A fine marzo i deputati del Parlamento Europeo hanno adottato la posizione sulla revisione del quadro legislativo UE sulle emissioni di queste sostanze
L’Unione Europea vuole dare un’accelerata alla riduzione degli idrofluorocarburi, i cosiddetti gas fluorurati, puntando a eliminarli gradualmente entro il 2050. Il tutto con l’obiettivo finale di favorire una transizione più rapida verso soluzioni in linea con gli obiettivi climatici.
Cosa sono i gas fluorurati
Ma nello specifico cosa sono i gas fluorurati? Si tratta di gas a effetto serra artificiali – come gli idrofluorocarburi (HFC), i perfluorocarburi (PFC), l’esafluoruro di zolfo e il trifluoruro di azoto – che vengono utilizzati in apparecchiature di refrigerazione, di condizionamento d’aria, di protezione antincendio, in pompe di calore, schiume e aerosol. Queste sostanze si caratterizzano per un rilevante contributo all’aumento dei livelli di riscaldamento globale e rappresentano circa il 2,5 % delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE. Una loro limitazione sarebbe quindi un piccolo contributo al raggiungimento nella neutralità climatica.
Il voto del Parlamento UE
Per limitare l’impatto sull’ambiente di questi gas serra, lo scorso 30 marzo i deputati del Parlamento Europeo hanno adottato la loro posizione sulla revisione del quadro legislativo UE sulle emissioni di gas fluorurati, con 426 voti favorevoli, 109 contrari e 52 astensioni. Tra i punti chiave del testo c’è la volontà di negoziare con i governi UE un’ulteriore riduzione delle emissioni di gas fluorurati per conseguire gli obiettivi climatici sia a livello UE sia a livello globale.
Eliminare i gas fluorurati per raggiungere la neutralità climatica
Ma cosa chiedono concretamente i deputati UE? L’obiettivo che viene fissato dal documento è una riduzione graduale degli idrofluorocarburi (HFC) sul mercato UE a partire dal 2039. Questo risultato rappresenta un primo step intermedio per imprimere una forte accelerazione al processo di transizione ecologica, arrivando successivamente all’eliminazione completa del consumo e della produzione di queste sostanze entro il 2050.
Le alternative
Nel tracciare questo percorso di progressivo abbandono dei gas fluorurati, il Parlamento Europeo intende rafforzare i requisiti che disciplinano l’immissione di prodotti contenenti gas fluorurati sul mercato unico UE, favorendo parallelamente l’adozione di soluzioni in linea con gli obiettivi climatici.
In particolare, la proposta votata dagli eurodeputati prevede specifiche date per la graduale eliminazione dei gas fluorurati in settori in cui è tecnologicamente ed economicamente fattibile passare ad alternative efficaci, come, ad esempio, quello della produzione di apparecchiature di refrigerazione e di condizionamento dell’aria.
Lotta al commercio illegale
Un altro punto chiave inserito nel documento è il miglioramento del monitoraggio e della sorveglianza sul commercio illegale di gas fluorurati. Concretamente questi obiettivi devono essere raggiunti, secondo l’Europarlamento, consentendo ad esempio alle autorità doganali di sequestrare e confiscare questi gas a effetto serra quando vengono importati o esportati in violazione del regolamento in vigore. Il tutto nel quadro della direttiva sulla criminalità ambientale.
Il deputato UE e relatore del testo, Bas Eickhout, ha sottolineato in una nota:
“I gas fluorurati non sono ben noti, ma hanno importanti implicazioni per il nostro clima, in quanto sono gas ad effetto serra molto potenti. Nella maggior parte dei casi, le alternative naturali sono facilmente disponibili. Ecco perché abbiamo votato per l’obiettivo ambizioso di eliminare completamente i gas fluorurati entro il 2050 e nella maggior parte dei settori già entro la fine di questo decennio. Stiamo dando un chiaro segno al mercato e una spinta a investire nelle alternative. Molte imprese europee sono già in prima linea in questo sviluppo e ne beneficeranno, grazie alla loro posizione sul mercato e alle opportunità di esportazione.”
Ma quali saranno i prossimi step relativi all’iter del testo votato dal Parlamento Europeo? Una volta che il Consiglio avrà raggiunto un accordo sulla propria posizione negoziale, si legge in una nota dell’UE, “i deputati potranno avviare i negoziati sulla forma definitiva della legislazione”.
Monica Giambersio