Presentato oggi al Forum Barilla su alimentazione e nutrizione verrà sottoposto ai paesi partecipanti all'Esposizione Universale di Milano.
Ridurre del 50 per cento entro il 2020 lo spreco di 1,3 miliardi di tonnellate l’anno di cibo commestibile, promuovere forme di agricoltura e produzione sostenibili alla luce dei cambiamenti climatici e nel rispetto delle risorse naturali, limitando la destinazione dei terreni alla produzione di biocarburanti, plastiche e mangimi e rafforzando il diritto all’accesso alla terra delle comunità locali. Infine eradicare la fame e combattere l’obesità, in particolare garantendo che non ci sia alcun aumento nel sovrappeso infantile e dell’obesità adolescenziale e adulta entro il 2025, con la promozione di stili di vita sani e programmi di prevenzione. Sono questi gli impegni contenuti nel Protocollo di Milano, l’accordo globale su alimentazione e nutrizione – sottoscritto da oltre 70 organizzazioni e soggetti istituzionali tra cui wisesociety.it – da sottoporre ai Paesi partecipanti a Expo 2015, voluto da Barilla Center for food and nutrition e presentato oggi nel corso della sesta edizione del Forum su alimentazione e nutrizione all’Università Bocconi di Milano. «Il Protocollo di Milano suggella il lavoro di sei anni e sintetizza il lavoro e i contributi di tutti coloro che in questi anni hanno aiutato a scriverlo», ha sottolineato Guido Barilla aggiungendo che «I governi si devono mettere insieme per risolvere tutti questi problemi».
Il documento, che vede tra i principali sostenitori anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è stato infatti redatto con il contributo di 500 esperti internazionali. I Paesi che decideranno di sottoscrivere il Protocollo in particolare si impegnano a mettere a punto, non oltre un anno dopo la fase preparatoria iniziale, un sistema nazionale che possa portare al rispetto dei tre impegni, con politiche che non aggravano o perpetuano le attuali crisi e contribuiscono costruttivamente alla loro abolizione.
«Quello di Barilla è un grande lavoro. E, parallelo e sinergico, c’è l’impegno concreto della città di Milano contro gli sprechi alimentari e la fame nel mondo», ha sottolineato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Che ha aggiunto: « Un impegno giá iniziato lo scorso anno quando ho proposto al C20 di Johannesburg l’idea di lavorare per una sana alimentazione e per la sostenibilità ambientale raccogliendo le adesioni di oltre trenta città del pianeta».
Un documento che, come dice il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina: «E’ un lavoro fondamentale che sarà parte integrante della Carta di Milano, un testo che farà scuola dato che per la prima volta nella storia delle esposizioni universali, verrà offerto come documento di riferimento per Expo 2015».