Wise Society : Longevità: le 7 regole per invecchiare bene e vivere a lungo

Longevità: le 7 regole per invecchiare bene e vivere a lungo

di Lia del Fabro
6 Giugno 2012
SPECIALE : I segreti della longevità

Le strategie giuste per arrivare alla terza età in buona forma. Fisica e mentale

Uno stile di vita corretto può essere la nostra assicurazione per una vecchiaia con meno acciacchi e più benessere. Adottare scelte alimentari e comportamentali adeguate, può infatti eliminare o, almeno in parte, neutralizzare i fattori di rischio che mettono a repentaglio la nostra vita, soprattutto con l’avanzare dell’età.

Coppia felice

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Longevità, vivere bene e a lungo: i fattori da tenere sotto controllo

I killer che più compromettono lo stato generale di salute e che devono essere messi sotto controllo sono: colesterolo alto, ipertensione, sovrappeso, diabete, sedentarietà, dieta scorretta, fumo. Tutti fattori che favoriscono l’insorgere di malattie cardiovascolari.

Se si è arrivati a 50 anni senza fare nulla, è questa l’età giusta per non rinviare ulteriormente l’adozione di scelte di vita più sane e per mettere a punto una strategia anti-invecchiamento secondo Francesco Landi del Dipartimento di Scienze Gerontologiche del Policlinico Gemelli di Roma. Basterebbe rispettare poche mosse fondamentali per ridurre i fattori di rischio.

Le regole d’oro della longevità

Ci vengono in aiuto alcune regole verificate a livello scientifico e individuate dall’American Heart Association. Vediamo quelle che sono state definite le “sette regole d’oro“:

  1. Non fumare
  2. Tenere sotto controllo il colesterolo
  3. Tenere sotto controllo i livelli della glicemia
  4. Tenere sotto controllo la pressione
  5. Svolgere una regolare attività fisica (è sufficiente una passeggiata a passo svelto 2/3 volte a settimana)
  6. Mangiare in modo corretto ed equilibrato, con un costante consumo di frutta e verdura)
  7. Mantenere il peso forma

Anche la mente va allenata

Ad integrazione della quinta regola, quella riferita all’attività fisica, si dovrebbe affiancare una costante “ginnastica” cerebrale.

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«Significa mantenersi attivi con interessi culturali (lettura, cinema, teatro) anche in età avanzata ed eventualmente integrare con giochi specifici come l’enigmistica, il sudoku, la dama, gli scacchi, i giochi con le carte, che hanno anche una connotazione d’integrazione e stimolo sociale» suggerisce Landi.

Dunque, il rispetto di queste sette regole consente, secondo uno studio fatto negli Usa e pubblicato sulla prestigiosa rivista Jama (Journal of American Medical Association), di abbattere del 50 percento il rischio di morte per qualsiasi causa e di ben il 65-70 percento quello di decesso per cause cardiovascolari, a confronto con chi segue una sola o addirittura nessuna di queste regole.

Longevità: la situazione in Italia

E in Italia? Il Policlinico universitario Gemelli di Roma, sta conducendo una ricerca sul rispetto delle “sette regole d’oro” dal quale emerge che la percentuale più ampia (il 32 percento degli italiani interrogati sui propri stili di vita e stato di salute) si attesta su cinque regole rispettate mentre solo il 5 percento riesce a rispettarle tutte. Sono dati ancora insufficienti ma che di mostrano come ci sia ancora molto da fare. «Nel nostro paese la consapevolezza sui rischi che si corrono perseverando in pessime abitudini di vita è ancora decisamente scarsa», conclude Francesco Landi.

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