Wise Society : Credete ai medici, non a Wikipedia

Credete ai medici, non a Wikipedia

di Redazione Wise Society
28 Maggio 2014

Secondo uno studio condotto da una scuola di medicina americana l'enciclopedia online contiene errori e imprecisioni in nove voci su dieci

Se confermato quello che emerge dallo studio Usa pubblicato sul Journal of the American Osteopathic Association e riportato online su BBC Health, ha del clamoroso.

Il 90% delle voci di Wikipedia riguardanti temi di salute contiene errori e imprecisioni che inevitabilmente vengono prese – come spesso accade anche per altre voci – come oro colato dai lettori dell’enciclopedia online più diffusa e conosciuta del web. La ricerca, diretta da Robert Hasty della Wallace School of Osteopathic Medicine nel North Carolina – che si è dichiarato preoccupato dato che Wikipedia negli Usa è consultata dal 70% degli studenti in medicina – è stata condotta a partire dallo studio di un elenco di voci di Wikipedia riguardanti i 10 problemi di salute tra i più diffusi come per esempio il mal di schiena e l’asma poi confrontati con la letteratura medica ufficiale.

Il risultato sorprendente emerso certifica che in nove voci su dieci ci sono errori anche gravi e imprecisioni. Il professor Hasty tuttavia consiglia ai pazienti di non utilizzare Wikipedia come unica fonte di informazione e li invita prima a chiedere il parere autorevole di un medico.

Non si è fatta attendere la reazione di Wikipedia. Steve Benton di Wikimedia Gran Bretagna, la fondazione che sostiene oltre a Wikipedia altri network come Wikibooks, Wikidata, Wikiversity e altri, ha affermato che «lo studio ha preso in esame solo poche voci» e «che ci sono tante iniziative che coinvolgono medici e associazioni di medici per migliorare i contenuti dell’enciclopedia soprattutto nell’ambito della salute e delle medicine» aggiungendo che la sua organizzazione ha un progetto in corso che prevede che editori volontari con conoscenze mediche identifichino le voci che necessitano di revisione. «Stiamo lavorando anche con la Cancer Research Uk proprio per correggere gli articoli sull’argomento scritti da medici ricercatori», ha concluso Benton.

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