Nella tangenziale di Città del Messico 1000 piloni per un totale di 60.000 mq vengono ricoperti di piante grazie ad un progetto di riciclo sostenibile, solidale ed ecologico
“El periferico de Ciudad de Mexico” è una tangenziale che attraversa diverse zone del Distretto federale della megalopoli messicana per circa 60 chilometri. Una strada a rapido scorrimento di veicoli su gomma costituita da cemento e monotoni piloni grigi posizionati a intervalli spaziali regolari che sostengono una sopraelevata. Ma un fatto quasi miracoloso sta accadendo in una delle città più inquinate del mondo in cui sei cittadini su dieci soffrono di problemi respiratori e dove sono solo 5,3 i metri quadrati di verde per abitante a fronte dei nove che l’Oms reputa il minimo sindacale per raggiungere una qualità di vita accettabile.
Infatti, 1000 di questi piloni distribuiti in 27 chilometri per un totale di 60.000 metri quadrati, stanno per trasformarsi nel giardino verticale più grande del mondo. Merito di un gruppo di cittadini creativi che grazie anche all’appoggio di una petizione online sul portale change.org hanno raccolto 80.000 firme e una somma di denaro per finanziare il progetto denominato Via verde.
Nelle scorse settimane sono stati “addobbati” i primi 50 piloni per un totale di quasi 3000 metri quadrati di area verde: entro un anno e mezzo anche tutti gli altri saranno rivestiti di vegetazione offrendo agli automobilisti un piacevole panorama verde. Edera, clorofiti e altre varietà ad alta resistenza e a basso consumo di acqua che crescono solo in quelle zone (come le così chiamate garra de léon e cola de zorro) sono le piante che sono state utilizzate e che necessitano di poca manutenzione
Un progetto sostenibile dal punto di vista ambientale dato che le piante consentono di fornire ossigeno a circa 25.000 cittadini, filtrando più di 27.000 tonnellate di gas e catturando 5000 chilogrammi di polveri sottili. Ma non solo: la struttura verde che ricopre un singolo pilone (e che non lo danneggia in nessun modo) è stata realizzata grazie al riciclo di 6900 bottigliette di PET (tre milioni per tutti i 1000 piloni) e confezionata da una trentina di donne detenute nel Centro Femenil de Readaptación Social Santa Martha Acatitla che così ora hanno un lavoro e un piccolo reddito.
«Il nostro progetto oltre a permettere un isolamento acustico e una regolazione termica, consente un beneficio psicologico a livello di riduzione dello stress e miglioramento dell’umore», ha commentato Fernando Ortiz Monasterio, architetto messicano e fondatore insieme a Luis Gerardo Méndez di Verde Vertical, società messicana specializzata nella progettazione di giardini verticali.
Piccoli spazi verdi ma che stanno già facendo scuola a livello mondiale: da Los Angeles a Chicago, da Dusseldorf a Nuova Deli tutti sono interessati a replicare il progetto.