Wise Society : Cheers, le celle fotovoltaiche nascono dagli scarti della vinificazione

Cheers, le celle fotovoltaiche nascono dagli scarti della vinificazione

di Mariella Caruso
19 Aprile 2019

Dalla partnership tra l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’azienda Serena Wines 1881, l’Università degli Studi di Udine e la Universidad de Málaga nasce il progetto per recuperare la feccia del vino e produrre le celle di Gräetzel

Si chiama Cheers ed è il progetto inedito – nato dalla partnership tra l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’azienda enologica Serena Wines 1881, l’Università degli Studi di Udine e la Universidad de Málaga – che ha l’obiettivo di identificare soluzioni innovative di energia rinnovabile, tramite il recupero e la valorizzazione di scarti del vino.

Protagonisti del progetto, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Fondo Sociale Europeo, gestito dalla Regione del Veneto, sono: la professoressa Elisa Moretti, responsabile del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi di Ca’ Foscari e il dottor Manuel Meneghetti, assegnista di ricerca presso lo stesso dipartimento e il reparto di gestione della qualità di Serena Wines 1881 (storica azienda di Conegliano quinta per produzione di Prosecco).

Cos’è il progetto Cheers? 

«Alla base del progetto CHEERS  – spiega Elisa Moretti, responsabile scientifica – vi è l’idea di recuperare la feccia ottenuta dalla lavorazione e chiarificazione dei vini, valorizzando tale rifiuto da smaltire e impiegandolo per la costruzione di celle fotovoltaiche a colorante organico, le cosiddette celle di Gräetzel. Il colorante, estratto dagli scarti del processo di vinificazione, cattura la luce solare iniettando elettroni al semiconduttore, costituito da nanoparticelle di biossido di titanio poroso. L’elettrone generato è in grado di percorrere il circuito esterno, producendo corrente elettrica rinnovabile e sostenibile. Questo tipo di cella solare è una macchina molecolare che lavora nel campo delle nanotecnologie, mimando il processo di fotosintesi clorofilliana, e rappresenta un’alternativa ai sistemi tradizionali (celle al silicio) sia per vantaggio economico, sia per metodologie costruttive eco-friendly, che permettono un riciclo a basso impatto ambientale, sia per l’efficienza di conversione energetica in caso di clima nuvoloso o illuminazione artificiale».

cheers, celle fotovoltaiche, scarti, vinificazione

Il progetto Cheers permette che dagli scarti del processo di vinificazione si estragga un colorante che cattura la luce solare iniettando elettroni al semiconduttore, costituito da nanoparticelle di biossido di titanio poroso. L’elettrone generato è in grado di percorrere il circuito esterno, producendo corrente elettrica rinnovabile e sostenibile, Foto by Jill Wellington from Pixabay

 

Cheers, un’innovazione nell’ottica della green economy

Una vera e propria innovazione per il settore dell’edilizia, ma anche per quello dell’enologia. «Siamo entusiasti di far parte di questo progetto – afferma Luca Serena, direttore generale e quinta generazione della famiglia a capo dell’azienda – perché per Serena Wines 1881 è importante promuovere un approccio al ciclo di produzione e gestione dei rifiuti organici nell’ottica della green economy. L’azienda da sempre presta attenzione ai vantaggi ambientali che possono derivare dal recupero e riuso dei rifiuti di lavorazione e per questo sta lavorando allo sviluppo di tecnologie che sfruttino il nostro materiale di scarto in azioni tangibili volte all’ecosostenibilità».

© Riproduzione riservata
Continua a leggere questo articolo: