Secondo il report di Terna spa nel nostro paese diminuisce il consumo di energia elettrica e si fa sempre più ricorso alle fonti rinnovabili a scapito delle fossili
In Italia si consuma meno energia elettrica e sono in crescita le fonti rinnovabili. Lo stabilisce l’ultimo report mensile di Terna S.p.A. che, nel mese di ottobre, ha rilevato come la domanda di elettricità nel nostro paese sia diminuita del 2,8% (26,4 miliardi di kWh) rispetto allo stesso mese del 2012. Dato che, calcolando il numero dei giorni lavorativi rispetto allo stesso mese dell’anno scorso depurato dagli effetti della temperatura (che quest’anno ha fatto registrare una media mensile superiore di circa mezzo grado) diventa 2,7%.
Una flessione in linea col trend del 2013. Nei primi dieci mesi dell’anno, infatti, la domanda di energia elettrica è diminuita del 3,6%. Degli oltre 26 miliardi di Kilowatt consumati nel nostro paese, l’83,1% provengono da produzione nazionale e mentre la quota restante (16,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
Ma secondo i dati di Terna continuano a crescere le rinnovabili. Nei primi 10 mesi del 2013, tutte le fonti energetiche rinnovabili hanno registrato un aumento, anche molto significativo (+26,3% idroelettrico, +20% eolico, +18,6% fotovoltaico, +0,7% geotermico), mentre il settore termoelettrico è letteralmente crollato, perdendo 25 mila GWh (-13,9%). Significativo l’exploit dell’energia solare da sola ha rappresentato l’8,7% della produzione elettrica nazionale coprendo il 7,6% dei consumi totali mentre durante tutto il 2012 aveva coperto il 6,5% della produzione e il 5,7% dei consumi.
Le rinnovabili in Italia stanno ormai prendendo il sopravvento e rappresentano il 35,7% della produzione totale. E se il trend continua di questo passo tra il 2014 e il 2015 potrebbe addirittura verificarsi uno storico ed epocale sorpasso.