Wise Society : Fiore di carciofo: caratteristiche, storia e curiosità

Fiore di carciofo: caratteristiche, storia e curiosità

di Lucia Fino
7 Marzo 2025

Tutto quello che c’è da sapere sui fiori di carciofo

Il fiore di carciofo è molto apprezzato non solo in cucina, ma anche per il suo valore estetico. Con le sue brattee carnose e il suo cuore delicato, questo fiore è il protagonista della tradizione gastronomica italiana, ma nasconde anche proprietà benefiche per la salute e curiosità storiche degne di nota. Se da un lato il fiore del carciofo rappresenta un simbolo della dieta mediterranea, dall’altro è anche un concentrato di nutrienti, capace di apportare numerosi benefici al nostro organismo. Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sui fiori di carciofo, dalle caratteristiche alla conservazione, passando per la loro affascinante e curiosa storia.

fiore carciofo

Foto di Martin Adams su Unsplash

Fiore e carciofo: cosa sapere

Il carciofo (Cynara cardunculus scolymus) appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed è una pianta perenne che viene coltivata soprattutto nelle regioni mediterranee. Il fiore del carciofo, che è in realtà un’infiorescenza composta da brattee sovrapposte, è la parte più utilizzata in cucina sotto forma di capolino ancora chiuso, ma quando viene lasciato sbocciare si trasforma in una spettacolare fioritura di colore azzurro-violaceo, veramente bella e sorprendente.

Fiore del carciofo: le caratteristiche e i benefici

Le caratteristiche dei fiori di carciofo sono tutte da scoprire, anche perché si tratta di un piccolo gioiello vegetale davvero singolare. Il fiore si distingue infatti per le sue brattee carnose e sovrapposte, che possono presentare sfumature dal verde al viola intenso.

All’interno, i fiori di carciofo veri e propri sono di colore azzurro-violaceo e, una volta maturi, si aprono esponendo una peluria centrale nota come “barba”. Le varietà di carciofo possono differire per forma, dimensione e colore del fiore e vanno dalle più carnose e tenere a quelle più esili e spinose.

Il carciofo non è, poi, solo un alimento dal gusto particolare, ma è anche un vero scrigno di proprietà benefiche. È ricco di polifenoli e antiossidanti, tra cui la cinarina, l’acido clorogenico e diversi flavonoidi, sostanze che svolgono un’azione protettiva sul fegato, favoriscono la digestione e contribuiscono a ridurre il colesterolo cattivo.

Le proprietà del fiore del carciofo, che è proprio la parte che si mangia, sono molte. Eccone alcune, riconosciute anche dai nutrizionisti.

  • Effetto depurativo e digestivo: stimola la produzione di bile, facilitando la digestione dei grassi e migliorando il funzionamento del fegato.
  • Azione diuretica e detox: favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, contrastando la ritenzione idrica. Non a caso proprio il fiore di carciofo è utilizzato come ingrediente delle tisane detossinanti.
  • Alleato nella lotta al colesterolo: le foglie di carciofo contengono cinarina, un potente antiossidante che contribuisce a ridurre il colesterolo LDL (cattivo) e ad aumentare il colesterolo HDL (buono).
  • Supporto al sistema immunitario: grazie alla presenza di vitamina C e di antiossidanti, aiuta a proteggere l’organismo dalle infezioni.
  • Benefici per il metabolismo: alcuni studi suggeriscono che gli estratti del fiore di carciofo possano contribuire alla regolazione dei livelli di zucchero nel sangue, e per questo si tratta di un ottimo alimento anche per chi soffre di diabete o insulino-resistenza.
  • Combatte l’invecchiamento ed è alleato di bellezza: il carciofo contiene potenti antiossidanti, ma anche vitamine come la A, la C e la B, oltre a ferro e magnesio. Insomma, è ottimo per la salute di pelle, capelli e unghie.

Questi benefici rendono il carciofo un ottimo ingrediente per tisane, infusi e integratori naturali, utilizzati in fitoterapia per migliorare la salute del fegato e stimolare la digestione. Ma è perfetto anche da portare in tavola, quando è di stagione. Per trarne il meglio è possibile consumarlo nei seguenti modi:

  • Crudo (in insalate o carpacci) per massimizzare l’assorbimento delle vitamine che contiene al suo interno.
  • In Tisane o decotti realizzati con le sue foglie, per supportare la salute del fegato e favorire la digestione
  • Cotto al vapore o alla griglia per un effetto detox nell’alimentazione quotidiana
fiore carciofo tagliato a metà

Foto 8photo su Freepik

Storia e curiosità sui fiori di carciofo

Originario dell’area mediterranea, il fiore del carciofo ha una storia che affonda le radici nell’antichità. In Italia si pensa sia stato portato dagli etruschi che adoperavano il carciofo per realizzare un caglio vegetale per i formaggi. E se gli antichi Greci e Romani apprezzavano le proprietà medicinali e la versatilità in cucina del carciofo, gli Egizi lo prediligevano per le sue virtù tonificanti, tanto che lo consigliavano ai guerrieri e ai soldati. Nel Medioevo era invece considerato un alimento pregiato, e per questo esclusivamente riservato alle classi nobili. A questo proposito, si narra che Caterina de’ Medici fosse particolarmente ghiotta di carciofi e per questo li portò alla corte di Francia, facendoli diventare celebre anche oltralpe.

Una delle leggende più affascinanti legate al fiore di carciofo è quella della ninfa Cynara, trasformata in carciofo da Zeus dopo aver respinto le sue avances: proprio come la bella e scostante ninfa dagli occhi viola, il carciofo ha un esterno duro e respingente ma un cuore delicato. Com’è facile immaginare, è proprio da questa storia mitologica che deriva il nome scientifico del carciofo, Cynara cardunculus.

Nel 1500 il re inglese Enrico VIII, noto “collezionista” di mogli e amanti, coltivava i fiori di carciofo nel giardino reale per le loro presunte virtù afrodisiache.

Insomma, la fama del carciofo e del suo fiore è davvero millenaria. Non solo si tratta di un ingrediente utilizzato in tutta Europa, ma è ad esso che sono dedicate tantissime sagre in Italia, come la Sagra del Carciofo Romanesco di Ladispoli, nel Lazio. Ma la sua celebrità supera i confini nazionali: anche in Paesi come la Spagna e la Francia, che hanno moltissime ricette con i carciofi, ci sono feste e sagre dove i più bei carciofi fanno bella mostra di sé.

Ma sono anche altre le curiosità legate al fiore del carciofo. Eccone alcune, qui sotto:

  • E’ amato dalle api: quando lasciato fiorire, il fiore del carciofo è amatissimo dalle api che, impollinandolo, ne ricavano un miele raro caratterizzato da un sapore aromatico ma amarognolo. Insomma, si tratta in tutto e per tutto di un fiore salva api!
  • Perfetto per la tintura naturale: dalla fioritura completa del carciofo è possibile ricavare un pigmento naturale utilizzato in alcune tradizioni per tingere i tessuti.
  • Il fiore del carciofo in poesia: il carciofo è così bello e spettacolare che Pablo Neruda, il poeta dell’amore, gli ha addirittura dedicato una poesia. Si intitola “Ode al carciofo” ed è un elogio al suo cuore, nascosto sotto una potente armatura (di petali)
Carciofo fiorito

Andrea Pavanello, Milano, CC BY-SA 3.0 IT, via Wikimedia Commons

Quando il carciofo fa il fiore?

Il fiore del carciofo sboccia generalmente in primavera, anche se il periodo esatto dipende dalla varietà e dal clima. Se non raccolto, il capolino si apre lasciando emergere i fiori interni, regalando un’esplosione di colore. Questo spettacolo è meno conosciuto, perché i carciofi vengono solitamente raccolti prima della fioritura per essere consumati.

Tuttavia, lasciar fiorire alcuni esemplari di carciofo nel giardino o nell’orto, oltre a creare una bella “macchia” di colore viola-lilla che ricorda le sfumature della lavanda, può essere un’ottima scelta per attirare le api e altri insetti impollinatori.

Come conservare i fiori di carciofo

Per mantenere la freschezza del fiore di carciofo, potete adottare diversi metodi di conservazione. Uno dei più utilizzati è sicuramente quello che prevede l’uso dell’acqua, perfetto per conservare i fiori di carciofo freschi e farli durare più a lungo. E’ sufficiente immergere il gambo in acqua, proprio come si fa con i fiori recisi. Per ottenere i migliori risultati, qui di seguito trovi il procedimento completo.

  • Tagliate circa 1-2 cm dal gambo prima di immergerlo.
  • Usate acqua fredda e cambiatela ogni giorno per evitare la formazione di batteri.
  • Posizionate il vaso in un luogo fresco e lontano dalla luce diretta.

Questo metodo mantiene il fiore di carciofo fresco per alcuni giorni.

fiori di carciofo tagliati

Foto 8photo su Freepik

Come seccare i fiori di carciofo

Anche l’essiccazione è un ottimo modo per preservare il fiore di carciofo, soprattutto se volete usarlo per decorazioni o preparazioni erboristiche. Ma come seccare i fiori di carciofo senza sciuparli? In realtà non è difficile come può sembrare a prima vista. E’ infatti sufficiente appenderlo a testa in giù in un luogo buio, asciutto e ventilato. Dopo 10-15 giorni sarà completamente essiccato, pronto per essere utilizzato in composizioni floreali.

Se volete mantenere intatti i colori, potete ricoprire il fiore di carciofo con del gel di silice in un contenitore ermetico. Dopo circa una settimana, il fiore sarà completamente secco ma con un aspetto ancora vivido. Non sarà ovviamente commestibile, ma potrà essere usato per composizioni e bouquet, da mettere per esempio in cucina, come decorazione naturale, sistemandone più di uno in cestini di vimini o, proprio come fiori, avvolgendoli in panno rustico o carta colorata e fermandoli con un nastrino.

Un metodo più rapido di essiccazione consiste nel mettere i fiori di carciofo non ancora sbocciati del tutto su una griglia e lasciarli essiccare in forno a 50-60°C per 4-6 ore, con lo sportello leggermente aperto per far uscire l’umidità. Foglie e fiori di carciofo secchi e triturati sono usati per tisane e altre preparazioni erboristiche depurative.

Lucia Fino

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