Wise Society : Il Covid-19 ha fatto calare le emissioni, ma sono ancora troppo alte

Il Covid-19 ha fatto calare le emissioni, ma sono ancora troppo alte

di Fabio Di Todaro
31 Dicembre 2020

Allo stato dell’arte, il Covid-19 ha determinato un beneficio almeno per l’ambiente. La pandemia ha infatti portato a un sensibile calo delle emissioni di anidride carbonica. A confermarlo, dopo le prime rilevazioni effettuate durante la scorsa primavera, è il Global Carbon Project (GCP), un consorzio internazionale formato da 86 ricercatori che ogni anno a dicembre le sue stime sul bilancio annuale dell’anidride carbonica. Nel 2020, per la prima volta dopo 11 anni, il consuntivo è preceduto da un segno meno. Il calo – del 7 per cento  – è stato quantificato di poco superiore a 2.4 miliardi di tonnellate. Ovvia la causa: la drastica diminuzione delle attività produttive e della mobilità causata dalla pandemia.

Covid-19 e calo delle emissioni: meno CO2 soprattutto per i minori spostamenti

La riduzione degli spostamenti e di conseguenza dell’attività dei mezzi di trasporto (auto, bus, treni e aerei) è il fattore che ha inciso maggiormente sul calo delle emissioni di anidride carbonica. Nel confronto con il 2019, rispetto alle emissioni riconducibili al trasporto su gomma e nei cieli, i ricercatori hanno quantificato riduzioni rispettivamente del 10 e del 40 per cento.

È stata la prima metà di aprile il momento in cui si è registrata la maggiore flessione della curva: ovvero nella fase in cui il lockdown è stato più severo, tanto nei Paesi europei quanto negli Stati Uniti. Anche la produzione industriale, però, ha risentito della pandemia. Facendo, di conseguenza, un favore all’ambiente. Dal rapporto si evince infatti che le emissioni provenienti da acciaierie, industrie chimiche e stabilimenti manifatturieri sono calate di un terzo durante la stretta primaverile.

Calo di emissioni durante Covid-19

Grafico di Global Carbon Project

La «classifica» dei Paesi 

Il taglio all’emissioni di anidride carbonica – «ufficializzato» in occasione del quinto anniversario degli Accordi di Parigi – ha riguardato soprattutto gli Stati Uniti (-27 per cento) e i Paesi europei (-11 per cento). Nel mezzo si colloca la Gran Bretagna (-13 per cento), chiusasi seppur tardivamente a riccio sia per la prima sia per la seconda ondata.

Dati che in ogni modo non sono frutto di un caso, considerando la cronologia e la severità delle restrizioni applicate per controllare i contagi. Meno pronunciato è stata invece la flessione della curva in Cina (-1.7 per cento), considerando che le restrizioni si sono registrate tra dicembre e gennaio e che sono rimaste in vigore per un arco di tempo ristretto. Significativo anche il calo annunciato per l’India (- 9 per cento), dove la Covid-19 si è aggiunta alle turbolenze economiche e alla progressiva diffusione dell’utilizzo di fonti alternative (energia idroelettrica).

Emissioni inquinanti

Foto di Ralf Vetterle from Pixabay

Calo delle emissioni: attenzione all’«effetto-rimbalzo»

Se gli aspetti legati alle cause sono ormai noti, più prudente è l’analisi delle possibili ricadute di questo trend. «È ancora presto per cantare vittoria – afferma Corinne Le Quéré, docente di politiche economiche e ambientali all’Università dell’East Anglia: tra le firmatarie del dossier -. Non sappiamo infatti se la flessione durerà anche nel 2021 o se, al contrario, sarà ostacolata dalla progressiva ripresa delle attività economiche». Fino allo scorso anno, d’altra parte, l’aumento delle emissioni di CO2 non si è mai arrestato. Anche se, dal 2010 in avanti, gli incrementi registrati erano sempre inferiori. Quasi come se si fosse al plateau e avviati verso una discesa.

Come risolvere il problema delle emissioni: potenziare la mobilità sostenibile

Secondo l’esperta, per continuare lungo il solco di quest’anno, occorre «accelerare la diffusione delle auto elettriche e delle energie rinnovabili e incentivare gli spostamenti attivi in città: a piedi o in bicicletta».

Molto cauto è anche Pierre Friedlingstein, che all’Università di Exeter sviluppa modelli matematici per prevedere le oscillazioni climatiche: «Al di là del calo, nel 2020 abbiamo immesso 39 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in atmosfera. Questi livelli, e di conseguenza il clima del Pianeta, potranno stabilizzarsi soltanto quando le emissioni saranno prossime allo zero». Un appunto riguarda anche i tassi di deforestazione, ancora troppo elevati nel 2020.

Energia eolica

Foto di RawFilm / Unsplash

Twitter @fabioditodaro

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