuto organico.

4) Scegliere stoviglie compostabili. In vacanza manca la voglia di lavare piatti e bicchieri o si organizzano scampagnate e pranzi al mare? Esistono in commercio stoviglie (piatti, bicchieri, posate) in materiale compostabile certificato (ai sensi della norma EN 13432) che possono essere trasformate in compost. Prima di raccogliere tali manufatti insieme all’umido bisogna verificare con il gestore o l’Azienda di raccolta se tale percorso è fattibile nel Comune in cui ci si trova.

5) Zero sprechi in cucina. Il caldo dell’estate può accelerare il deterioramento del cibo, aumentando non soltanto gli sprechi ma anche i cattivi odori in cucina. Per questo, il consiglio del CIC è quello di non esagerare negli acquisti per non ritrovarsi ad avere frutta e verdura in eccesso, e allo stesso tempo di mettere gli alimenti in luoghi freschi e al riparo dal sole.

6) Riutilizzare gli avanzi. Inoltre, prima di gettare gli avanzi nell’umido, si può pensare a come riutilizzarli: la frutta avanzata o troppo matura può essere l’ingrediente perfetto per una macedonia, mentre piccole quantità avanzate di verdura possono essere mischiate in un’insalata.

© Riproduzione riservata
Altri contenuti su questi temi:
Continua a leggere questo articolo: