Troppe proteine nel famoso regime alimentare del medico francese. Non solo non giovano alla salute ma implicano per la loro produzione grandi quantità di emissioni Co2 e di impiego di acqua
Il rientro in città è sempre un momento delicato dal punto di vista alimentare. In vacanza ci si rilassa, si mangia e si beve senza regole agli orari più disparati e si torna spesso a casa con qualche chilo in più. C’è poi chi reagisce allo stress da ripresa del lavoro mangiando in continuazione. Settembre è per questo mese di diete tanto quanto giugno. I regimi alimentari che promettono di perdere peso in poco tempo sono però da sempre al centro di polemiche. Fra questi la celebre dieta Dukan, considerata pericolosa per la salute perché squilibrata dal punto di vista dell’apporto proteico.
Questa volta però il regime dietetico ideato dal medico francese Pierre Dukan, già radiato dall’Ordine dei medici su sua stessa richiesta per evitare procedimenti disciplinari, è sotto accusa per i danni all’ambiente. La Dukan viene bocciata non solo per la nostra salute ma anche per quella del nostro pianeta. Si tratta, spiega all’Adnkronos Andrea Pezzana responsabile cibo e salute di Slow Food, “di conseguenze strettamente correlate”. Nella dieta Dukan, infatti, “soprattutto nella fase cosiddetta d’attacco viene consigliato un regime alimentare totalmente proteico, prevalentemente carne, uova e pesce”. Il problema è che per produrre questi alimenti sono necessarie grandi quantità di acqua e che la stessa produzione implica grandi quantità di Co2 emesse in atmosfera.