Lo sostiene l'autore e divulgatore televisivo Lorenzo Lombardi che ha ricevuto la menzione speciale “Cibo Sostenibile” nella prima edizione dei Top Italian Green Influencer
Classe ‘81, giornalista, autore e divulgatore televisivo, fondatore e direttore del programma Vegan is Better, Lorenzo Lombardi ha ricevuto la menzione speciale “Cibo Sostenibile” nella prima edizione dei Top Italian Green Influencer. Un riconoscimento che l’influencer toscano vegetariano sin dal 2004 e vegano dal 2008, da allora impegnato a far sentire la sua voce nell’ambito della divulgazione dell’alimentazione vegana e salutare, ha accolto con soddisfazione perché premia il suo incessante lavoro che l’ha portato a scrivere di questi temi per La Nuova Ecologia e organizzare eventi per la Lav.
«Quella del primo mondo è una civiltà in cui ci sono molti obesi e in cui il gusto vero è stato modificato perché le papille gustative si sono abituate ai cibi pieni di sale e non adeguati a causa di un’eccessiva raffinazione di alcuni ingredienti che drogano il cervello. Io sono alto 170 centimetri, peso 57 chili e ho una massa grassa del 6%. Faccio maratone, sono sano, non prendo medicine e seguo un’alimentazione vegana», continua Lombardi che ne fa una questione di etica che abbraccia sia la questione morale, sia quella salutista. «Non potrei mai considerare l’uccisione di un altro essere vivente per il nutrimento, se io vedo un maiale o una mucca il mio istinto è di accarezzarli, non di ucciderli e nemmeno lo farei fare ad altri perché mi sentirei scisso. Poi essendo da sempre uno sportivo e un ricercatore del corpo che cerco di ascoltare nel suo benessere: non mangio fritti, non bevo alcolici eccezion fatta per qualche bicchiere di vino naturale o birra biologica, e non mangio farine raffinate preferendo sapori semplici – continua -. Il mio essere vegano è una scelta di consapevolezza».
Altra contestazione Lombardi la fa alla vulgata comune che considera la scelta di questo tipo di alimentazione insieme a quella biologica, una faccenda per benestanti. «È vero che trovare buone materie prime di alta qualità richiede tempo che può essere trovato così come si trova quello per guardare le serie tivù. Ed è tempo speso per una buona causa perché la nostra salute insieme a quella del pianeta è fondamentale», sottolinea dando la sua ricetta buona anche per i non vegani. «Leggere le etichette, fare attenzione ai sapori, acquistare cibi di alta qualità e poco trasformati», elenca. «Prendersi cura di se stessi dal punto di vista dell’alimentazione aiuterebbe anche la fiscalità generale di un Paese», aggiunge, «perché diminuiscono le spese sanitarie esattamente come diminuirebbero i costi sociali delle malattie legate al tabagismo se più persone smettessero di fumare».
VEGAN IS BETTER è il titolo del programma di Lorenzo Lombardi. «La dieta vegana è quella che può salvare il pianeta. Greta Thunberg, la ragazza che lotta per il clima, è vegana. Alla Cop24 di Katowice è stato sottolineato che la riduzione del consumo di carne e latticini insieme a una politica diversa in tema di trasporti sarebbe utile contro il cambiamento climatico. È risaputo che la maggior parte dei campi sono coltivati per provvedere al foraggio e che gli allevamenti producono più gas serra dei trasporti», conclude Lombardi che attraverso il suo sistema integrato di comunicazione (carta stampata, tivù, social e web) contribuisce, anche come influencer, a divulgare temi sensibili che, però, in Italia trovano un’accoglienza molto più tiepida rispetto a molti altri Paesi europei, Germania in testa.