Wise Society : Le foreste italiane crescono

Le foreste italiane crescono

di Andrea Ballocchi
18 Aprile 2019

Più di un terzo dell’Italia è ricoperto da boschi e foreste. Lo certifica il primo rapporto nazionale dedicato, segnalando il loro importante ruolo green ed economico

Boschi e foreste ricoprono quasi 11 milioni di ettari d’Italia, più del 35% del territorio nazionale. È un dato in crescita costante nell’ultimo secolo. Se pensiamo che la Carta Forestale del Regno d’Italia, datata 1936, registra a livello indicativo una superficie forestale superiore a 6,3 milioni di ettari, si può capire bene quanto si siano espanse.

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La superficie delle foreste italiane ammonta acirca nove milioni di ettari, Foto: Pixabay

Ad annotare lo stato dell’arte dei “polmoni verdi” d’Italia è il primo Rapporto sullo stato delle foreste e del settore forestale in Italia relativo al 2017-2018, presentato di recente dal Ministero delle Politiche agricole e forestali. Al suo interno ci sono dati e notizie relative allo stato forestale italiano, non solo quello in aree protette, ma anche quello nelle aree urbane, metà delle quali contano su spazi verdi o aree potenzialmente adatte a ospitarli.

BOSCHI E FORESTE RIDUCONO LE EMISSIONI DI CO2 – Il nostro Paese conta circa nove milioni di ettari di foreste e quasi due milioni di verde composto in prevalenza da arbusteti, boscaglie e macchia. È un patrimonio in costante crescita, specie nell’ultimo secolo, “grazie alla colonizzazione spontanea di aree marginali” annota il Rapporto, evidenziando però che di recente l’espansione del bosco è rallentata, forse perché è diminuita la disponibilità di aree idonee. Se più di un terzo della Penisola è ammantato di alberi, ci sono regioni (Trentino-Alto Adige, Liguria, Toscana, Umbria e Sardegna) che sono ricoperte al 50% o più. Le foreste italiane esprimono una grande varietà di specie, ma anche nelle forme e nei modi di governo. La maggioranza è di proprietà privata, anche se quelle pubbliche interessano porzioni consistenti della superficie forestale, in particolare in alcune Regioni e Province Autonome.

Ma è l’azione benefica di tutto questo verde che va sottolineata: le formazioni forestali svolgono un’importante azione di stoccaggio del carbonio, fissato nei tessuti vegetali di alberi e arbusti, nei residui organici e nel suolo, riducendo così la quantità di gas serra in atmosfera. “Il carbonio organico accumulato nelle foreste italiane è pari a 1,24 miliardi di tonnellate, corrispondenti a 4,5 miliardi di tonnellate di CO2 – rileva il Rapporto – Ogni anno, per effetto dell’accrescimento, le foreste italiane sottraggono dall’atmosfera circa 46,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica, che si traducono in 12,6 milioni di tonnellate di carbonio accumulato”.

L’Unione Europea ha posto attenzione su questo tema tanto che l’anno scorso ha approvato il nuovo Regolamento che, per la prima volta, include i suoli e le foreste negli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fissati dall’Unione Europea per il 2030.

FORESTE CERTIFICATE E AREE VERDI URBANE – L’Italia dipende molto dall’import di legno per diverse attività produttive. Eppure le foreste italiane potrebbero garantire una quota ben più elevata di materia prima e di qualità. Già oggi circa il 9% della superficie forestale nazionale vanta una certificazione della Gestione Forestale Sostenibile FSC® o PEFC. Due foreste pubbliche e quattro private in Italia contano sulla doppia certificazione.

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Il carbonio organico accumulato nelle foreste italiane è pari a 1,24 miliardi di tonnellate, corrispondenti a 4,5 miliardi di tonnellate di CO2. Ogni anno le foreste italiane sottraggono dall’atmosfera circa 46,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica, che si traducono in 12,6 milioni di tonnellate di carbonio accumulato, Foto: Pixabay

Un importante ambito è quello della certificazione della gestione sostenibile delle piantagioni da legno, e in particolare della pioppicoltura, che interessa particolarmente Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte.

Oltre a svolgere un apporto importante a livello economico, gli alberi hanno una funzione positiva per rendere sostenibile e aumentare la qualità di vita delle aree urbane. La metà circa di quelle italiane, secondo il rapporto, contano su spazi verdi o aree potenzialmente adatte a ospitarli. Il problema è che oggi le aree verdi vere e proprie rappresentano solo il 7,8% della superficie delle “aree costruite”. Viene definito un buon punto di partenza, ma occorre arricchirlo. Per il momento però ogni italiano infatti ha a disposizione mediamente circa 27 mq di spazi verdi in aree costruite, ben superiori ai 9-11 mq ritenuti sufficienti a garantire una buona qualità di vita in contesti urbani.

 

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