Wise Society : Il riscaldamento climatico in una canzone

Il riscaldamento climatico in una canzone

di Redazione Wise Society
15 Maggio 2015

Gli studenti della Minnesota University hanno interpretato 135 anni di riscaldamento globale attraverso una performance di strumenti a corda

A dire il vero già un paio di anni Daniel Crawford, studente alla University of Minnesota – in collaborazione con Scott St. George, professore e geografo – aveva avuto un’idea simile interpretando col suo violoncello la prima canzone dedicata al tema del riscaldamento globale.

In quel video Crawford suonò l’amato strumento e in base ai dati forniti della Nasa creò una musica che diveniva più acuta mano a mano che la temperatura globale del mondo si alzava col passare degli anni. A distanza di due anni il duo Crawford-St George è tornato alla carica sul tema con un video in cui questa volta i musicisti che appaiono sono quattro (studenti sempre della stessa università del Minnesota: Julian Maddox e Jason Shu al violino, Alastair Whiterspoon alla viola e Nigel Witherspoon al violoncello) e in cui ognuno di loro interpreta l’innalzamento della temperatura di una delle quattro zone climatiche in cui è stato suddiviso il pianeta. Il violoncello infatti interpreta le temperature della zona equatoriale, la viola la latitudine media e i due violini rispettivamente le alte latitudini e l’artico.

Il concerto inizia dal 1880 e con il passare dei secondi arriva ai giorni nostri. Più la temperatura sale e più le note degli strumenti cambiano diventando più acute e testimoniando l’aumento delle temperature nelle quattro aree negli ultimi 135 anni. Per una differenza enorme anche di suono comprensibile anche per coloro che sono a digiuno di musica classica.

«Il cambio climatico è un tema che riguarda tutte le generazioni e che le persone non comprendono fino in fondo nella sua gravità. Attraverso l’immediatezza della musica cerchiamo di sensibilizzare le persone su questo problema», spiega Daniel Crowford.

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