Wise Society : Kombucha: i benefici del tè fermentato

Kombucha: i benefici del tè fermentato

di Lucia Fino
4 Luglio 2022

Si tratta di una bevanda molto antica che arriva dall'Oriente, dove è soprannominato tè dell'immortalità. Si prepara a partire dal tè e al suo interno racchiude molte proprietà benefiche per l'organismo

Una bevanda un po’ speciale, che unisce i benefici dei cibi fermentati alle virtù tonificanti del tè. Parliamo del kombucha, una bevanda dalle origini antichissime avvolte nella leggenda, che arriva da lontano, dall’Asia, e che al di là del sapore (buono e particolarissimo!) può entrare a pieno titolo in una sana “longevity diet”. Già, perché i suoi benefici partono da una digestione migliore per arrivare a una pelle più bella e a difese immunitarie più forti. Non a caso in Oriente è chiamato il tè dell’immortalità. I motivi per sorseggiarlo, in un caldo pomeriggio d’estate e non solo, ci sono tutti!

Preparazione del Kombucha

Foto Shutterstock

Kombucha: cos’è e da dove arriva

L’origine del kombucha tea si perde nella leggenda ed è molto antica: pare che sia stato il medico coreano Kombu a usarlo per primo, per guarire l’imperatore giapponese Inyco. Già dall’inizio era quindi famoso per le le proprietà salutistiche che ne hanno fatto nei secoli una bevanda molto diffusa in Oriente e poi in Occidente. Oggi anche da noi è diventato un vero superfood, un cibo funzionale che non solo è buono ma fa anche bene.

Si tratta in realtà di un tè nero fermentato che si ottiene facendo fermentare il tè attraverso una “madre” (simile a quella del lievito), composta di microrganismi, lieviti e acido acetico. Con la fermentazione il lievito trasforma lo zucchero in anidride carbonica e alcol. Anche i microrganismi, particolare l’acetobacter aceti, agiscono sullo zucchero e lo fanno diventare cellulosa, formando lo scoby (dall’inglese Symbiotic Colony of Bacteria and Yeast, Colonia Simbiotica di Batteri e Lieviti), una pellicola bianca, gelatinosa che ricopre la bevanda fino a diventare un vero e proprio disco, abbastanza spesso da poter essere frammentato. È proprio lo scoby l’ingrediente magico che crea il kombucha tea e ne fa uno degli alimenti fermentati più ricchi di qualità.

Che sapore ha?

Il kombucha tea è gradevolmente aspro e frizzante, proprio a causa della fermentazione. Al naturale è buonissimo ma si può trovare anche aromatizzato allo zenzero, alla frutta o ai boccioli di rosa. Qualche pezzetto di frutta fresca o un pizzico di spezie da aggiungere al momento al kombucha fresco lo fa diventare un mini-drink tutto da gustare.

Bicchiere di Kombucha

Foto Shutterstock

I benefici del kombucha

Sono tanti i motivi per i quali il kombucha tea fa bene. Agisce infatti a diversi livelli dell’organismo, contribuendo al suo corretto funzionamento.

  • È un probiotico. Come tutti i cibi fermentati il kombucha è un probiotico: un toccasana per l’intestino. I probiotici infatti sono benefici per il microbiota intestinale e aiutano la crescita dei batteri buoni che proteggono il nostro organismo. Per questo il kombucha è benefico per l’intestino e aiuta la digestione.
  • Rafforza le nostre difese naturali. Proprio dal microbiota parte il nostro sistema immunitario (per il 70 per cento si concentra proprio nell’apparato intestinale): per questo consumare kombucha aiuta a proteggersi da virus e batteri.
  • Simola il metabolismo. Per questo può essere una buona idea consumarlo durante gli spuntini durante una dieta dimagrante, dove fa da booster.
  • È disintossicante. L’effetto detox del kombucha è invece dovuto all’acido gluconico, una sostanza attiva sul fegato: ideale per depurarsi dopo un periodo di eccessi alimentari, se ci si sente gonfi e affaticati.
  • È  un anti-age naturale. Il merito è degli antiossidanti e delle vitamine del gruppo B che contiene. Non a caso in Oriente è noto come il tè dell’immortalità.

Controindicazioni

Nel caso del kombucha vale il principio della moderazione: mai esagerare con le quantità e soprattutto attenzione alla qualità. Meglio evitare kombucha tea di dubbia origine, casalinghi o conservati male. I microrganismi, se si moltiplicano per cattiva igiene o conservazione, possono causare tossicità della bevanda. Un uso eccessivo ha provocato in qualche caso anche acidosi metabolica. Il contenuto di zuccheri lo rende, infine, poco indicato se si soffre di candida.

Quanto berne

L’ideale è consumare mezza tazza al giorno di kombucha che può arrivare a una, se si consuma il kombucha tea da tempo. Si beve a stomaco vuoto oppure una mezz’oretta prima dei pasti. Per la presenza di alcol (minima, ma c’è) il kombucha non è adatto ai bambini.

Kombucha in bottiglia

Foto di Tyler Nix / Unsplash

La ricetta del kombucha

Il kombucha tea si può preparare a casa aggiungendo all’infuso di tè nero (ma si può usare anche te verde o bianco) del kombucha già pronto (10% della quantità di tè) e lo scoby (anch’esso comprato già pronto) e poi lasciando fermentare il tè per circa una settimana in barattoli di vetro sterilizzati e coperti con panni di stoffa, così da far passare l’aria e poi nuovamente per altre 2/3 volte successive.

Lo scoby va eliminato alla fine della fermentazione e il kombucha conservato in contenitori ermetici, sempre di vetro, e consumato entro 3/5 giorni. La preparazione casalinga però, se non è effettuata con tutte le precauzioni e se non si è abbastanza esperti può essere rischiosa: il pericolo è quello di creare microrganismi nocivi. Meglio allora acquistare il kombucha già preparato: ottimo e sicuro!

Dove comprare il kombucha

Il kombucha si trova sempre più spesso in locali e tisanerie di ispirazione “orientale”. È perfetto però per una pausa relax a casa. Potete acquistare kombucha tea bio certificato con ingredienti organici nei negozi di alimentazione naturale e sugli store online, già pronto in bottigliette di vetro. Oggi c’è anche il kombucha tutto italiano biologico e qualità come quello della giovane azienda pugliese Fervere (in vendita online).

Lucia Fino

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