Per ridurre consumi ed emissioni, ognuno di noi può fare molto, a partire da semplici scelte di vita quotidiana. Cosa c’è da sapere e qualche consiglio utile sui modi per avere comportamenti positivi per l'ambiente
Quali buone pratiche ambientali si possono – e si dovrebbero – attuare per una vita sostenibile? È una domanda che parte da lontano e che si fa ogni giorno più urgente. Pensiamo solo alla crescita demografica: siamo passati da un miliardo di persone all’inizio dell’Ottocento a 8,2 miliardi nel 2024. Questa forte crescita implica un forte impatto sull’ambiente sotto molteplici forme. Pensiamo ai rifiuti prodotti: ogni anno nel mondo vengono generati più di due miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani e si prevede che questa cifra aumenterà di circa il 70% entro il 2050, fa sapere Statista.
Serve cambiare abitudini di vita, soprattutto nei Paesi occidentali. Ognuno di noi può fare la differenza in molteplici modi, attuare pratiche sostenibili, adottando comportamenti positivi per l’ambiente.

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Ognuno di noi è artefice del proprio ambiente
“L’uomo è al tempo stesso creatura e artefice del suo ambiente”. Così si legge all’inizio della Dichiarazione sull’ambiente umano, del 1972, presentata alla Conferenza di Stoccolma delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano, la prima iniziativa a livello mondiale sui temi dell’ambiente e dello sviluppo.
Già allora si ragionava sul fatto che si fosse raggiunto un punto nella storia in cui ognuno fosse chiamato a modellare le proprie azioni “con una cura più prudente per le loro conseguenze ambientali. Con l’ignoranza o l’indifferenza possiamo danneggiare in modo massiccio e irreversibile l’ambiente terrestre da cui dipendono la nostra vita e il nostro”.
Da qui la necessità di difendere e migliorare l’ambiente umano per le generazioni presenti e future. Il raggiungimento di questo obiettivo ambientale richiederà l’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini e delle comunità, nonché da parte delle imprese e delle istituzioni a tutti i livelli.

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Elenco di buone pratiche ambientali: tutti possono attuarle
Si parte, innanzitutto, da ognuno di noi. Servirebbe consapevolezza sul fatto che lo stile di vita adottato, specie nei “Paesi sviluppati” è insostenibile: si pensi solo allo spreco alimentare. Nell’Unione Europea vengono generati annualmente oltre 59 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, un quantitativo pari a 132 kg per abitante.
Occorre anche lavorare per contare su un ambiente sostenibile, evitando un consumo di suolo che, solo in Italia, continua ad avanzare al ritmo di circa 20 ettari al giorno, ricorda ISPRA nel suo ultimo rapporto. Tutelare il territorio e l’ambiente si può e si deve, le idee per salvare il Pianeta non mancano. Vanno, però, messe in pratica.
Di seguito, vi proponiamo undici consigli utili e facilmente raggiungibili, valide come buone pratiche di sostenibilità ambientale perfette per ridurre il nostro impatto sulla natura.
Gestire al meglio l’acqua e non sprecarla
Solo il 3% dell’acqua della Terra è dolce e meno dell’1% è potabile, secondo l’US Bureau of Reclamation. Conservare questa risorsa naturale è essenziale non solo per la salute di esseri umani, animali e piante, ma è anche per l’ambiente: ridurre l’uso dell’acqua consente di risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas serra necessarie per purificarla. Il risparmio idrico è fondamentale per preservare questa risorsa vitale e preziosa. Le azioni che possiamo compiere per risparmiare acqua sono molto semplici, e vanno dall’installazione dei frangi getto ai rubinetti al ricordarsi di chiuderli mentre ci si lava i denti o i piatti; ma anche fare docce più brevi e annaffiare il giardino con un annaffiatoio invece che con un tubo o, ancora meglio, utilizzando l’acqua piovana.
Non buttare il cibo
Tra le pratiche per la tutela dell’ambiente è particolarmente importante ridurre quanto più possibile lo spreco di cibo. Non è solo una questione etica ed economica, ma impoverisce anche l’ambiente di risorse naturali limitate.
Sprecare cibo è una sconfitta per tutti: per gli esseri umani, ma anche per l’ambiente, perché la produzione del cibo genera inquinamento. Per aiutare a ridurre lo spreco alimentare occorre limitare la spesa solo a ciò di cui si ha davvero bisogno. Riutilizzare i cibi e gli avanzi (anziché buttarli) per creare nuove ricette è un altro stratagemma utile. Infine, si può pensare al compostaggio domestico come a un modo efficace per ridurre il problema, anche nell’ottica della diminuzione dei rifiuti generati.
Ridurre, riutilizzare, riciclare
Le buone pratiche green cominciano dall’abbandonare il modello di economia lineare e adottare quello di economia circolare. Ridurre, riutilizzare, riciclare sono tre priorità di importanza strategica. In ordine, è bene praticare prima di tutto la riduzione dei consumi e il riutilizzo di beni, e poi riciclare.
Riutilizzare barattoli in vetro, da reimpiegare può essere un ottimo esempio di pratiche rispettose dell’ambiente, ma anche la stessa buona pratica di conferire nel modo migliore i prodotti nella raccolta differenziata, riducendo quanto più possibile l’indifferenziato è un approccio positivo alla questione.

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Risparmiare energia
L’energia è preziosa e costosa, come tutti sappiamo. Per gestirla al meglio si possono mettere in atto alcuni stratagemmi utili. Innanzitutto è bene spegnere le luci e gli elettrodomestici quando non li si utilizza, evitando di lasciarli in stand by. Anche gestire al meglio il riscaldamento e il raffrescamento, evitando da una parte di riscaldare casa oltre i 18-19 °C o di impiegare il climatizzatore solo quando è necessario e usando l’accortezza di abbassare la temperatura degli ambienti di 1-2 °C rispetto alla temperatura esterna, o di utilizzare il deumidificatore. Anche in cucina è bene evitare sprechi di energia. Un esempio è di coprire col coperchio la pentola d’acqua per ridurre i tempi per farla bollire.
Muoversi in modo sostenibile
Come rispettare l’ambiente dovendosi spostarsi da casa per raggiungere il proprio luogo di lavoro o altre destinazioni? Innanzitutto, è bene impiegare i mezzi pubblici, in modo da usare il meno possibile l’auto. Quando possibile, muoversi a piedi o in bici è ottimo per tagliare consumi ed emissioni, adottando anche pratiche salutari. La mobilità sostenibile è amica del pianeta, ma anche della nostra salute.
Vestiti: basta fast fashion, viva l’usato
Ogni anno, si producono miliardi di indumenti prodotti, con l’effetto che 92 milioni di tonnellate finiscono in discarica. È la piaga del fast fashion che porta alla crescente domanda di prodotti di abbigliamento pensati per essere usati poche volte e scartati per far posto ad altri acquisti di moda.
Su questo è possibile puntare a ridurre le proprie necessità di moda usa-e-getta e puntare su capi davvero necessari, magari scegliendo di fare acquisti di abiti usati o prediligendo i marchi di abbigliamento sostenibile. Ormai sul web ci sono ottime soluzioni per fare questo tipo di scelta green.

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Scegliere prodotti di pulizia e bellezza sostenibili
Alcune sostanze chimiche presenti nei prodotti per la pulizia della casa o negli articoli per la cura della pelle possono rappresentare una minaccia per l’ambiente. Alcune sostanze chimiche presenti nei prodotti per la pulizia possono essere dannose per l’ambiente e per altri esseri viventi. Senza contare che contribuiscono all’inquinamento indoor. Il modo migliore per eliminare queste sostanze chimiche dall’ambiente è evitare del tutto di utilizzarle, optando per prodotti per la pulizia ecologici o a base vegetali, saponi da bagno e detersivi per il bucato, oppure produrseli da sé con materie prime naturali come l’aceto bianco e il bicarbonato.
Difendersi dal greenwashing
Le buone pratiche ambientali ci vedono protagonisti anche in quanto consumatori. E fra le mani abbiamo un potere enorme: prediligere un’azienda piuttosto che un altra, per motivi ambientali, può infatti spingere il mondo corporate ad attuare politiche più attente all’ambiente. In quest’ottica è bene difendersi dal greenwashing: che cos’è? Semplice, si tratta di una pratica di marketing ingannevole con cui le aziende puntano a costruirsi a tavolino un’immagine ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, magari nascondendo azioni e processi che, in realtà, danneggiano l’ambiente.
Proteggere la biodiversità
Fra le buone pratiche ambientali c’è, ovviamente, anche la difesa della natura e la sua tutela. Proteggere e aiutare le creature che la abitano è un buon modo per promuovere la biodiversità, fondamentale per mantenere intatto l’equilibrio su cui si basano i cicli naturali. Non gettare rifiuti in giro, abbandonare un prato perfettamente rasato a favore di un ben più vivo wild garden, piantare fiori amici delle api, fare un orto biodinamico in giardino o sul balcone di casa possono essere piccoli esempi di come, anche nel nostro piccolo, possiamo aiutare il pianeta a uscire dalla crisi che abbiamo generato.

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Utilizzare fonti energetiche rinnovabili
Sempre in materia di scelte per la casa, oltre a non sprecare energia è possibile optare per le rinnovabili. Se non si ha la possibilità di installare pannelli fotovoltaici, ci si può sempre affidare a fornitori green che distribuiscono energia pulita che, proprio per il modo in cui viene prodotta, impatta in misura decisamente minore sull’ambiente.
Mangiare in modo più sostenibile
Anche quello che portiamo in tavola può rientrare fra i comportamenti positivi per l’ambiente. Come già anticipato, il settore alimentare è uno fra i più inquinanti. Oltre a non sprecare cibo, anche la tipologia di alimenti gioca un ruolo fondamentale. Orientarsi sempre più verso un’alimentazione plant-based, privilegiando i cibi vegetali, è un’ottima scelta: gli allevamenti intensivi infatti inquinano e ridurre la quantità di carne e derivati che mettiamo nel piatto, oltre a essere positivo per la nostra salute, aiuta il ridurre le emissioni. Allo stesso modo, privilegiare i fornitori locali scegliendo il km0 è un’ottimo modo per abbassare le emissioni legate alla logistica del cibo, così come fare la spesa sfusa, che consente di ridurre la quantità di rifiuti legata al packaging.
Andrea Ballocchi
