Si chiama BiciMAD e dal primo di maggio mette a disposizione di madrileni e turisti 1560 biciclette elettriche.
Fanalino di coda insieme a Roma per quanto riguarda la diffusione dell’auto condivisa in base ai dati diffusi nel report Car Sharing condotto la società di consulenza ambientale americana Alix Partner (solo ottomila utenti per un parco macchine di 120 vetture), Madrid non spicca neppure per l’uso e la diffusione delle due ruote nelle sue strade.
Se è vero che nella capitale spagnola il 90% degli abitanti ha accesso al metro, che ci sono 200 linee di autobus di superficie per il trasporto urbano e extraurbano (esteso a tutta la Comunidad de Madrid), 12 della metropolitana e 10 di passante, è anche vero che gli spostamenti effettuati in bicicletta sono solo lo 0,3% del totale. Troppo pochi per una metropoli che aspira a scalare la classifica delle città europee più all’avanguardia nell’ambito della mobilità sostenibile.
Per porre rimedio a questa situazione l’Ayuntamiento della città ha deciso di implementare un servizio di biciclette pubbliche di ultima generazione chiamato biciMAD. Dal primo di maggio i cittadini madrileni e i turisti potranno usufruire di 1560 velocipedi elettrici suddivisi in 120 stazioni che potranno essere prelevate 24 ore su 24 e riposte in uno dei 3000 stalli disponibili. Un provvedimento da 25 milioni di euro che include anche nell’immediato futuro la realizzazione di 70 chilometri di piste ciclabili.
«Nella nostra città dovremo implementare una serie di misure per rendere compatibile l’uso abituale della bicicletta in mezzo al traffico cittadino, però sono convinta che con il rispetto e una serie di piccole modifiche l’introduzione della bicicletta è un processo irreversibile e una via obbligatoria”, ha commentato Ana Botella sindaco della città.
