Wise Society : L’aereo elettrico, forse, presto nei cieli del mondo

L’aereo elettrico, forse, presto nei cieli del mondo

di Fabio Di Todaro
8 Novembre 2018

Entro il 2030 l'idea di viaggiare a bordo di un aereo elettrico potrebbe essere una realtà grazie a una strat-up americana. Resta il nodo batterie

Le biciclette, gli scooter e le automobili ci sono già. Gli aerei non ancora, ma secondo gli esperti non manca molto al momento in cui potremo sorvolare le nostre città a bordo di un aereo elettrico. Non si tratta di una pionieristica avventura, ma di un progetto imprenditoriale in cui girano milioni e milioni di quattrini. Una possibilità che, se non sconvolgerà la nostra programmazione delle vacanze, porterà benefici soprattutto all’ambiente. Poter volare grazie a una batteria permetterebbe infatti un taglio sia delle emissioni di Co2 (30 per cento) sia del rumore (almeno dimezzato). Oltre, naturalmente, all’emozione di poter vivere una nuova esperienza grazie all’ultima frontiera che intendono superare gli amanti della mobilità «verde».

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Il modello di aereo elettrico biposto realizzato da Wright Electric, in collaborazione con EasyJet, Foto: ©weflywright/facebook

A BORDO DI UN AEREO ELETTRICO GIA’ NEL 2030? – Londra con Amsterdam, ma pure Milano con Roma: i primi punti di arrivo e partenza in Europa potrebbero essere questi, già a partire dal 2030. La sfida più difficile è quella che deve portare tecnicamente alla realizzazione di batterie potenti e in grado di non cedere come quelle di certi telefonini, considerando che in aria non c’è la possibilità di ricaricarle. Per un volo a propulsione elettrica a medio o lungo raggio non si scappa da una densità delle batterie pari a 500 watt/ora al chilogrammo. Per ora i test vengono effettuati su un modello ibrido. Le batterie vengono utilizzate per il rullaggio, il decollo e l’atterraggio, che comunque sono fasi che da sole costituiscono un quarto delle emissioni complessive di anidride carbonica del settore aereo. Un modello biposto è già stato realizzato, in collaborazione tra EasyJet e la start up statunitense Wright Electric. Il prossimo anno decollerà il prototipo con nove sedili, mentre tra un anno e mezzo entrambi i prototipi saranno pronti al decollo. Una volta ottenute le certificazioni dalle autorità europee e americane si passerà alle prove su velivoli da 150-180 posti e quindi allo sviluppo su un aeromobile della compagnia britannica.

L’ESEMPIO DELLA NORVEGIA – Wright Electric prevede che gli aerei elettrici saranno più silenziosi e meno costosi per le compagnie aeree rispetto agli aerei tradizionali. Ma in Europa ci sarà abbastanza domanda di mercato e interesse per sostenere questo business? In Norvegia lo scorso luglio il ministro dei Trasporti Ketil Solvik-Olsen e Dag Falk-Petersen, numero uno della compagnia Avinor, hanno fatto un volo di qualche minuto su Oslo, a bordo di un Pipistrel. Secondo l’esponente del Governo, entro il 2040 la Norvegia sarà dotata di una flotta composta unicamente da velivoli elettrici: almeno per i voli a corto raggio. A invogliare le big del settore a spingere in questa direzione c’è anche la proposta dell’aeroporto di Heathrow, che ha annunciato di voler esentare dalle tasse per un anno la prima compagnia che opererà un servizio commerciale elettrico.

Twitter @fabioditodaro

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