Wise Society : Come affrontare la depressione post-partum

Come affrontare la depressione post-partum

di Fabio Di Todaro
12 Aprile 2018

Se ne parla a Padova dal 13 al 15 aprile alla prima edizione del «Festival della Maternità» con oltre trecento specialisti del settore perinatale

depressione post partum, gravidanza, maternita

In Italia le neomamme che soffrono di depressione post-partum nei primi tre mesi dalla nascita del figlio, sono il 10/15%, Image by: iStock

Dal 10 al 15 per cento delle neomamme in Italia soffre di depressione post-partum nei primi tre mesi dalla nascita del figlio, percentuale che corrisponde a circa cinquanta-centomila donne che s’ammalano ogni anno. Meno della metà di queste, però, chiede aiuto e sostegno. Una questione di salute pubblica di notevole importanza, se si considerano la sofferenza soggettiva della donna e dei suoi familiari, nonché le limitazioni e i costi diretti e indiretti dovuti alla compromissione del funzionamento personale, sociale e lavorativo della donna.

DAL 13 AL 15 APRILE IL FESTIVAL DELLA MATERNITÀ – È partendo da questi dati che l’associazione «Kairos Donna» organizza la prima edizione del «Festival della Maternità», che avrà luogo a Padova dal 13 al 15 aprile. L’evento di sensibilizzazione e informazione – rivolto a famiglie, specialisti e operatori della perinatalità – vuole accendere i riflettori su aspetti della maternità a volte nascosti, idealizzati o stigmatizzati a livello sociale come la depressione post-partum. E, di conseguenza, combattere la disinformazione e tutti i quei luoghi comuni legati all’essere mamma. Da qui la scelta di «Kairos Donna» – associazione di medici psichiatri, psicologi e professionisti operanti nel campo della perinatalità – di promuovere una formazione continua e aggiornata, di fornire consulenza e progetti per aiutare le donne nelle fasi critiche della vita come quella della maternità e di affrontare temi considerati a volte un tabù in una cornice allargata come quella di un festival diffuso nel centro storico di Padova. «La depressione post-partum è un problema di salute pubblica di notevole importanza, ma che spesso viene sminuito o sottovalutato dalle donne, dalle famiglie e dalla società tutta», spiega Rossana Riolo, responsabile del centro di salute mentale dell’ospedale di Camposampiero (Padova) e presidente dell’associazione. «Nell’immaginario comune si dà infatti per scontato che una neomamma debba essere o sia felice in ogni istante: si tratta di un falso mito. Una giusta attività di formazione e informazione attraverso una campagna di sensibilizzazione al tema è fondamentale per combattere lo stigma, ma anche per intercettare condizioni di disagio e fornire gli strumenti conoscitivi per gestirle. Bisogna intervenire affinché si rafforzi la rete degli interventi sociali per le neo-mamme».

AL VIA ANCHE UNA CAMPAGNA SOCIAL – Nei tre giorni del Festival della Maternità si incontreranno a Padova oltre trecento specialisti del settore perinatale, e si alterneranno due spettacoli, proiezione di un film e una video-inchiesta, 15 laboratori per grandi e piccini, 12 incontri pubblici con esperti, quattro presentazioni di libri, altrettante tavole rotonde e dieci workshop- La prima edizione del Festival della Maternità intende fornire strumenti utili a comprendere come vivere la maternità e tutelare la salute e il benessere psico-fisico della mamma, del bambino e della famiglia nel periodo che va dalla gravidanza fino ai primi due anni di vita dei piccoli: ovvero i primi mille giorni. «Kairos Donna» ha lanciato, contestualmente al Festival, la campagna social #lamiamaternità: un momento di condivisione, riflessione e racconto delle esperienze personali, dei reali vissuti di donna legati alla maternità. Utilizzando l’hashtag dedicato, l’associazione invita le donne e le mamme a parlare dei momenti meno felici e di quelli più gioiosi, a esternare le paure, le vicissitudini, i desideri e tutte le sensazioni connesse all’essere madri con l’obiettivo di aprire il confronto su questioni delicate spesso tenute celate.

TUTTO RUOTA ATTORNO AI PRIMI MILLE GIORNI – «Fil rouge della prima edizione del Festival è rappresentato dalla centralità dei primi mille giorni: il periodo che va dalla gravidanza ai primi due anni di vita del figlio – prosegue Riolo -. Questa fase è fondamentale per lo sviluppo mentale del bambino. Basti pensare che dal concepimento comincia un dialogo tra madre e embrione fatto di messaggi ormonali. A livello psicologico il feto marca con la sua presenza la psiche materna e risente delle emozioni della gestante tanto da restarne a sua volta marcato. La depressione puerperale interferisce anche con le abilità della donna nell’instaurare un interscambio di comportamenti e di emozioni con il suo bambino, il 67 per cento delle madri depresse riferisce, infatti, difficoltà di interazione e attaccamento con il figlio».

depressione post partum, gravidanza, maternita

Il Festival della maternità è rivolto a famiglie, specialisti e operatori della perinatalità con lo scopo di accendere i riflettori su aspetti della maternità a volte nascosti, idealizzati o stigmatizzati a livello sociale come la depressione post-partum

Twitter @fabioditodaro

 

© Riproduzione riservata
Altri contenuti su questi temi:
Continua a leggere questo articolo: