Wise Society : «Pint of Science», quando la scienza entra nei pub

«Pint of Science», quando la scienza entra nei pub

di Fabio Di Todaro
15 Maggio 2017

Dal 15 al 17 maggio in molte città italiane è possibile ascoltare lezioni su pianeti extrasolari, sistema immunitario, rischio sismico sorseggiando una birra

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A “Pint of Science” tre giorni di ricerca raccontata dagli scienziati in modo divertente, per condividere le scoperte che miglioreranno il nostro futuro, foto: Pint of Science

I pianeti extrasolari, le proprietà del sistema immunitario, il rischio sismico, l’evoluzione delle neuroscienze nello studio delle relazioni sociali. Sono questi i temi chiave della ricerca, che da stasera si appresta a uscire dalla torre d’avorio dei laboratori per entrare in pub e bar. Questo è l’obiettivo di «Pint of Science», la manifestazione di cultura scientifica in programma fino a mercoledì 17 maggio in dodici Paesi del Mondo. Si tratta di una rassegna ideata nel 2012 in Gran Bretagna «per rispondere alla curiosità delle persone che vogliono conoscere le ultime frontiere della ricerca», spiega Ilaria Zanardi, presidente dell’associazione «Pint Of Science Italia». «Gli scienziati, che la ricerca la fanno tutti i giorni, possono raccontarla in modo divertente, per condividere le scoperte che miglioreranno il nostro futuro».

APPUNTAMENTO IN SEDICI CITTA’ ITALIANE – La kermesse, che il nostro Paese ospita per la terza edizione dal 15 al 17 maggio, prevede una serie di eventi in sedici città italiane e in varie location: Torino, Genova, Pavia, Milano, Trieste, Padova, Bologna, Pisa, Lucca, Siena, Roma, Napoli, Avellino, Bari, Catania e Palermo. Ingresso gratuito, consumazioni a pagamento. Sei le branche su cui si dibatterà, di fronte a una pinta di birra: il mondo del cervello (neuroscienze, psicologia e psichiatria), quello delle scienze della terra, della tecnologia, dell’evoluzione sociale, della biologia umana e dell’astronomia. La manifestazione è organizzata col supporto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, dell’Istituto Pasteur Italia e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a livello nazionale. Ma diversi altri centri d’eccellenza sono al fianco degli organizzatori, nelle singole città. È il caso dell’Opsedale San Raffaele (a Milano), dell’Istituto Italiano di Tecnologia (a Genova), della Sapienza (a Roma), dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (a Trieste), della scuola superiore Normale (a Pisa), delle Università di Napoli, Palermo e Catania e del Cnr (a Padova, Napoli, Avellino e Bari).

LA SCIENZA PROCEDE A PICCOLI PASSI – Di estrema attualità saranno gli incontri di Pint of Science sul tema della sismicità nel nostro Paese. «I terremoti non si possono prevedere», racconterà  a Roma Concetta Nostro, ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. «Fare previsioni è impossibile: sia sul quando sia sul dove possa avvenire una rottura della crosta terrestre. Mi farebbe piacere lasciare un concetto, come eredità della serata. La scienza va avanti a piccoli passi: meglio diffidare da chi si propone come l’unico risolutore di problemi estremamente complessi». A Napoli, mercoledì 17 , Roberto Defez parlerà di Ogm, editing genomico e Crispr. «Il potenziale di questa iniziativa è enorme. Spero di trovare il bar pieno, ma non di laureati o studenti di discipline scientifiche». Diversi gli interventi che ruoteranno attorno alla salute del mare: di inquinamento si parlerà a Siena e a Genova. Mentre a Bari ci sarà spazio per raccontare i cetacei del golfo di Taranto. Birra e salatini sono pronti, per far viaggiare la conoscenza scientifica su frequenze comprensibili a tutti.

Twitter @fabioditodaro

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