Wise Society : Con “Eco-Generation 2.0” la scuola diventa più sostenibile

Con “Eco-Generation 2.0” la scuola diventa più sostenibile

di Michele Novaga
4 Giugno 2015

Premiati gli studenti del progetto di Edison e Legambiente che mira a creare veri e propri presidi ambientali. E a coinvolgere i territori

Nel nostro paese una scuola su quattro necessita interventi urgenti di manutenzione con percentuali che al Sud schizzano al 43% dove quasi una scuola su due richiede interventi immediati. Troppo vecchie, infatti, le strutture in cui studiano i nostri giovani dato che su 6.648 edifici scolastici circa il 58% è stata costruito prima dell’entrata in vigore della normativa anti-sismica del 1974 mentre solo il 3,3% tra il 2001 e il 2013. Dati che fanno riflettere e che hanno ispirato “Eco-Generation 2.0 La scuola amica del clima” realizzato da Edison e Legambiente.

Un progetto che nasce per rafforzare il legame tra gli istituti scolastici e gli enti locali per un cambiamento sostenibile delle scuole e dei territori che li ospitano. Già attivo da tre anni, Eco-Generation 2.0 ha coinvolto quest’anno le scuole di 20 regioni per un totale di 5500 studenti, 2500 genitori, 180 insegnanti, 35 amministrazioni pubbliche e 45 associazioni sul territorio. Un’idea nata per stimolare le attività sul territorio per creare veri e propri presidi ambientali di eccellenza che sappiano trasferire all’interno della propria realtà territoriale competenze sul risparmio energetico, edilizia sostenibile, mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti e fonti rinnovabili. «Eco-Generation rappresenta un utile percorso di sperimentazione che è riuscito ad unire la comunità scolastica intorno ai temi dell’efficientamento energetico degli edifici e gli stili di vita sostenibili, la partecipazione dei cittadini e il coordinamento con le amministrazioni pubbliche. Un percorso che pensiamo debba essere la base per ragionare sulla qualità degli edifici scolastici e della formazione alla cittadinanza responsabile», ha dichiarato Rossella Muroni, Direttrice Nazionale di Legambiente.

E dalla interazione di tutte queste forze sono scaturiti percorsi didattici mirati, fumetti pro-efficienza energetica e anche un marchio che certifica non solo la sostenibilità degli edifici scolastici ma anche la cultura della sostenibilità che trova proprio nella scuola il suo habitat naturale. E progetti come la composteria costruita con bancali di legno realizzata dagli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Cosimo Ridolfi di Scerni (CH) in cui ogni giorno viene depositato il rifiuto organico proveniente dalla mensa scolastica. E con il terriccio prodotto si alimenta il giardino botanico creato in precedenza grazie allo stesso progetto. O come quello delle tre classi dell’Istituto Comprensivo di Tavagnacco in provincia di Udine e dell’amministrazione comunale che hanno portato all’attivazione di otto nuove linee di pedibus e alla realizzazione di menù prevalentemente biologici nelle mense. O ancora quello sviluppato dal Comune di Cori in provincia di Latina che ha portato all’installazione di un impianto fotovoltaico sui tetti di tre scuole locali dell’Istituto Comprensivo Statale “Cesare Chiominto” che permetterà un risparmio energetico ma anche economico per le casse comunali grazie all’abbattimento dei costi in bolletta e la vendita di un surplus dell’energia prodotta. Tutti premiati, insieme ai loro insegnanti, nella sede milanese di Edison alla presenza del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che, annunciando l’impegno di Italia e UE per ridurre entro il 2013 del 40% le emissioni di Co2 nel nostro paese, ha sottolineato come si debba partire proprio dall’educazione delle nuove generazioni per rimediare ai danni ambientali creati in precedenza.

«Perché – come ha spiegato Francesca Magliulo, CSR manager di Edison – Eco Generation è l’esempio tangibile di come, per promuovere lo sviluppo sostenibile in modo concreto, sia fondamentale, non solo l’alleanza tra mondo scolastico, istituzioni, associazioni, mondo dell’impresa e società civile. Ma anche l’integrazione tra tecnologie innovative, stili di vita sostenibili, policy e strategie. E, fattore più importante, l’entusiasmo e la passione delle persone».

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