Wise Society : Curarsi con le erbe: intervista al medico Luciano Zambotti

Curarsi con le erbe: intervista al medico Luciano Zambotti

di di Monica Onore
21 Maggio 2013

Decotti, pomate, tisane. Tutti a a base di erbe. Si ha traccia dell’utilizzo terapeutico delle piante sin dall’antichità. Da sempre un aiuto prezioso per il benessere e la salute dell’uomo. E anche oggi posson o rivelarsi un efficace rimedio per molti disturbi

Già i primi medici  producevano rimedi di vario genere utilizzando fiori, foglie radici  e cortecce. Luciano Zambotti, medico chirurgo, specialista in scienza dell’alimentazione, esperto in terapie naturali, fitoterapia e medicina tradizionale tibetana e ayurveda, si occupa di erbe da quando era studente in medicina. Con lui abbiamo parlato proprio di questo argomento e di come sia possibile curarsi con le erbe, o almeno farne un valido supporto alle terapie farmacologiche. 

Curarsi con le erbe è diventata una moda?

Quello che la maggior parte delle persone non sa è che ancora oggi il 75% dei farmaci ha un’origine semivegetale. Un 10-20% usano molecole estratte dalle piante e un 50-60% sono emisintesi,  ovvero sono state estratte dalle piante e poi trasformate per farne un prodotto chimico. Per cui la chimica e la farmaceutica della medicina allopatica, pur disprezzando molto le piante, non riuscirebbero a produrre nemmeno il 20% dei farmaci senza di esse.

Ginseng rosso

Foto Shutterstock

Curarsi con le piante medicinali: che vantaggi ci sono?

Chiaramente la pianta rispetto alla molecola pura, al farmaco di sintesi è molto meno rapida ed efficace a breve termine. Ma ha il vantaggio di non creare problemi, di non avere effetti collaterali. Soprattutto non va a curare un sintomo ma a riequilibrare un’energia, uno stato all’interno dell’organismo umano. Con le erbe non possiamo guarire il tumore, la sla, le malattie degenerative però possiamo usarle come sostegno.  Vanno invece benissimo per depurare il fegato, per curare cistiti e problemi intestinali.

Le erbe possono essere anche nocive se usate male?

Sapendole usare bene si ottengono degli ottimi risultati. Sapevamo già dal passato che mischiando delle erbe se ne aumentavano le proprietà. Da 15 anni abbiamo scoperto che ci sono due tipi di sinergie,  una di somma e una di potenziamento.
I prodotti naturali non sono al riparo da eventuali effetti tossici, per questo è importante conoscerli bene. Esistono controindicazioni o reazioni avverse se assunti con alcuni farmaci di sintesi. Talune piante medicinali e tisane potenziano o inibiscono le loro interazioni con i farmaci di sintesi, per questo è opportuno che il paziente informi sempre il medico curante delle erbe che assume.

Lei ha scritto un libro dal titolo  Le tisane terapeutiche: ci si può curare anche solo con le tisane?

Oggi c’è una prescrizione smodata di antibiotici anche per una semplice tosse o faringite che invece si può curare tranquillamente con le erbe senza ricorrere a farmaci. Molti piccoli disturbi si curano con le tisane che, a seconda della loro azione, agiscono sui diversi apparati, respiratorio, cardio-vascolare, digestivo, urinario, genitale, osteo-articolare, cutaneo, ecc. Le tisane secondo la definizione della Farmacopea ufficiale italiana: “sono delle preparazioni acquose ottenute, estemporaneamente da più droghe vegetali e sono destinate ad essere somministrate per via orale, come tali a fini terapeutici o come veicoli di altri medicamenti. Possono essere leggermente edulcorate o aromatizzate e vanno di preferenza, consumate al momento.” Per droga s’intende la parte di pianta utilizzata, perché non sempre la  si prende la pianta in toto,  ma si utilizza la parte più ricca di principi attivi.

Curarsi con le erbe: la tisana

Foto di Miti / Unsplash

Cosa manca nel mercato attuale?

In questi ultimi anni c’è stata una rinascita della fitoterapia, ma non c’è stato quel passaggio, a mio parere fondamentale, delle varie interazioni. Infatti, noi troviamo nei supermercati diversi estratti senza le miscela di erbe che sarebbero decisamente più efficaci.

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