Wise Society : Livello del mare: 5 luoghi che potrebbero sparire per sempre

Livello del mare: 5 luoghi che potrebbero sparire per sempre

di Mariella Caruso
21 Aprile 2022

Ci sono luoghi nel mondo che tra qualche decennio potrebbero essere solo un ricordo. Sono alcuni luoghi costieri messi a serio rischio dal continuo aumento delle temperature e dall'incremento del livello del mare

Ci sono luoghi meravigliosi del mondo che, tra qualche decennio, potrebbero comparire solo sui libri di storia o sui vecchi libri di geografia. Il surriscaldamento globale, con il conseguente scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento del livello dei mari, mette a serio rischio la sopravvivenza di alcune luoghi, che potrebbero finire inondati e sommersi. 

innalzamento livello del mare e città sommersa

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L’innalzamento del livello dei mari minaccia le coste del mondo

L’organizzazione no profit americana Climate Central ha studiamo meticolosamente il problema, che riguarda soprattutto le regioni costiere del pianeta, per l’esattezza di 135 paesi. Il risultato è che la popolazione globale a grave rischio di finire in permanenza sott’acqua è tripla rispetto alle stime finora esistenti: 150 milioni di persone entro il 2050, numero che sale 190 milioni entro fine secolo. L’innalzamento del livello dei mari è una delle tante conseguenze della crisi climatica, ed è un fenomeno già in atto. L’altezza media del mare si è infatti gonfiata di circa 23 cm dal 1880 e il numero aumenta di 3,2 mm ogni anno. Basta fare un po’ di conti per capire che entro il 2100 il livello degli oceani si alzerà di quasi un metro, tanto che centinaia di città costiere di tutto il Mondo potrebbero trovarsi in estrema difficoltà.

Eppure, com’è facile immaginare, l’innalzamento del livello dei mari non è uguale in tutto il mondo. Esso, infatti, può essere superiore o inferiore alla media globale a causa di numerosi fattori locali, come la subsidenza, l’erosione o le correnti oceaniche regionali.

Il rapporto di Climate Central sui luoghi a rischio

Le regioni geografiche più vulnerabili sono gli atolli, come, ad esempio le Bahamas. Con un riscaldamento globale di 4 gradi, come riportato dal rapporto di Climate Central, è a rischio il 93% della popolazione delle Isole Marshall, l’88% delle Isole Cayman, l’81% della popolazione di Tuvalu, il 77% di Kiribati, il 76% delle Bahamas e il 73% delle Maldive. Tra le città più a rischio, oltre alla capitale dell’Indonesia,  Jakarta, ci sono Shanghai (76%), Hanoi (60), Calcutta (51), Hong Kong (46),  Osaka e Tokyo (38 e 30), Rio de Janeiro (24), New York (23) e Buenos Aires (19).

Ma questi dati riguardano anche altre città: se il livello dei mari si alzasse di 1 metro Venezia sarebbe la prima a finire sott’acqua. Se si alzasse di 2-4 metri la stessa sorte toccherebbe nell’ordine ad Amsterdam, Amburgo e San Pietroburgo, Los Angeles, San Francisco e Lower Manhattan. Tra i 5 e i 7 metri l’acqua allagherebbe le strade di New Orleans, il sud di Londra, Shanghai e Edimburgo. Oltre gli 8 metri il livello del mare raggiungerebbe i negozi di New York, Londra e Taipei.

Statua della libertà sott'acqua

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Innalzamento del livello dei mari: i luoghi che potrebbero essere sommersi

Andiamo a scoprire, nello specifico, quali sono i luoghi che potrebbero scomparire per sempre a causa dell’innalzamento del livello dei mari: oltre ai paradisi tropicali, come anticipato, anche l’Italia è nell’elenco dei paesi in pericolo critico. E nella lista compare una delle città più belle e iconiche del mondo: Venezia.

Le Maldive e le altre isole del Pacifico

Le conseguenze del cambiamento climatico saranno importanti anche per le Maldive. Il riscaldamento globale sta infatti causando lo scioglimento velocissimo dei ghiacciai e si prevede che i 26 atolli nell’Oceano Indiano settentrionale diventeranno inabitabili entro il 2050 e che saranno tra i primi luoghi al mondo a venire sommersi dall’acqua. Infatti, le isole si trovano a solo 90 centimetri sul livello del mare e secondo la Nasa si tratta del Paese con meno terreno al mondo. I governi hanno già messo in opera vari progetti per contrastare i problemi. Ad esempio il Maldives Floating City (MFC), che dovrebbe trasformare l’arcipelago in una città galleggiante. Sulla nuova isola artificiale ci saranno migliaia di case (a partire da 250 mila dollari per 300 metri quadri), negozi, ristorante, un ospedale, una scuola e un edificio governativo. La progettazione è stata affidata a due società olandesi e i lavori di costruzione inizieranno nel 2022.

Venezia

La città più romantica del mondo è uno dei luoghi che di sicuro risente delle conseguenze del riscaldamento globale. Nei prossimi anni, infatti, Venezia subirà sempre di più gli effetti dei cambiamenti climatici che causeranno maree sempre più alte e appunto l’incremento del fenomeno dell’acqua alta. Un fenomeno che, di fatto, si verifica con periodicità nell’Adriatico settentrionale e con particolare intensità nella laguna di Venezia tali da provocare allagamenti nelle aree urbane di Venezia e Chioggia e, più raramente, di Grado e Trieste. Secondo gli studi più recenti negli ultimi mille anni il Mediterraneo si è innalzato di 30 centimetri e nei prossimi cento anni potrebbe arrivare a 140 centimetri e questo significa che sono già stati necessarie misure a tutela dei territori, proprio come il sistema di paratoie (Mose).

L’Artide e l’Antartide

Anche l’Antartide, luogo simbolo dei ghiacci del pianeta, è uno dei luoghi che potrebbero sparire a causa dei cambiamenti climatici. Si tratta di una sorta di circolo vizioso visto che il ritiro dei ghiacci al Polo Nord innesca l’amplificazione artica, ovvero un ulteriore aumento delle temperature. E questo non fa altro che velocizzare la fusione del ghiaccio. Insomma, perfino al Polo Nord i ghiacciai in estate potrebbero scomparire entro pochi decenni e la fusione della penisola Antartica porterebbe all’innalzamento del mare di ben 6 metri in pochi anni.

New York

Sembra davvero strano al solo pensiero ma la grande città di New York è minacciata dall’innalzamento dei mari. Secondo le previsioni, il livello del mare potrebbe salire di 20-75 centimetri entro il 2050 e questo potrebbe portare sott’acqua alcune zone della città, in particolare l’isola di Manhattan. Per evitare i rischi dovuti al riscaldamento globale, la città sta erigendo un sistema di mura e chiuse per un costo faraonico di 1,45 miliardi di dollari che non cambierà lo skyline della megalopoli ma metterà in sicurezza la città. Si tratta di precauzioni preventive dopo che negli ultimi anni tempeste e uragani hanno evidenziato la debolezza di New York di fronte a condizioni meteorologiche estreme.

Rio de Janeiro

Rio de Janeiro è la città Sud americana che più di tutte rischia i cambiamenti climatici. Se le temperature continuano ad aumentare, il livello del mare intorno a Rio aumenterà fino a circa 82 cm entro il 2100. Ciò significa che le famose spiagge di Rio de Janeiro spariranno così come scompariranno anche alcuni quartieri dell’entroterra. Secondo uno studio commissionato dal ministero dell’Ambiente brasiliano nel 2018, circa il 60 per cento delle coste del paese è a forte rischio di erosione e se la temperatura media globale aumentasse di 2°C rispetto al periodo pre-industriale, il riscaldamento globale provocherebbe una grande riduzione dei ghiacci polari e l’innalzamento del livello dei mari al punto da rendere inabitabili ampie zone costiere (e le coste sono tra le zone più abitate del pianeta): un processo che è già molto visibile ad Atafona  città di 36mila abitanti che si trova circa 250 chilometri a nord-est di Rio de Janeiro, sull’oceano Atlantico. In questi anni sono stati fatti diversi studi su come provare a risolvere il problema: per esempio si è pensato di costruire barriere artificiali o di depositare grandi quantità di sabbia sul fondo del mare, ma nessuna delle soluzioni ipotizzate sembra efficace per salvare Atafona.

Mariella Caruso

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