Hanno vinto l'edizione di quest'anno la cooperativa altoatesina E-Werk Prad, il comune di Piacenza e la Società pubblica energetica Lucana. Per le loro attività virtuose nell'impiego delle rinnovabili e i risultati ottenuti nel risparmio energetico
Le tre realtà italiane che, nello scorso anno, più si sono distinte nello sviluppo di politiche energetiche rinnovabili, sono state premiate a Roma, nell’ambito del rapporto Comuni Rinnovabili 2013 di Legambiente.
Nell’edizione di quest’anno è stato assegnato il primo premio alla cooperativa E-Werk Prad che opera nel paese di Prato allo Stelvio. Si tratta di un caso di servizio esemplare, per modalità e qualità, di distribuzione di energie da fonti rinnovabili con la copertura del 100% del fabbisogno elettrico e termico di questo piccolo paese della Val Venosta, in Alto Adige.
La cooperativa, che conta 1200 soci sugli oltre 3mila abitanti (praticamente coinvolgendo tutte le famiglie del paese) gestisce la rete elettrica e quella termica di Prato allo Stelvio, riuscendo a integrare e ottimizzare ben 18 impianti con l’utilizzo di tecnologie sostenibili di diverse tipologie, dall’idroelettrico al biogas. Il risparmio è stato valutato in 1500 euro all’anno per ciascuna delle famiglie del comune.
Il risultato è così buono che anche paesi limitrofi si sono allacciati alle rete termica gestita dalla cooperativa di Prato allo Stelvio. Che sul tavolo, pronti a partire, ha nuovi progetti e investimenti, destinati, ad esempio, a ottimizzare il sistema di accumulo dell’energia con l’uso di smart grid, e a realizzare un sistema di fibre ottiche che servirà l’intero paese.
Un secondo premio è stato assegnato al Comune di Piacenza che, con un investimento consistente pari a 1.325 mila euro, è riuscito a solarizzare tredici edifici pubblici della città, tra cui dieci scuole (otto elementari, una materna e una media), un centro per anziani, e due palestre, realizzando anche un programma educativo per sensibilizzare i più giovani verso un sistema sostenibile di approvvigionamento energetico. Utilizzando sei tecnologie diverse da fonti rinnovabili, il Comune di Piacenza riesce oggi a coprire il 58% dei consumi elettrici della popolazione.
Terzo premio è andato alla Società pubblica energetica Lucana per l’attività di pianificazione e di assistenza svolta nell’ambito regionale. La Società fondata dal 2008 e operativa dall’anno successivo, sta svolgendo un’intensa attività nell’ambito della campagna europea del Patto dei Sindaci (36 comuni hanno già dato la loro adesione), affiancando comuni piccoli nel mettere a punto un proprio piano energetico, a individuare le soluzioni più adatte ai territori locali con l’ottimizzazione delle risorse e il recupero di sostegni finanziari.
La Società si occupa direttamente anche di produzione industriale fornendo impianti fotovoltaici, come quello installato presso l’ospedale di Potenza. L’impegno della Società pubblica energetica Lucana è anche indirizzato a utilizzare parte delle royalties, incassate dai comuni per lo sfruttamento degli idrocarburi di cui questa regione è ricca, per destinarle verso investimenti nel settore delle energie rinnovabili.