Il Coradia iLint, alimentato da batterie agli ioni di litio, sarà in grado, con un pieno, di percorrere ottocento chilometri alla velocità di 140 km/h
Il carbone, ormai, è un lontano ricordo. Ma presto anche il gasolio potrebbe risultare d’antan, nel trasporto su rotaie. L’ultima fiera mondiale del trasporto ferroviario, «Innotrans» appena conclusasi a Berlino, ha infatti posto in rampa di lancio il primo treno a idrogeno. Il Coradia Lint della francese Alstom – che in Italia ha sedi a Savigliano (Cuneo), Sesto San Giovanni (Milano) e Bologna – si candida a essere la prima novità sul mercato, in tal senso. Il mercato del treno a emissioni zero per ora resta la Germania, dove circolano più di quattromila carrozze diesel. Ma la multinazionale ha l’obiettivo di raggiungere anche altri mercati.
IL DEBUTTO IN GERMANIA ENTRO LA FINE DEL 2017 – Il Coradia iLint sarà alimentato da batterie agli ioni di litio, che traggono energia dall’idrogeno stoccato sul tetto delle carrozze, all’interno di appositi serbatoi ad alta pressione. Un pieno di combustibile garantisce un’autonomia di circa ottocento chilometri: in pratica una giornata di servizio. La capienza prevista è di 300 passeggeri, mentre la velocità massima di crociera è stimata intorno ai 140 chilometri orari: poco più della metà di quella oggi garantita dai mezzi ad alta velocità italiani. Il treno a idrogeno sarà operativo nello Stato federato della Bassa Sassonia, lungo la linea regionale che collega le città di Buxtehude e Cuxhaven. Prima, però, occorreranno una serie di test preliminari, che faranno da apripista all’effettiva inaugurazione del servizio, fissata nel dicembre 2017. Secondo i media tedeschi, Alstom ha ricevuto finora 14 ordini. Ma se l’esperimento dovesse avere successo, i convogli ecologici potrebbero progressivamente sostituire la flotta di quattromila treni diesel che circolano in Germania. E fra non molto, la tecnologia potrebbe sbarcare anche in altri Paesi: tra cui l’Olanda, la Danimarca e la Norvegia.
Le celle a combustibile non hanno incontrato il gradimento sperato sulle automobili, dal momento che i costruttori hanno preferito puntare sulle soluzioni elettriche. Potrebbero, però, avere un brillante futuro nel trasporto su rotaia. Perché il debutto diventi realtà, è necessario non soltanto che sia ultimato il treno ma anche che venga predisposta l’infrastruttura necessaria: in particolare, servono i serbatoi di idrogeno per fare il pieno al locomotore e i sistemi per effettuare l’operazione in sicurezza. CoradiaiLint è alimentato con la cella a combustibile, il nucleo d’energia del treno. Fornisce energia elettrica attraverso la combinazione con l’idrogeno, immagazzinato in serbatoi a bordo, con l’ossigeno dell’aria nell’ambiente. Costa un po’ di più di un treno normale, ma il prezzo può scendere con una maggiore quantità di treni ordinati.
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