Wise Society : 18 marzo, Global Recycling Day: il Pianeta si salva con il riciclo

18 marzo, Global Recycling Day: il Pianeta si salva con il riciclo

di Maria Enza Giannetto e Serena Fogli
17 Marzo 2023

Istituita nel 2018 dalla Global Recycling Foundation, la Giornata mondiale del riciclo che si celebra il 18 marzo è nata per condividere le pratiche utili per ridurre le emissioni di CO2 generate dalla produzione di oggetti nuovi e insegnare a riciclare. Una giornata dall’alto valore simbolico in cui fare il punto sulla "Settima risorsa"

Una giornata internazionale per promuovere la buona pratica del riciclo. Il 18 marzo è il Global Recycling Day, la Giornata mondiale del riciclo lanciata nel 2018 dalla Global Recycling Foundation per condividere le pratiche utili per ridurre le emissioni di CO2 generate dalla produzione di oggetti nuovi e quindi insegnare a riciclare. Una giornata dall’alto valore simbolico in cui fare il punto su una questione importante che è quella delle risorse terrestri, del loro futuro e della necessità di vedere nei rifiuti un’opportunità.

Giornata Mondiale del Riciclo

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La storia della Giornata Mondiale del Riciclo

Il Global Recycling Day è stato istituito nel 2018 dalla Global Recycling Foundation – fondazione privata che finanzia programmi educativi e di sensibilizzazione e iniziative di innovazione incentrate sullo sviluppo sostenibile e inclusivo del riciclaggio – per celebrare l’importanza del riciclo nel preservare le risorse primarie e garantire il futuro del Pianeta.

È in pratica il giorno in cui gli ideatori, le associazioni, gli attivisti e tutti coloro che hanno a cuore il futuro del pianeta, cercano di mostrare ai leader mondiali l’importanza del riciclo, invocando un approccio congiunto da parte di governi, imprese, comunità e individui in tutto il mondo. Ed è anche il giorno in cui si chiede alle persone in tutto il pianeta di pensare e vedere risorse e non rifiuti in ciò che ci circonda.

riciclo dei rifiuti

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Global recycling day, cosa promuove e perché

Secondo i dati internazionali, ogni anno, la Terra produce miliardi di tonnellate di risorse naturali continuamente utilizzate dall’uomo che, in un futuro ormai non lontano, si esauriranno. Basti pensare che l’Earth Overshoot Day (il giorno in cui umanità arriva a consumare tutte le risorse della Terra, andando conseguentemente in debito ecologico) arriva sempre prima: se negli anni ’70 del ‘900 questo giorno nefasto cadeva fra novembre e dicembre, nel 2022 l’Earth Overshoot Day è stato il 28 luglio.

In questa situazione di debito ecologico verso il pianeta, il global recycling day deve necessariamente diventarela giornata in cui ognuno di noi ripensa a tutto ciò che considera uno scarto, senza vedere in esso un rifiuto ma un’opportunità. Gli stessi ideatori della giornata, raccontano:

“L’ultimo decennio è stato il più caldo mai registrato e ora ci troviamo di fronte a un’emergenza climatica di proporzioni senza precedenti. Se non apportiamo cambiamenti rapidi e significativi, assisteremo al continuo aumento delle temperature globali, allo scioglimento delle calotte glaciali, ai continenti in fiamme e alla rapida deforestazione. Ciò colpisce direttamente l’umanità con l’aumento della povertà, l’immigrazione dalle comunità sfollate, la perdita di posti di lavoro, le montagne di rifiuti e gli habitat naturali che scompaiono. Abbiamo il potere di apportare cambiamenti duraturi per combattere questo problema e, con il riconoscimento del riciclo tra gli Obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 delle Nazioni Unite, stiamo già vedendo molti individui, governi e organizzazioni intraprendere azioni dirette per sostenere l’agenda verde globale”.


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Il riciclo come Settima risorsa del Pianeta

Di fronte a questi scenari il riciclaggio non può che essere un elemento fondamentale dell’economia circolare, che aiuta a proteggere le risorse naturali. Ogni anno la “Settima risorsa” (ovvero i prodotti riciclabili) consente di risparmiare oltre 700 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e si prevede che aumenterà fino a 1 miliardo di tonnellate entro il 2030.

Non c’è dubbio che il riciclo sia in prima linea nella guerra per salvare il futuro del Pianeta. Se le sei risorse naturali più importanti della Terra, quelle da cui dipende l’esistenza –  acqua, aria, petrolio, gas naturale, carbone e minerali – sono limitate e si stanno esaurendo rapidamente, utilizzare la “Settima risorsa” è di importanza vitale. Secondo la Fondazione, che ha anche definito un manifesto della settima risorsa, il riciclaggio aiuta a:

Combattere il cambiamento climatico

  1. Ogni anno, la settima risorsa (riciclabili) consente di risparmiare oltre 700 milioni di tonnellate di emissioni di CO2
  2. La settima risorsa compensa tutte le emissioni di CO2 generate dall’industria aeronautica ogni anno

Aumenta l’occupazione locale in tutto il mondo

  1. Circa 1,6 milioni di persone in tutto il mondo sono impiegate nella lavorazione di materiali riciclabili
  2. Si prevede che il contributo annuale dell’industria del riciclaggio al PIL globale supererà i 400 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni
  3. 20 milioni di dollari vengono investiti ogni anno dal industria nella creazione di posti di lavoro, migliorando l’efficienza del riciclaggio e l’impatto ambientale.

Conserva le sei preziose risorse primarie della terra

  1. Gli esseri umani hanno consumato più risorse negli ultimi 50 anni rispetto a tutta la storia precedente
  2. La settima risorsa (materiali riciclati) fornisce il 40% del fabbisogno mondiale di materie prime
Global Recycling Day

Foto di Jack Church / Unsplash


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Giornata mondiale del riciclo 2023 e il tema dei #RecyclingHeroes

Come lo scorso anno, anche nel 2023 il tema del Global Recycling Day è #RecyclingHeroes ed è anche l’appellativo con cui verranno riconosciute le persone, i luoghi e le attività che promuovono il ruolo importante del riciclo nel contribuire a un Pianeta stabile dal punto di vista ambientale e un futuro più verde di cui beneficeranno tutti.

Riciclo in Italia: siamo un paese virtuoso

E rimanendo in tema di Recycling Heroes, l’Italia è senza dubbio uno dei paesi più virtuosi: nel 2022 è stata infatti leader di settore nell’intera Europa. Il nostro Paese è infatti al primo posto per tasso di riciclo fra i paesi europei, e al secondo posto in materia di circolarità. A raccontarlo è l’ultimo report “L’Italia che ricicla“, diffuso lo scorso novembre da Assoambiente. Basti pensare che lungo la penisola il tasso di avvio al riciclo dei rifiuti è dell’83,2%, mentre la media europea si attesta intorno al 39,2%.

Si tratta sicuramente di dati molto positivi, che però non devono farci dormire sugli allori. In Italia, in materia di rifiuti, sono ancora molte le cose che non vanno. L’impiantistica ad esempio è un nodo da sciogliere il più velocemente possibile: la presenza degli impianti non è infatti capillare sul territorio. Il numero maggiore si concentra soprattutto al centro-nord con la Lombardia in testa, dove si concentra il 22% di tutto gli impianti presenti in Italia.

Per gli italiani i rifiuti sono una risorsa

I rifiuti in Italia sono una risorsa, tanto che sono moltissime le realtà imprenditoriali che hanno fatto dei rifiuti la loro materia prima: dai vestiti ai contatori elettronici, dall’arredamento al packaging, l’economia circolare in Italia racconta di un paese che ha fatto passi da gigante nel settore. Se vuoi saperne di più sull’argomento, ti invitiamo a leggere il nostro articolo “Economia circolare in Italia: un Paese da record per il riciclo di scarti e rifiuti“, che presenta un po’ di dati sul tema e fa un’interessante carrellata di aziende virtuose che si sono distinte negli ultimi anni.

Anche la ricerca scientifica ed accademica sta investendo molto sull’economia circolare, partendo addirittura dagli scarti del settore food.  L’Università del Salento, ad esempio, ha avviato un progetto che punta a far diventare gli scarti ittici materia prima nel settore della nutraceutica e in quello della lotta all’inquinamento.

Maria Enza Giannetto e Serena Fogli

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