Wise Society : Bocciata la dieta Dukan: poco sostenibile per l’ambiente

Bocciata la dieta Dukan: poco sostenibile per l’ambiente

di Francesca Tozzi
29 Agosto 2012

Troppe proteine nel famoso regime alimentare del medico francese. Non solo non giovano alla salute ma implicano per la loro produzione grandi quantità di emissioni Co2 e di impiego di acqua

Il rientro in città è sempre un momento delicato dal punto di vista alimentare. In vacanza ci si rilassa, si mangia e si beve senza regole agli orari più disparati e si torna spesso a casa con qualche chilo in più. C’è poi chi reagisce allo stress da ripresa del lavoro mangiando in continuazione. Settembre è per questo mese di diete tanto quanto giugno. I regimi alimentari che promettono di perdere peso in poco tempo sono però da sempre al centro di polemiche. Fra questi la celebre dieta Dukan, considerata pericolosa per la salute perché squilibrata dal punto di vista dell’apporto proteico.

Questa volta però il regime dietetico ideato dal medico francese Pierre Dukan, già radiato dall’Ordine dei medici su sua stessa richiesta per evitare procedimenti disciplinari, è sotto accusa per i danni all’ambiente. La Dukan viene bocciata non solo per la nostra salute ma anche per quella del nostro pianeta. Si tratta, spiega all’Adnkronos Andrea Pezzana responsabile cibo e salute di Slow Food, “di conseguenze strettamente correlate”. Nella dieta Dukan, infatti, “soprattutto nella fase cosiddetta d’attacco viene consigliato un regime alimentare totalmente proteico, prevalentemente carne, uova e pesce”. Il problema è che per produrre questi alimenti sono necessarie grandi quantità di acqua e che la stessa produzione implica grandi quantità di Co2 emesse in atmosfera.

 Secondo il Barilla Center for Food and Nutrition, che ha elaborato la doppia piramide alimentare dimostrando che quello che fa bene alla nostra salute è anche sostenibile per l’ambiente, il consumo d’acqua giornaliero di una dieta ben equilibrata ricca di frutta, verdura e legumi, sarebbe compreso tra 1.500-2.600 litri complessivi contro gli oltre 4.000/5.400 litri previsti per un’alimentazione troppo sbilanciata a favore della carne. Per produrre un chilogrammo di carne, spiega Pezzana, “vengono impiegati dai 12 ai 15 mila litri di acqua. Per i legumi, invece, servono dai 200 ai 400 litri acqua. La dieta Dukan, dunque, basata solo su supposizioni e non su studi clinici, non è indicata né per la salute dell’individuo né per la collettivita”. Sembrerebbe quindi un’efficace operazione di marketing poco sostenibile nel tempo per ambiente e organismo. “Una dieta, spiega il responsabile cibo e salute di Slow Food, per funzionare bene deve ridurre la massa grassa e preservare la massa magra. La buona norma dice che bisogna mangiare bene e meno e fare attività fisica. Le diete, invece, che si basano solo sull’alimentazione sono destinate a fallire perché abbattono il metabolismo, fanno perdere massa magra e inducono a un recupero di peso”. Secondo Pezzana, dunque, un’alimentazione corretta per la nostra salute deve esserlo anche nei confronti dell’ambiente.

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