Vetro, mercurio e parti metalliche: la lampadina si ricicla al 99%. Basta sapere dove buttarla. Ecco le istruzioni per il (ri)uso
Il Consorzio Ecolamp per il recupero e lo smaltimento delle apparecchiature di illuminazione, è nato nell’ottobre 2004 dalle principali aziende del settore dei materiali elettrici, per gestire la raccolta e il trattamento dei rifiuti derivati da sorgenti e apparecchi luminosi.
Attraverso tecnologie all’avanguardia e strumenti di ultima generazione è possibile recuperare e riciclare quasi il 99% delle componenti presenti all’interno delle lampade fluorescenti, recuperando i materiali di cui sono composte (metalli, vetro e materie plastiche) e mettendo in sicurezza le sostanze pericolose presenti al loro interno. Il mercurio viene infatti separato per distillazione dalle polveri fluorescenti che lo contengono e recuperato.
In particolare il riciclo ed il trattamento del mercurio ha un doppio vantaggio: evitarne la dispersione nell’ambiente e il riutilizzo del mercurio, come di un normale prodotto riciclato. Il vetro costituisce al momento il materiale con le maggiori potenzialità commerciali, potendo essere riutilizzato nel campo dell’edilizia (lane di vetro e isolanti), nel settore della vetrificazione delle piastrelle ed in futuro anche nella produzione delle stesse lampade. Per fare tutto questo il Consorzio beneficia dell’Eco-contributo Raee, un importo che viene aggiunto al prezzo di vendita di ogni nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica, che serve a finanziare le attività di ritiro presso i centri di raccolta, il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti (per avere notizie sul centro di raccolta più vicino consultare il sito www.cdcraee.it) . Si va dagli 12 centesimi di euro più iva per “un apparecchio di illuminazione”, fino ai 17 centesimi per ogni nuova lampadina. Informazioni: www.ecolamp.it.