Wise Society : Ecco il nuovo servizio di bike sharing di Palermo

Ecco il nuovo servizio di bike sharing di Palermo

di Redazione Wise Society
17 Dicembre 2015

Nel capoluogo siciliano 420 biciclette in 37 stazioni per girare in città al costo di 50 centesimo per mezz'ora

Le biciclette del nuovo servizio di bike sharing di Palermo posteggiate in una delle nuove stazioni

Quella di piazza Alberico Gentili (a ridosso della centralissima via Libertà) è stata inaugurata ufficialmente dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Ma dal 15 dicembre a formare il sistema di bike sharing di Palermo le fanno compagnia altre otto stazioni – di cui sette dotate di fotovoltaico per ricaricare le bici elettriche – che diventeranno a breve 37 dislocate su tutto il territorio comunale, sia all’interno della ZTL individuata dal PUT approvato dal Consiglio Comunale, sia nelle aree più periferiche, con particolare attenzione anche all’area balneare di Mondello.

420 biciclette (controllate tramite un sistema di gps) di cui 20 a pedalata assistita sulle quali palermitani e turisti possono fare affidamento per spostarsi previa sottoscrizione di un apposito abbonamento che consente di utilizzare i mezzi a due ruote al costo di 50 centesimi per mezz’ora.

Il nuovo servizio di bike sharing di Palermo insieme a quello di car sharing e all’imminente presentazione della nuova linea di tram si colloca nel quadro del nuovo piano della mobilità sostenibile che verrà completata dal passante ferroviario (che passando per il centro città  collegherà Termini Imerese con l’Aeroporto Falcone-Borsellino) e dall’anello ferroviario, una vera e propria metropolitana cittadina che sarà ultimata tra tre anni.

«Con l’avvio del bike sharing – ha dichiarato il sindaco Orlando – facciamo un altro importante passo avanti sul campo della mobilità dolce, alternativa, più conveniente, non inquinante e secondo principi che sono normali in altre città del mondo. Oggi, orgogliosamente, possiamo ribadire di avere il miglior tram della nazione, la più grande flotta di car sharing d’Italia, gestita da una struttura pubblica che è l’Amat, e, adesso, anche il bike sharing».

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