Wise Society : Al supermercato gli italiani comprano più fibre e meno grassi

Al supermercato gli italiani comprano più fibre e meno grassi

di Fabio Di Todaro
29 Gennaio 2018

Uno studio dell'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy evidenzia che i prodotti alimentari venduti in Italia sono più virtuosi e corretti dal punto di vista nutrizionale

Meno grassi saturi, più fibre alimentari e proteine. Il barometro del consumo alimentare degli italiani vira verso il benessere: è questo il messaggio che emerge leggendo la seconda edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy. Sei mesi dopo il lancio del primo numero, gli esperti sono tornati a osservare il comportamento e i consumi degli italiani al supermercato e hanno così identificato le nuove tendenze e i fenomeni emergenti. Peraltro il paniere considerato è risultato ben più ampio rispetto al precedente: oltre cento le variabili presenti sulle etichette di una base di 73500 prodotti del largo consumo. Si tratta di alimenti che, nell’anno terminante a giugno 2017, hanno sviluppato circa 33 miliardi di euro di vendite. Ovvero il 78 per cento delle vendite totali del largo consumo realizzate in ipermercati e supermercati italiani.

coppia al supermercato

Secondo lo studio dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy i prodotti alimentari venduti in Italia sono più virtuosi e corretti dal punto di vista nutrizionale, con una riduzione di zuccheri e di grassi saturi e un incremento di fibre e di proteine, Image by iStock

La spesa degli italiani: più fibre nella dieta

Lo studio ha monitorato la variazione della composizione nutrizionale di quarantamila prodotti venduti nei reparti drogheria alimentare, fresco, freddo e bevande del supermercato. Secondo i risultati, i prodotti alimentari venduti in Italia sono più virtuosi e corretti dal punto di vista nutrizionale, con una riduzione di zuccheri e di grassi saturi e un incremento di fibre e di proteine.

L’Osservatorio Immagino ha evidenziato una crescita della presenza delle fibre negli acquisti degli italiani (+2,3 per cento nell’anno terminante a giugno 2017). In calo invece l’acquisto di alimenti ricchi in grassi saturi (-0,8 per cento) e gli zuccheri (-0,1 per cento). Maggiore è risultato pure l’apporto medio di proteine (+1,7 per cento), elemento su cui pone attenzione un ampio target di consumatori: dagli sportivi all’ampia galassia dei «veg», alle prese con la scoperta di nuove fonti di proteine vegetali.

Le abitudini alimentari degli italiani: ecco come cambiano

«Dalla prima edizione sono trascorsi soltanto sei mesi ma l’attenzione al tema dell’informazione alimentare è cresciuta ancora e con essa la rapidità con la quale si manifestano nuovi fenomeni e tendenze di consumo. Quali di queste dureranno nel tempo? Quali si sgonfieranno come una bolla? L’Osservatorio Immagino – spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy – si dimostra uno strumento utile a dare tante risposte, ma anche a proporre nuove domande. Grazie alle migliaia di prodotti raccolti da Immagino e ai dati scanner dei negozi, ai consumi in famiglia e alla fruizione dei media, si ottengono veri e propri big-data, il cui valore non viene generato tanto dalla loro quantità, quanto dalla capacità di diventare informazioni tempestive e utili alle imprese per innovare e per prendere decisioni e direzioni concrete. In un’epoca in cui i tempi non sono mai stati così ristretti, non è poca cosa».

Twitter @fabioditodaro

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