Wise Society : Chiara Grasso, l’etologa che divulga l’etica e il rispetto per gli animali

Chiara Grasso, l’etologa che divulga l’etica e il rispetto per gli animali

di Maria Enza Giannetto
15 Settembre 2022

Amare gli animali, rispettandoli senza umanizzarli. Abbiamo fatto una chiacchierata con Chiara Grasso che, insieme al compagno e collega Christian Lenzi, ci ha spiegato cos'è l'etologia etica.

Si chiama Etologia etica ed è la disciplina scientifica che si occupa di tutte le questioni morali e zoo-antropologiche che coinvolgono la fauna e la Natura più in generale. Una materia multidisciplinare che ha l’obiettivo di studiare il corretto e rispettoso approccio tra gli umani e gli altri animali che ha conquistato l’etologa Chiara Grasso e il compagno e collega Christian Lenzi,  fondatori appunto dell’associazione Eticoscienza che basa tutte le sue attività sui principi che riguardano l’Etologia Etica e si svolge servizi nei settori della formazione, divulgazione scientifica, eco-turismo, educazione ambientale, ricerca scientifica, volontariato naturalistico e attività culturali. 

Chiara Grasso e famiglia

Foto Chiara Grasso

Eticoscienza, l’associazione che si basa sull’etologia etica

“La nostra associazione è nata nel 2018 – spiega Chiara Grasso – spinta da un’esigenza che sentivamo entrambi, ovvero quella di un’etologia che ci appartenesse e in cui ci riconoscessimo davvero. Quello che ci veniva proposto era sempre un’etologia che vedesse l’animale come oggetto di studio e non come creatura da tutelare. Abbiamo fondato la nostra associazione pensando all’etologia etica come a un metodo per studiare gli animali per poterli proteggere. Oggi abbiamo circa 500 associati e siamo molto soddisfatti. Sappiamo che molti giovani ci appoggiano e si riconoscono in questa visione”.

Visione di tutela e protezione che continuano a spingere Chiara Grasso e Christian Lenzi verso nuovi sogni da realizzare. “Diciamo che – aggiunge Grasso – il primo meraviglioso sogno sarebbe quello di poter chiudere un giorno Eticoscienza. Lo so che sembra strano da dirsi, ma chiudere Eticoscienza vorrebbe dire per noi che è diventato inutile quello che facciamo perché abbiamo raggiunto l’obiettivo, ovvero siamo riusciti ad educare al rispetto degli animali e a un’etologia etica che mette l’animale al centro”.

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E lungo questo percorso Chiara e Christian, la cui famiglia ora si è allargata con l’arrivo della piccola Gaia e prima ancora – circa due anni fa – con l’adozione della cagnolina Oropa, salvata da maltrattamenti, hanno costruito, mattone dopo mattone e pubblicazione dopo pubblicazione, una vita fatta di impegno per la salvaguardia, la protezione e il rispetto degli animali.

Chiara Grasso e famiglia

Foto Chiara Grasso

Etologia etica e il rispetto per gli animali

La parola rispetto ricorre spesso nelle attività e nelle frasi di Chiara Grasso perché di conoscenza e rispetto è fatto, o almeno dovrebbe sempre essere fatto, il rapporto tra essere umano e animali sia domestici sia selvatici. “È importante – spiega – dal punto di vista etologico che si comprenda sin da bambini che gli animali non sono giocattoli e oggetti da sbaciucchiare e stropicciare ma esseri da rispettare, con cui interagire sempre nel rispetto delle loro esigenze. E’ importante educare al rispetto del limite e al rispetto della selvaticità, cosa che purtroppo abbiamo perso negli ultimi decenni”.

Il problema dell’eccessiva umanizzazione

E questo, per l’etologa e divulgatrice torinese, dipende dal modello di educazione empatico che è stato tanto utilizzato in passato. “Una volta si educava all’empatia principalmente attraverso certe immagini di affetto tra essere umano e animale: persone che abbracciano gorilla, elefanti, giraffe. Un modello che è stato utile fino agli anni ‘80 e ‘90 e che ha portato a un’eccessiva umanizzazione degli animali e incrementato le azioni di alimentazione in natura degli animali selvatici fino addirittura al portarseli proprio a casa, senza comprendere che questi esseri non hanno bisogno di amore ma di rispetto. Pensare che loro si divertano o provino piacere nel senso in cui lo intendiamo noi è frutto di una visione antropocentrica”.

“Brutti, sporchi e brutti e cattivi – ma utilissimi”, un libro per tutti

In quest’ottica è nato il libro “Brutti, sporchi e brutti e cattivi – ma utilissimi!” che Chiara  Grasso ha scritto per far conoscere meglio quegli animali di cui si parla poco ma che sono indispensabili per il mantenimento dell’ecosistema. “E’ un libro – dice – che ho scritto con l’intento di parlare degli animali non carismatici, quindi non lupi, leoni, giraffe, delfini, gattini e cagnolini, ma quelli che sono spesso dimenticati dalla divulgazione, dai cartoni, dall’animazione perché vengono considerati, appunto, brutti, sporchi e cattivi o pericolosi. Ho deciso di raccontare perché, anche se hanno caratteristiche apparentemente poco piacevoli – come ad esempio le meduse o i ragni –  in realtà sono fondamentali per l’ecosistema”.

Animali “brutti” ma utili: un elogio della diversità

E l’ha fatto non dal solo punto di vista prettamente scientifico, parlando solo di scienza, habitat ed ecosistema. “Ho voluto creare – dice – un parallelismo con quelle persone che spesso si considerano non all’altezza. Quelle persone che non rispondono esattamente ai dettami della società e delle mode e che diventano vittime di bullismo ed esclusione sociale”.

Ne è venuto fuori un libro per tutti, con racconti e pagine che palesano il valore di questi animali all’interno dell’ecosistema ma anche un elogio alla diversità e alle persone che hanno le loro peculiarità. La frase che più rappresenta questo sentire è “un tulipano non si vergogna di sbocciare per paura di non essere all’altezza della rosa”. Ecco, io penso che tutti noi esseri viventi abbiamo le nostre peculiarità specifiche che vanno conosciute, potenziate e rispettate”.

La protezione degli animali in Italia

Rispetto è anche la chiave di una corretta gestione della cura e protezione degli animali selvatici che in Italia non è ancora messa benissimo.  “Non siamo messi malissimo – sottolinea – ma c’è ancora tanto da fare. Ad esempio, diamo ancora soldi a chi fa spettacoli con gli animali. La legge sullo spettacolo permette, infatti, di dare fondi delle nostre imposte anche ai circhi e ritengo questa cosa vergognosa”.

La legge sulla detenzione degli animali esotici e selvatici

D’altra parte invece abbiamo leggi coraggiose, come quella appena emanata sul commercio e la detenzione di animali selvatici come pet che, non appena arriveranno i decreti attuativi, vieterà la detenzione di questi animali. E’ una grandissima conquista che, ovviamente, viene prepotentemente ostacolata dalle lobby di chi specula su questi animali”. Queste conquiste sono il frutto della divulgazione e della conoscenza. Insegnare a conoscere e comprendere significa insegnare a rispettare ecco perché è importante far vedere documentari, leggere libri, ed empatizzando ma  ma attraverso l’empatia sana che non abbia a che fare con le  coccole e gli abbracci”.

Chiara Grasso: “oggi sono quello che sognavo di diventare”

Un’empatia che l’etologa torinese ha sviluppato fin da bambina, ancor prima di capire che da grande avrebbe studiato il comportamento degli animali proprio per aiutarli. “Sono diventata etologa perché ho sempre amato gli animali. Da piccolissima, facevo cartelli di propaganda e sensibilizzazione sul non andare al circo, sulla protezione degli animali. Poi ho studiato Psicologia a Torino, ma dopo un viaggio in Africa ho sentito il richiamo della bambina che ero stata. Ho deciso di ascoltare quella bimba e ho ripreso a studiare, diventando Etologa. Oggi sono l’adulta che la me bambina sognava di diventare: una mamma che vive nel bosco e che lavora per sensibilizzare e proteggere gli animali”.

Associazione Eticoscienza

Foto Eticoscienza

Etologia etica e il turismo sostenibile

A queste passioni, poi diventate lavoro, Chiara Grasso ha affiancato anche quella per il viaggio. “Sono diventata anche guida safari e guida naturalistica e ho coniugato viaggio, divulgazione e protezione”. Passioni che da qualche anno porta avanti insieme con il compagno Christian,  coautore del libro Viaggia green nella Natura – Guida pratica al turismo ecosostenibile. “Ogni anno – spiega – 500 mila animali vengono abusati per il turismo. Noi abbiamo sempre avuto una visione molto diversa che di certo non passa per lo sfruttamento degli animali. Nel libro, infatti, spieghiamo proprio cosa sia un viaggio etico per tutti: ambiente, persone e animali”.

E a consolidare l’unione tra protezione degli animali e turismo sostenibile, Chiara e Christian sono anche diventati i gestori di un B&B nel bosco: il B&B Naturin, che si trova in un’antica Cascina a Lauriano tra le campagne piemontesi e in 5 ettari di bosco. Qui da qualche tempo la coppia promuove sostenibilità, accoglienza e ovviamente rispetto per gli animali. “Sognavamo di vivere nel bosco, di salvare animali dal maltrattamento, di coltivare il nostro cibo, di essere autosufficienti e di far crescere nostra figlia sporca di terra e fango – dice Chiara. Il nostro desiderio è un mondo in cui il turismo sostenibile fosse una risorsa per la tutela ambientale. Volevamo una casa in cui poter ospitare viaggiatori e anime vaganti. Ed eccola qui”.

Maria Enza Giannetto

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