Il cantante e l'associazione ambientalista insieme per il «Jova Beach Party» organizzato in 14 spiagge italiane che «lasceremo meglio di prima»
Sarà il Wwf Italia ad accompagnare Jovanotti nel suo nuovo tour, il “JovaBeachParty”: una festa in riva al mare che, tra luglio e agosto “occuperà” 14 spiagge per poi approdare il 24 agosto ai 2.275 metri di Plan de Corones, sulle Dolomiti, per il gran finale. Il motivo per cui il Wwf Italia e il cantautore di origine cortonese hanno deciso di unire le forze è la lotta all’inquinamento da plastica. Tutte le tappe del rivoluzionario tour di Jovanotti, che lascia i luoghi tradizionalmente deputati alla musica live per spostarsi nelle spiagge, infatti, saranno plastic free. Ma c’è di più perché l’autore de “Le tasche piene di sassi” rilancia: «Vogliamo lasciare la spiaggia migliore di come l’abbiamo trovata». Per questo ha chiamato in causa l’organizzazione ambientale presieduta in Italia da Donatella Bianchi.
«Sono molto interessato ai temi dell’ecosostenibilità e alla salvaguardia del pianeta. Per gli allestimenti dell’area, useremo molto materiale di recupero e lasceremo la spiaggia migliore di come l’abbiamo trovata. Per quest’ultimo impegno la collaborazione del nostro pubblico sarà importantissima e la collaborazione con Wwf altrettanto. Così ho chiamato la mia amica Donatella Bianchi ed è nata questa partnership», spiega il cantante convinto di poter condurre in porto questa battaglia di civiltà.
E il Wwf Italia ha accolto molto positivamente l’invito alla collaborazione di Jovanotti e Trident, organizzatrice del tour, soprattutto alla luce della campagna globale il cui obiettivo è che entro il 2030 nessun rifiuto plastico venga disperso più in natura e punta a sensibilizzare comunità costiere, cittadini e turisti verso scelte e comportamenti più sostenibili. «La plastica – come spiega l’organizzazione ambientale – rappresenta la quasi totalità (60-95%) dei rifiuti rinvenuti nei mari del mondo e il principale rifiuto rinvenuto sulle spiagge e sui sedimenti marini. L’80% di questa plastica proviene da fonti terrestri, il 20% da fonti marine (come pesca, acquacoltura e trasporto navale). Poiché la maggior parte delle plastiche non si “biodegrada” in alcun modo, tutta quella dispersa in natura vi resterà per centinaia o migliaia di anni».
Alla luce di queste considerazioni il JovaBeachParty e il Wwf PlasticFree Tour, saranno insieme nell’estate 2019 per sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire soluzioni concrete su una delle principali emergenze ambientali che sta mettendo a rischio l’equilibrio del mare, molte specie animali e minacciando la salute umana. L’obiettivo è la riduzione e conseguente eliminazione in tempi brevi della plastica dalle catene alimentari.
«C’è bisogno di una vera e propria scossa per stimolare un cambiamento radicale nel nostro stile di vita. Stiamo spingendo i governi a cambiare normative per eliminare la plastica mono-uso, stiamo stimolando le industrie verso scelte innovative nelle filiere produttive per renderle meno impattanti», afferma Donatella Bianchi. «Ma senza una scelta etica e consapevole di ciascuno di noi che parta anche dai piccoli gesti, la rivoluzione per una natura plastic-free sarà impossibile. Per questo siamo certi che grazie alla potenza del messaggio lanciato da un grande artista come Jovanotti, potremo ottenere una grande mobilitazione contro la plastica in Natura. Questa sinergia rispecchia perfettamente il nostro motto: “Together possible”».
Che Lorenzo “Jovanotti” Cherubini abbia davvero a cuore le sorti del Pianeta lo dimostra anche il cambio di location della data di Ladispoli che era già stata annunciata. Responsabile dello “sfratto” il fratino, un piccolo trampoliere che vive e nidifica sulle nostre spiagge. Dopo che il comitato spontaneo “No party alla Palude” ha sollevato il problema della vicinanza della spiaggia di Ladispoli all’area protetta della Palude dove nidifica il fratino, «e ancor prima di conosce gli enti preposti, Lorenzo Jovanotti e Trident Music – come ha puntualizzato l’agenzia – hanno deciso di cancellare il concerto previsto sulla spiaggia di Torre Flavia (seppure ben lontani dall’area protetta e dall’area di nidificazione del fratino)».
«A Ladispoli ci andavo al mare da piccolo e ho ricordi bellissimi ma non ci abito per cui quando mi avevano detto che tutti gli organi preposti avevano dato l’ok , comprese le associazioni di tutela dell’area che è lì nei pressi, ero semplicemente contento e pronto a fare il mio lavoro, con il WWF a supervisionare il progetto dal punto di vista del rispetto dell’ambiente e della promozione dei comportamenti corretti», ha spiegato Jovanotti. Il concerto è stato poi spostato nella spiaggia di Marina di Cerveteri.