Wise Society : Medicina antroposofica, la pratica che cura corpo e spirito

Medicina antroposofica, la pratica che cura corpo e spirito

di Andrea Ballocchi

Nata un secolo fa da Rudolf Steiner, riscontra un seguito crescente e si pone a integrazione della medicina convenzionale.

Un altro modo di curarsi è possibile e la medicina Antroposofica, se integrata con le classiche terapie convenzionali, potrebbe essere un aiuto nel percorso di guarigione. Attenzione, però, perché a volte si confondono pratiche di studio scientificamente comprovate con metodi portati avanti da persone senza scrupoli, le cui idee hanno condotto addirittura alla morte alcune persone, come si legge nelle cronache recenti. Certo è, segnala il Corriere della Sera, da alcune indagini emerge che il 20% di chi riceve una diagnosi di tumore rifiuta le cure tradizionali e si rivolge alla medicina alternativa.

Cos’è la medicina antroposofica?

Ci sono però pratiche che, integrando terapie convenzionali, possono migliorare la qualità della vita dei pazienti, anche quelli tumorali. Un esempio è quello della medicina antroposofica. Nata circa un secolo fa dal contributo di alcuni medici in collaborazione con Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, come ampliamento della medicina convenzionale, «rispetto alla medicina convenzionale, ha apportato quale innovazione quella di applicare il metodo scientifico moderno non solo ai fenomeni visibili, ma di andare oltre, comprendendo l’aspetto psichico e spirituale dell’uomo», spiega Laura Borghi, presidente della Società italiana medicina antroposofica (Sima), nonché dottore in medicina e chirurgia specializzato in biochimica e chimica clinica, successivamente accostatosi alla pratica antroposofica, che oggi esercita.

Fiori di lavanda

Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Rispetto alla prospettiva medica “classica” «possiamo dire che con l’antroposofia la visione anatomica e fisiologica vengono ampliate e, di conseguenza, la possibilità stessa di considerare la malattia e la terapia specifica. Per esempio, in caso di polmonite, il paziente vivrà la fase della malattia in modo differente a seconda che sia una persona adulta, un bambino o un anziano».

Antroposofia: rimedi e applicazioni

La medicina antroposofica ha rimedi specifici, che provengono dal mondo minerale, oltre che vegetale e animale. Uno di questi ha nella pianta del vischio la materia prima, che vede un impiego lusinghiero nelle cure tumorali.

«Ci tengo a ribadire che la pratica antroposofica nasce a integrazione e ampliamento della pratica medica convenzionale, prevedendo medicinali specifici o anche preparati secondo le metodiche della omeopatia e della fitoterapia».

Nel caso specifico dei pazienti tumorali «l’intendimento di ogni medico è curare il paziente, anche in fase terminale, cercando di alleviare i sintomi, migliorare la qualità della vita e, naturalmente, mantenere in vita il paziente.

Quello che noi proponiamo, quindi, di volta in volta è una terapia integrata oppure anche esclusiva: oltre al vischio, debitamente lavorato, altri medicinali specifici aiutano, per esempio, a tollerare meglio gli effetti della chemioterapia. Ci sono poi evidenze scientifiche che comprovano una migliore qualità e allungamento delle aspettative di vita in pazienti trattati con medicinali antroposofici. Mi riferisco, per esempio, a studi clinici condotti anche in forme gravi come il tumore al pancreas», sottolinea il presidente Sima.

Pratica antroposofica e attenzione olistica: i benefici

Ma quali sono i motivi che spingono un paziente a rivolgersi a un medico antroposofo? «Oggi più che mai c’è un’esigenza di essere considerati nell’interezza dell’essere umano e quindi anche in riferimento alla propria biografia, che comprende anche le malattie e lo stato di salute – risponde il medico – C’è quindi una richiesta di attenzione e una domanda a volte inespressa dalla medicina tradizionale, il cui limite principale è considerare l’essere umano esclusivamente assimilabile alle leggi di natura».

Ci sono patologie più adatte a essere curate con la pratica medica antroposofica? «Viviamo in un periodo di disagi psichici, c’è però anche una domanda crescente di terapie per le malattie organiche, non solo tumorali, di tipo acuto e cronico. Nel primo caso la pratica antroposofica va spesso a integrare medicine convenzionali, nel secondo le nostre medicine complementari presentano punti di forza maggiori: per esempio, nella cura di malattie autoimmuni.

In particolare come medici antroposofici a livello europeo vogliamo fornire il nostro contributo, insieme anche ad altri colleghi della medicina complementare, sulla problematica sempre più sensibile della resistenza agli antibiotici, negli ultimi anni diventata rilevante. Si è anche notato dall’esperienza clinica pratica che una terapia integrata porta ad una riduzione dell’uso di questi medicinali, con diminuzione delle recidive, per esempio, delle malattie da raffreddamento in adulti e bambini.».

La medicina antroposofica è una pratica medica riconosciuta?

Pur praticata in quasi tutti gli Stati membri europei, la medicina antroposofica è legalmente riconosciuta solo in Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Italia, Lettonia, Romania, Svizzera e Regno Unito. La Germania, in particolare, riconosce la medicina antroposofica, insieme con l’omeopatia e fitoterapia, come un “metodo speciale terapeutico”.

Ciò significa che trattamenti e medicinali specifici sono disponibili all’interno del servizio sanitario e ammissibili al rimborso relativamente all’assicurazione sanitaria. In Svizzera, come risultato del referendum del 2009 per includere la medicina complementare e alternativa nella Costituzione nazionale, la medicina antroposofica è riconosciuta nel sistema sanitario e giuridico elvetico come una medicina specifica e accettata all’interno del servizio pubblico di base. E in Italia? La medicina antroposofica è praticata pressoché solo in forma privata. Diffusa a livello nazionale, trova nella Casa Raphael, a Roncegno (Trento), considerato il più grande e qualificato istituto di cure naturali in Italia, il principale centro di formazione e di cure mediche.

Vischio, uno dei rimedi della Medicina antroposofica

Image by iStock

Una medicina di nicchia

Certo, è una pratica medica privata, quindi di nicchia. Inoltre è in atto un lavoro di sensibilizzazione perché i medicinali antroposofici possano continuare a essere disponibili anche in Italia. Tuttavia sono sempre più le persone che si rivolgono a essa.

Uno dei motivi per cui piace e attira sempre più persone, che vengono a conoscenza grazie per lo più al passa-parola, è che la pratica antroposofica non significa solo medicina ma vede anche l’arte come strumento di cura: stiamo parlando della cosiddetta euritmia terapeutica, entrano anche in gioco pittura, scultura, musica, teatro, forme di espressione particolarmente adatte non solo in caso di disagio psichico ma impiegate anche come supporto della cura di malattie organiche anche tumorali. Accanto a questi rimedi, ci sono poi massaggi e frizioni ritmiche, svolti sempre secondo particolari principi da personale specializzato.

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