Wise Society : Spending review in autonomia: il 51% dei connazionali dice “stop” agli sprechi a tavola

Spending review in autonomia: il 51% dei connazionali dice “stop” agli sprechi a tavola

di Ilaria Lucchetti
5 Luglio 2012

Sulle tavole delle famiglie sta tornando la cucina degli avanzi

Più della metà di noi ha già messo in atto operazioni di contenimento della spesa, in totale autonomia e, dimostrando notevole saggezza, ha iniziato a ridurre se non ad azzerare la pessima abitudine di buttare gli alimenti.

«In Italia, a causa degli sprechi dal campo alla tavola – ha commentato Sergio Marini, presidente di Coldiretti da cui arrivano i dati – viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate e la tendenza al risparmio è quindi uno dei pochi effetti positivi della crisi. Infatti gli sprechi fanno perdere un valore annuale stimato pari a ben 37 miliardi di euro in grado di garantire l’alimentazione per 44 milioni di persone»

Tra coloro che hanno tagliato di netto, il 66% lo ha fatto spendendo in modo più oculato; il 43% riducendo le quantità acquistate; il 54% usando gli avanzi per il pasto successivo e il 45% prestando più attenzione alla data di scadenza.

I dettagli sulla mole di prodotti alimentari che finiscono in pattumiera fa comunque impressione perché stiamo parlando del 30% del totale degli acquisti: frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati. Che ora, fortunatamente, vengono recuperati sempre più spesso per essere utilizzati e cucinati i giorni seguenti. Dando origine anche alla riscoperta di piatti antichi e caratteristici delle tradizioni locali, come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta e la frittata di pasta al sud.

 

 

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