Wise Society : Perché è importante rilevare i fulmini: il lavoro del Sirf

Perché è importante rilevare i fulmini: il lavoro del Sirf

di Mariella Caruso
5 Agosto 2015

A Milano, nella sede del Cesi, il Sirf mappa le saette cadute in Italia. Il direttore: «Uno strumento ideale per salvaguardare le persone da incidenti causati dalla loro caduta»

Cadono senza preavviso. Sono pericolosi per la loro potenza devastante.  Emblemi di potere e forza nell’antichità: non è un caso che Zeus, il signore dell’Olimpo, era considerato il loro dispensatore. Ispiratori di poeti, che ne hanno tratto spunto per le loro liriche, come fece Giovanni Pascoli. Parliamo dei fulmini.  Sono stati 408.831 i fulmini caduti in Italia nei primi sette mesi dell’anno, 4.900 quelli registrati in un solo giorno lo scorso 5 giugno in Alto Adige. Nonostante tutto, i dati rilevati fino a oggi sono molto lontani dai 3,2 milioni di saette caduti nel 2013. A occuparsi di raccogliere i dati è il Sistema italiano rilevamento fulmini (Sirf) del Cesi, la cui sede è nella zona Rubattino, nella zona est di Milano.

Fulmine in mare

Image by Peter Wilson/CORBIS

Il lavoro del Sirf nel monitoraggio dei fulmini

Il Sirf monitora ogni singolo fulmine, 24 ore su 24 tutto l’anno, ed è composta da 16 sensori situati sul territorio nazionale collegati tramite internet al centro operativo del Cesi. Per aumentare le prestazioni sono, inoltre, utilizzati sensori posti in vicinanza del confine Italiano, in Francia, in Svizzera, in Austria e in Spagna.

Ogni sensore è dotato di antenna elettromagnetica a banda larga e di un sistema di posizionamento satellitare GPS. I dati provenienti dai sensori sono ricevuti e trattati da analizzatori di posizione che calcolano le coordinate geografiche dei punti di impatto, il tempo in cui è avvenuto ciascun evento e i parametri elettrici caratteristici di ciascun evento di fulmine (ampiezza di corrente, polarità, numero di colpi). Secondo le rilevazioni negli ultimi 15 anni è stata la Toscana la più bersagliata dai fulmini con 808.395; seguita da Piemonte con 706.665 e Lazio (658.815). La Regione meno interessata dal fenomeno, in questi primi sette mesi, è il Molise in cui ne sono caduti poco più di 2.000.

Temporale e fulmini

Image by Jason Persoff Stormdoctor/Corbis

La mappatura dei fulmini

Il sistema, oltre a costituire un data base affidabile per documentare le richieste di risarcimento legate ai fulmini, contribuisce all’allerta di “nowcasting” che permette, dal momento che la mappatura dei fulmini è ormai considerato uno strumento affidabile per segnalare i fenomeni atmosferici intensi e mettere in atto le procedure di emergenza già pianificate.  Questo perché è stato ormai dimostrato la mappatura dei fulmini è uno strumento affidabile in grado di segnalare con qualche ora di anticipo i fenomeni intensi, che a causa dei cambiamenti climatici sono sempre più pericolosi, in formazione.

«Registrare con un certo anticipo lo scatenarsi di un temporale e individuarne l’intensità grazie al sistema di rilevamento ideato e ideato dal Cesi consente di gestire eventuali danni ad apparati e costruzioni e soprattutto salvaguardare le persone da incidenti causati dai fulmini», sottolinea il direttore Divisione Engineering & Environment Ismes Cesi, Domenico Andreis. Il sistema italiano è integrato con le altri reti di rilevamento europee per permettere, aggiunge Andreis, «di rilevare al meglio le cosiddette bombe d’acqua su buona parte del territorio europeo e tracciare un quadro complessivo della caduta dei fulmini in tutti i paesi europei».

Mariella Caruso

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