Wise Society : Cos’è il pomodoro di mare, si mangia o è velenoso?

Cos’è il pomodoro di mare, si mangia o è velenoso?

di Redazione
14 Aprile 2025

Tutto quello che c’è da sapere sul pomodoro marino

Avete mai sentito parlare del pomodoro di mare? A dispetto del nome, non si tratta di un ortaggio, ma di un piccolo abitante del mondo sommerso che può rivelarsi una risorsa preziosa. In quanto essere umani, non siamo nuovi ad attingere al mondo marino per arricchire la nostra alimentazione: cozze, vongole, pesci di ogni genere, da sempre fanno parte delle nostre ricette. Ma il pomodoro di mare è commestibile, oppure è velenoso? Scopriamolo insieme in questo articolo.

pomodoro di mare

Foto Pixabay

Che cos’è il pomodoro di mare

Scientificamente noto con il nome di Actinia equina, il pomodoro di mare è un anemone di mare di piccole dimensioni, che popola il piano mesolitorale -la zona del litorale che dipende dalle maree- fino a qualche metro di profondità. Più precisamente, si tratta di un cnidario antozoo, un phylum di animali acquatici a simmetria raggiata, di cui fanno parte anche coralli e meduse. 

Il pomodoro marino è tipico dei mari della cosiddetta area temperata, che va dall’Oceano Atlantico all’Oceano Indo-Pacifico. Non è raro trovarlo anche nel mar Mediterraneo, soprattutto ancorato agli scogli della costa e sul trottoir a vermeti, una biostruttura tipica di questo mare e simile, per certi versi, ad una barriera corallina. 

Il nome così particolare è dovuto alla forma che acquisisce quando si trova al di fuori dell’acqua: eccetto che per la consistenza gelatinosa, all’aspetto può sembrare proprio un vero e proprio pomodoro di terra, di quelli che troviamo quotidianamente sulle nostre tavole in una moltitudine di ricette. La forma è quella caratteristica, così come il colore rosso acceso, che in alcuni casi tende però più al marrone. È quando viene a contatto con l’acqua che cambia totalmente aspetto, aprendo i suoi numerosi tentacoli e somigliando molto più a un fiore che a un pomodoro. 

Com’è fatto un pomodoro marino

In quanto anemone di mare, il pomodoro marino è munito di tentacoli urticanti: ne ha circa 200, e in genere presentano un colore più chiaro rispetto al rosso tendente al bruno che caratterizza il resto dell’animale. 

Ha un corpo cilindrico, di piccole dimensioni: in genere, si aggira tra i 3 e i 9 centimetri. Vive ancorato alle rocce, ma non è un animale completamente statico: è infatti capace di spostarsi, scivolando molto lentamente sul proprio disco pedale. In più, è in grado di resistere anche alle sollecitazioni esterne, alle alte temperature e persino senza acqua: è proprio quando si trova al di fuori, infatti, che assume la forma di “pomodoro”, con l’aspetto gelatinoso e un piccolo incavo centrale. 

I pomodori marini sono una specie carnivora: la loro alimentazione è composta perlopiù da crostacei, molluschi e piccoli pesci, che vengono catturati grazie ai tentacoli urticanti, in grado di paralizzarli. 

L’accoppiamento di questa specie è una questione particolare, perché può avvenire per accoppiamento tra esemplari di sesso opposto, che è la modalità di base, ma possono anche riprodursi in modo asessuato, per scissione. 

pomodoro di mare si mangia

Foto Pixabay

Il pomodoro di mare è commestibile?

Una caratteristica che accomuna tutti gli anemoni di mare sono i tentacoli urticanti, che servono alla specie per poter catturare abilmente le proprie prede e, di conseguenza, nutrirsi. Tali tentacoli contengono cellule chiamate nematocisti, che agiscono come un vero e proprio veleno. Per via di questa caratteristica, perciò, la domanda sorge spontanea: i pomodori di mare sono velenosi? Oppure, possono essere consumati dall’uomo in qualche modo?

La verità è che il veleno paralizzante rilasciato dalle nematocisti non è pericoloso per l’uomo, in quanto viene disattivato dagli enzimi che si trovano nel nostro intestino. In più, quando il pomodoro di mare subisce il processo di cottura e viene preparato correttamente, il suo potere urticante scompare. 

L’importante, quindi, è seguire le giuste linee guide per la preparazione del pomodoro di mare: è consigliato schiacciarli ancora prima di pulirli, in modo da far fuoriuscire completamente il liquido urticante: è vero che non rappresenta un pericolo per l’uomo, ma è anche vero che potrebbe comunque provocare una leggera irritazione cutanea, soprattutto a chi ha una pelle sensibile. Per lo stesso motivo, può anche essere messo in ammollo, in acqua di mare o acqua dolce. 

Dopodiché, si procede con la pulizia del pomodoro marino: si lava sotto acqua corrente in modo accurato e meticoloso, prestando molta attenzione alla parte incava dove potrebbero nascondersi granelli di sabbia o sassolini. 

Con queste piccole accortezze preventive, quindi, il pomodoro di mare si mangia ed è anche un piatto molto prelibato. 

Come si mangia il pomodoro di mare

Sì, ma come si mangia? Ci sono diversi modi per prepararlo, trasformandolo in una pietanza ricercata e gustosa. In Spagna, in particolar modo nella regione dell’Andalusia, il pomodoro di mare e altre specie di anemoni sono note con il nome di “ortiguillas de mar”, e vengono fritte in una pastella di farina, acqua e, in alcuni casi, uovo. Servite calde con limone e un pizzico di sale, hanno un fortissimo sapore di mare e una crosticina croccante e invitante. In generale, la frittura è tra i metodi più comuni per preparare i pomodori marini in cucina e, se fatto nel modo giusto, non fa neanche male alla salute come si pensa: leggi questo articolo per un approfondimento a riguardo.
Anche in Italia abbiamo un piatto simile: stiamo parlando delle orziadas sarde, una frittura di mare che comprende pesce povero e molluschi. 

Non è raro, però, che i pomodori marini vengano consumati crudi, proprio come avviene con i ricci di mare: in alcune zone dell’Italia meridionale è questo il modo “giusto” per mangiarli! Dopo averli puliti, si condiscono con olio extravergine d’oliva, limone e pepe. Da gustare da soli o accompagnati con un po’ di pane -magari proprio il pane all’acqua di mare-, hanno un sapore leggermente ferroso e iodato: in poche parole, sono il piatto ideale per chi ama i sapori intensi. 

Meno comune, ma praticato in alcune cucine locali, il pomodoro di mare può anche essere leggermente scottato in padella con olio, aglio e prezzemolo, e poi servito su crostini di pane o come condimento per la pasta. Rispetto al crudo ha un gusto più delicato, ma il mare si sente sempre. 

Può entrare a far parte della nostra alimentazione, quindi: il pomodoro di mare, purché provenga da acque pulite e non inquinate, e che venga pulito nella maniera corretta, è un alimento commestibile e molto saporito. Si tratta però di una specialità rara e ricercata, non comunemente reperibile nei mercati tradizionali: questo, naturalmente, ne influenza il prezzo. Diverse fonti riferiscono che il costo del pomodoro di mare possa aggirarsi intorno ai 60€ al chilogrammo, per via della sua rarità e per le piccole quantità che vengono utilizzate in cucina, per la preparazione dei piatti che lo vedono protagonista. Anche per evitare sprechi, infatti, viene spesso venduto in confezioni di piccola dimensione, che non superano i 200 grammi. 

Non un alimento da consumare tutti i giorni, sicuramente: un po’ per il prezzo, un po’ per il sapore forte e inconfondibile di mare. Ma se doveste avere l’occasione di assaggiarlo, almeno una volta, vi saprà sorprendere con un gusto diverso dal solito e molto deciso. 

pomodori marini

Cosa succede se tocchi un pomodoro di mare

Non è pericoloso, questo ormai è chiaro, ma la curiosità di sapere cosa succede resta comunque: quali sono le conseguenza di una puntura del pomodoro di mare? Cosa succede se ne sfiorate uno mentre camminate tra gli scogli o mentre nuotate nel Mediterraneo? 

Dipende molto dal tipo di pelle: il contatto potrebbe provocare nel giro di pochi secondi dolore, pizzicore o formicolio sulla cute, e causare anche una lieve irritazione, proprio come quando entriamo in contatto con i tentacoli di una medusa, ma in maniera molto meno intensa. La zona della pelle interessata potrebbe poi prudere o arrossarsi, soprattutto se chi è stato toccato ha la pelle sensibile. 

Oltre al dolore più o meno intenso, poi, al contatto con un Actinia equina potresti avvertire una leggera sensazione di appiccicosità sulla pelle. Questo è dovuto ai suoi tentacoli che rilasciano le nematocisti, ovvero -come abbiamo visto prima- le capsule contenenti il veleno urticante. 

Questo, in breve, è ciò che potrebbe succedere sfiorando un pomodoro di mare. Ma cosa fare, subito dopo? Innanzitutto, è importante non sfregare la parte del corpo irritata: questa azione potrebbe, infatti, peggiorare lo sfogo e la sensazione di prurito, diffondendo ulteriormente le tossine. La prima cosa da fare è sciacquare subito la zona con acqua di mare, non dolce perché potrebbe peggiorare la reazione, e procedere a rimuovere eventuali residui di tentacoli rimasti attaccati alla pelle. In questi casi, più agisci in fretta e con prontezza più sarà veloce il processo di guarigione. 

Il prurito e il dolore sono destinati a scomparire nel giro di qualche ora, e in caso si rivelino troppo intensi possono essere leniti con acqua calda oppure aceto, sostanze che aiutano a disattivare le nematocisti. 

Nel caso in cui i sintomi dovessero rimanere più a lungo, farsi più intensi con l’andare del tempo o si dovesse verificare una reazione allergica -conseguenza molto rara-, naturalmente il consiglio è quello di contattare la guardia medica più vicina e farsi aiutare nella ricerca del rimedio opportuno. 

Questo è ciò che succede a noi, quando tocchiamo un pomodoro di mare. Ma a lui, invece? Nel momento del contatto, l’anemone si contrae velocemente trasformandosi nella pallina gelatinosa e rossiccia che tanto ci ricorda il pomodoro. Lo fa come meccanismo di difesa contro i numerosi predatori che può incontrare in mare: con i suoi noti tentacoli urticanti non sono in molti gli animali che provano a cibarsene, ma comunque i rischi nel mondo marino non mancano mai! Ci sono sempre molluschi, crostacei, pesci e persino alcuni uccelli marini pronti a tentare la fortuna.

 

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