La green island ha una produzione di energia pulita dieci volte superiore ai bisogni del Paese e sta lavorando a un’alleanza strategica per immettere in rete quote sempre maggiori prodotte da fonti rinnovabili
L’Irlanda è in grado di produrre energia dieci volte superiore alla domanda nazionale senza impattare sull’ambiente. La confortante affermazione è contenuta in un’indagine condotta dal governo nell’ambito dell’attuazione e della valutazione di quanto si sta ottenendo grazie all’entrata in vigore dell’accordo tra l’Offshore Renewable Energy Development Plan e lo Strategic Environmental Assessment of Irish Waters per lo sfruttamento dell’eolico off-shore, oltre che dell’energia delle onde e delle maree. Lanciati dal ministro dell’Energia Eamon Ryan i piani sono stati aperti alla pubblica consultazione in occasione della Pathways to 2050 International Energy Conference che si è svolta recentemente a Dublino. «Questo governo ha iniziato una rivoluzione energetica. Abbiamo raddoppiato la quantità di energia rinnovabile nel nostro sistema e vogliamo andare oltre» ha commentato Ryan. «Abbiamo un potenziale enorme per le energie rinnovabili al largo delle nostre coste. La nostra capacità di produrre questo tipo di energia verde ci dà un enorme potenziale nelle esportazioni». Il tutto potrà essere più semplice grazie al lavoro che il governo irlandese sta svolgendo con Scozia e Irlanda del Nord sul progetto ISLES: un meccanismo per aumentare la quota di energia generata da fonte rinnovabile, con l’obiettivo di creare una rete e un’alleanza estesa anche ai Paesi del Mare del Nord. Possiamo produrre più energia di quanta ce ne serve sfruttando il potenziale fuori costa. Si tratta di una grande opportunità per le esportazioni dell’Irlanda e lavoreremo per realizzarla» ha concluso Eamon Ryan.