Wise Society : Il cambiamento climatico mette a rischio la salute degli esseri umani

Il cambiamento climatico mette a rischio la salute degli esseri umani

di da Il Sole 24 Ore
26 Novembre 2010

Gli effetti del riscaldamento e l'inquinamento sulla salute della popolazione mondiale saranno al centro della conferenza delle Nazioni Unite sul clima in Messico

I ghiacci che si sciolgono, i pesci che boccheggiano, gnu africani ridotti a pelle e ossa e alberi in schegge e una densa cappa di smog sopra le città, immagini che ci vengono in mente quando pensiamo al cambiamento climatico. Ma il riscaldamento e l’inquinamento della Terra stanno provocando anche qualcos’altro di più grave: l’aumento delle malattie e della mortalità per gli esseri umani.

A denunciarlo è uno studio dell’Inter Academy Medical Panel (Iamp), organizzazione di 70 accademie nazionali mediche e scientifiche di tutto il mondo, rappresentata in Italia dall’Accademia dei Lincei, che sarà presentato lunedì 29 novembre alla Conferenza sul Cambiamento Climatico organizzata dall’Onu a Cancun, in Messico, fino al 10 dicembre.

A risentire dei cambiamenti climatici è soprattutto la salute delle popolazioni più povere del pianeta. Come conferma anche l’ultimo numero dell’Economist, le società più ricche sono quelle che possono difendersi meglio dal cambiamento climatico: per esempio, scegliendo cibo migliore, investendo in sostenibiltà, curandosi meglio in caso di malattie e anche cambiando paese se quello dove abitano diventa inospitale.

Cosa che difficilmente potranno fare le popolazioni indigene dell’Artico, sempre più colpiti da malattie a causa delle modifiche del loro ambiente. Mentre gli olandesi, abituati da secoli a fronteggiare le invasioni dell’acqua, stanno già lavorando su nuovi metodi per difendersi dall’innalzamento del livello del mare causato dallo scioglimento dei ghiacci. Per proteggere la salute e il pianeta, però, le soluzioni sono pronte: l’Iamp sostiene che un programma decennale di investimenti per sostituire 150 milioni di vecchi forni a carbone delle famiglie indiane con forni a maggiore efficienza energetica e basse emissioni, causerebbe 2 milioni di morti in meno per malattie dei polmoni. E se a Londra e New Delhi si usasse la bici e si camminasse di più, i disturbi cardiocircolatori diminuirebbero del 20% e la depressione del 5%. Ci sarà molto da discutere nella conferenza di Cancun. Che a differenza di quella di Copenhagen dell’anno scorso, è molto meno pubblicizzata, forse perché proprio la troppa attenzione mediatica ne determinò il fallimento, espresso da un documento finale che difendeva gli interessi delle economie più ricche a scapito dei paesi in via di sviluppo.

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