Wise Society : Yarsagumba, il fungo afrodisiaco che mette in ginocchio l’Himalaya

Yarsagumba, il fungo afrodisiaco che mette in ginocchio l’Himalaya

di Francesca Tozzi
1 Febbraio 2013

Si chiama Yarsagumba, cresce tra Nepal e Tibet ed è dotato di proprietà benefiche per l'organismo, in particolare per l'attività sessuale. Ma ha scatenato un business che minaccia il delicato ecosistema himalayano

Può l’eccessiva richiesta di un fungo dalle virtù afrodisiache mettere a rischio un ecosistema? Suona strano ma è quello che sta succedendo nella regione dell’Himalaya. In fondo la ricerca della perfetta performance porta sempre più spesso a ricorrere in modo irresponsabile a farmaci come il Viagra per cui molti si sono gettati su un’alternativa naturale: il fungo Yarsagumba, chiamato non a caso anche Viagra himalayano.

Himalaya

Foto di Laurentiu Morariu / Unsplash

Fungo Yarsagumba: cos’è e perché è così richiesto

Cresce tra Nepal e Tibet e gli vengono attribuite, non solo dai locali, proprietà benefiche per l’organismo in generale e per l’attività sessuale in particolare: sembra sia un efficace rimedio per l’impotenza maschile.

I funghi sono molto più che un ingrediente per gustose ricette. Alcune tipologie, come i cosiddetti funghi giapponesi reishi, shiitake, maitake – sono terapeutiche: rinforzano le difese immunitarie e hanno virtù antinfiammatorie e anti-aging; non a caso in Oriente vengono da sempre usate per la preparazione di zuppe curative. Altre – i cosiddetti funghi allucinogeni – hanno addirittura caratteristiche psicoattive: ne esistono circa duecento specie e sono a tutti gli effetti delle droghe.

Un giro d’affari vertiginoso che mette in ginocchio l’ecosistema himalayano

Mentre però per queste ultime tipologie non c’è stata nessuna “corsa all’oro”, la raccolta e il commercio del fungo Yarsagumba ha generato un giro d’affari di tutto rispetto: non solo rappresenta l’unica fonte di sostentamento per alcune comunità nepalesi ma il suo prezzo di vendita è arrivato a toccare cifre esorbitanti: un chilogrammo può valere fino a 10.000 dollari.

Questo perché il cosiddetto viagra naturale cresce a 5.000 metri di altitudine: è quindi difficilmente accessibile oltre che impossibile da riprodurre in serra. Un valore che ha scatenato anche scontri fra la popolazione locale, intenzionata a difendere una risorsa importante per l’economia del territorio, e i soliti “cercatori”. Il rischio attuale è che l‘eccessiva richiesta di mercato provochi l’estinzione di una specie che gioca un ruolo importante nel mantenimento del fragile equilibro dell’ecosistema himalayano.

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