In grado di generare 237 milioni di kilowatt ora l'anno, diminuirà il ricorso a fonti petrolifere riducendo le emissioni di gas serra
E’ stato appena inaugurato ed è già diventato per dimensioni il parco solare più grande di tutta l’America Latina. Caraibi compresi.
Si trova in località La Llave nel municipio di Nacaome in Honduras ed è composta da due centrali da 50 megawatt ciascuna in grado di produrre 100 megawatt ma con la possibilità di arrivare, in base alla domanda di energia, a produrne anche 140 megawatt al giorno. A pieno regime questa centrale fotovoltaica sarà in grado di soddisfare oltre il 10% del fabbisogno di elettricità dell’intero Honduras, ridurrà la dipendenza dall’importazione dei combustibili fossili e farà risparmiare al paese centroamericano quasi 2 miliardi di dollari di costi di petrolio. Senza contare che ridurrà le emissioni di gas serra. Ma non solo: entro dieci mesi sarà lavoro a 1100 nuovi dipendenti.
La centrale sorge su un’area di un milione di metri quadrati ed è composta da 480,500 pannelli solari che, ricevendo l’energia dal sole, la convertono attraverso 104 cassette. Si stima che la produzione annuale raggiunga i 257 milioni di kilowatt ora: una quantità sufficiente a fornire energia pulita a 71.000 abitazioni.
Un grande passo in avanti per il piccolo stato con capitale Tegucigalpa: un paese dalle forti diseguaglianze in cui due terzi dei suoi 7,8 milioni di abitanti vivono in condizioni di povertà. Ma in grado di investire 232 milioni di dollari in una centrale solare che eleva a quasi il 50% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili nel paese (idroelettrica, termica, eolica e biomassa).
«Dobbiamo essere competitivi sul tema dell’energia: stiamo avanzando anche se manca ancora molta strada da percorrere. Però credo che noi honduregni stiamo porcedendo nella giusta direzione», ha dichiarato Juan Orlando Hernández, presidente dell’Honduras il giorno dell’inaugurazione.
