Wise Society : Alto Adige: un premio al prato più bello

Alto Adige: un premio al prato più bello

di Redazione Wise Society
12 Febbraio 2016

Ai vincitori, selezionati dall'Eurac, un centro di ricerca di Bolzano, è stato riconosciuto il lavoro per la tutela del territorio

L'Eurac di Bolzano  premia il prato più bello, Image by iStockL’edizione del concorso che premia il prato più bello dell’Alto Adige quest’anno era estesa anche a vigneti e frutteti. Una novità rispetto a quella prima pionieristica edizione svoltasi alcuni anni fa. Solo in quattro (dei 150 partecipanti) si sono portati a casa il riconoscimento e un premio in denaro del valore di 5000 euro elargito dall’Eurac-Accademia Europea di Bolzano, un centro di ricerca privato dove studiosi da ogni parte del mondo elaborano strategie sui temi più sensibili del nostro tempo e in particolare per il benessere dei territori di montagna.

La competizione del prato più bello ha l’obiettivo di premiare l’impegno degli agricoltori altoatesini e di far conoscere a tutti l’importanza del loro lavoro per la tutela del territorio. Ma il concorso ha un importante valore anche per la ricerca sull’ambiente alpino: esaminando i prati partecipanti, i biologi dell’Eurac raccolgono dati per capire in quali zone la biodiversità è più ricca, verificare come sta cambiando nel corso negli anni e guardare al futuro.

Per la cronaca al primo posto nella categoria dei vigneti si è classificato Martin Höller di Terlano. Il frutteto giudicato migliore si trova invece a Egna ed è di Marco Mittempergher. Per quanto riguarda i prati da sfalcio, i vincitori sono Benno Franzelin di Montagna per la categoria “prati a sfalcio annuale” e Josef Alois Pixner di San Martino in Passiria per la categoria “prati a più sfalci annuali”. «Curare campi e prati in modo da ottenere una buona resa – in termini di foraggio per il bestiame o di qualità della vendemmia – e garantire allo stesso tempo un ambiente adeguato al maggior numero di specie animali e vegetali possibile significa lavorare in modo ottimale – spiega la direttrice di Eurac Ulrike Tappeiner che come membro della giuria ha valutato i prati secondo criteri come biodiversità, resa, qualità del foraggio, cura del sottosuolo nei frutteti e vigneti e aspetti paesaggistici – Un’attenta gestione di queste superfici coltivate è importante non solo dal punto di vista agricolo o botanico. Incide per esempio anche sulla protezione delle acque sotterranee o sul turismo, e questo è il messaggio che vogliamo contribuire a diffondere con questo concorso».

Nei prossimi mesi i ricercatori dell’EURAC organizzeranno alcune visite ai prati vincitori aperte a tutti gli interessati.

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