Wise Society : L’Energia del Bosco, la Valsesia si schiera per la biodiversità e l’economia locale

L’Energia del Bosco, la Valsesia si schiera per la biodiversità e l’economia locale

di Elisabetta Pina
23 Ottobre 2021

Le piante ci parlano. O almeno ci provano. A dirlo sono scienziati e studiosi del calibro di Stefano Mancuso. Il botanico, ricercatore e divulgatore, che ha dimostrato con i suoi studi quanto gli alberi comunichino tra loro e con l’ambiente. Perciò anche con noi.
Ora sono anche le aziende a scendere in campo per “far parlare i boschi”. Tra queste Leroy Merlin, azienda multispecialista leader nel miglioramento della casa, al fianco di (RI)GENERIAMO, impresa benefit, che sta sviluppando un progetto molto ambizioso che lega la sostenibilità all’economia circolare. Il progetto riguarda due boschi della Valsesia, il Monte Tovo e il Vallone d’Otro, in Piemonte, e si chiama “L’Energia del Bosco” con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali con ricadute positive sul territorio.

Boschi della valsesia: energia del bosco

Foto L’energia del bosco

L’energia del bosco: il primo progetto italiano sulla gestione forestale sostenibile

Si tratta del primo progetto in Italia a introdurre un accordo decennale dove la gestione forestale è finalizzata non solo a produrre legname ma anche a sviluppare servizi ecosistemici forestali che hanno come obiettivo la riduzione delle emissioni di CO2 da parte delle aziende oltre che promuovere il turismo sostenibile e incrementare la biodiversità, creando un valore condiviso a beneficio del territorio e delle comunità locali.

Riduzione delle emissioni di C02 nei prossimi decenni

Nel concreto si tratta di attuare dei cambi nella gestione dei boschi italiani in termini di sostenibilità e biodiversità e raggiungere degli obiettivi tali da diventare un modello da copiare. Stiamo parlando nello specifico di allungare i tempi di taglio del bosco e di individuare aree destinate alla libera evoluzione delle specie animali e vegetali o la prevenzione degli incendi boschivi. Queste azioni, già iniziate e svolte secondo gli standard di gestione forestale sostenibile del PEFC, sono curate da Monte Rosa Foreste, l’associazione che unisce gli attori della filiera forestale nell’area montana e pedemontana di Valsesia.

La realizzazione pratica degli interventi nell’area del Monte Tovo sarà realizzata dall’azienda agricola Il Faggio Rosso, proprietaria del bosco, mentre il Consorzio di Otro seguirà le attività delle foreste nel Vallone d’Otro. Gli effetti positivi di queste attività saranno quantificati in crediti di sostenibilità, cioè dei titoli equivalenti a una tonnellata di CO2 non emessa o assorbita grazie a un progetto di tutela ambientale, che saranno acquistati da (RI)GENERIAMO per conto di Leroy Merlin per neutralizzare l’impatto ambientale delle emissioni legate alle sue attività sul territorio italiano.


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Dalla sostenibilità alle opportunità economiche e sociali

Un progetto piuttosto ambizioso, ma anche molto concreto. Oltre ad avere un impatto positivo sugli ecosistemi delle foreste e sul cambiamento climatico, questa iniziativa punta a creare anche opportunità economiche e sociali per i territori coinvolti e le loro comunità locali. Insomma, possiamo dire che un bosco sano, curato e gestito in modo consapevole e sostenibile può dare vita a un indotto di cui può beneficiare l’intero territorio, soprattutto quelli a economia marginale. Un esempio pratico? La legna di castagno, certificata PEFC a partire dal 2022, proveniente dai boschi del Monte Tovo gestiti da Il Faggio Rosso, sarà acquistata da Aschieri De Pietri, azienda specializzata in pallets e imballaggi di legno. Traducendo significa che questa collaborazione corrisponde a un equivalente di circa 20.000 tonnellate di CO2 stoccate o non emesse nei prossimi dieci anni.

Legname della Valsesia

Foto L’energia del bosco

L’impegno di Leroy Merlin

Un impegno quello di Leroy Merlin che, come dichiara, Mauro Carchidio, Direttore Immobiliare e Sviluppo Sostenibile di Leroy Merlin Italia e Presidente di (RI)GENERIAMO è orgoglioso di prendersi. «Siamo orgogliosi di supportare ‘L’Energia del Bosco’, un progetto che vuole rappresentare un modello all’avanguardia nelle politiche di compensazione delle emissioni di CO2 delle aziende. È un’iniziativa che ci consente di accendere i riflettori sulle nostre foreste, un patrimonio incredibile che non riceve la giusta attenzione. Negli ultimi dieci anni, le superfici boschive in Italia sono aumentate mediamente del 5%. Un numero che purtroppo non corrisponde a un incremento in qualità e che risente della difficoltà di gestione di questi luoghi. Mantenere una foresta esistente, come faremo attraverso questo progetto, può avere un impatto reale molto elevato sia dal punto di vista del cambiamento climatico, sia per la generazione di valore sociale ed economico in quei territori».

Un progetto pionieristico e innovativo

Un esempio, quindi, virtuoso quello applicato ai boschi della Valsesia che è davvero «pionieristico e innovativo», dice Antonio Brunori, segretario generale PEFC Italia. Che aggiunge: «questo progetto mette insieme la tra tutela delle risorse boschive, attraverso la loro pianificazione e successiva certificazione, e il supporto alla generazione di prodotti e servizi derivanti dalla buona gestione. Questa è la perfetta sintesi della partnership tra settore primario e il settore terziario, dove (RI)GENERIAMO ha avuto una funzione chiave da “interprete” delle esigenze e potenzialità dei due settori. La compensazione degli impatti attraverso i crediti di sostenibilità è un’iniziativa di successo che porta vantaggi alla Valsesia e ai suoi abitanti e garantisce ai clienti di Leroy Merlin Italia lo svolgimento di attività concrete a difesa del territorio”.


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Elisabetta Pina

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