Nella più piccola isola dell'arcipelago delle Canarie a breve entrerà in funzione un impianto eolico in grado di coprire la domanda di elettricità dei suoi abitanti
E’ l’isola più piccola dell’arcipelago delle Canarie coi suoi 278 chilometri quadrati di paesaggio atipico contraddistinto da montagne verdi e grandi pianure di roccia vulcanica di fronte alle coste africane.
Ma El Hierro è anche la prima al mondo a convertirsi totalmente alle energie rinnovabili. Sì perché entro giugno entrerà in funzione un impianto del valore di 80 milioni di euro che consentirà all’isola e ai suoi 10.000 abitanti di emanciparsi totalmente dalle fonti fossili. E dalle intemperanze del vento che a volte soffia tantissimo e a volte non fa muovere nemmeno le foglie. L’impianto che unisce cinque grandi turbine eoliche e due laghi di acqua dolce, uno situato a 700 metri di altezza e l’altro poco sopra il livello del mare, può produrre 11,5 megawatt nei momenti di intenso vento coprendo la domanda di elettricità non solo degli abitanti dell’isola (e dei turisti) ma anche quella necessaria ad alimentare gli impianti di desalinizzazione dell’acqua. Il surplus di energia servirà per pompare acqua dal bacino inferiore a quello superiore in modo che quando non c’è vento l’acqua venga incanalata verso il basso per far girare una turbina e produrre energia idroelettrica.
Questo impianto consentirà all’isola riserva naturale Unesco, di risparmiare 40.000 barili di petrolio evitando di liberare nell’atmosfera 18.700 tonnellate di Co2.
Ma il progetto non si ferma qui: dopo l’entrata in funzione di una fabbrica che converte l’olio esausto in biodiesel, entro il 2020 El Hierro mira a trasformare le 6000 autovetture immatricolate in veicoli elettrici grazie ad un accordo con Renault-Nissan.