Wise Society : Anche il cervello dei giovani è vulnerabile. Soprattutto alle droghe

Anche il cervello dei giovani è vulnerabile. Soprattutto alle droghe

di Fabio Di Todaro
15 Marzo 2017

Non solo cefalee, epilessia, sclerosi multipla e traumi da incidenti stradali. Nei giovani i danni cerebrali derivano da allucinogeni extasy e cocaina

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Alla settimana mondiale del cervello l’attenzione è incentrata sulla diagnosi precoce e sulle condizioni patologiche a esordio giovanile, Foto iStock

«Curare il cervello migliora la vita». È questo il tema della Settimana Mondiale del Cervello 2017, che la Società Italiana di Neurologia celebra fino al 19 marzo con una serie di iniziative in programma su tutto il territorio nazionale. Come spiega Leandro Provinciali, direttore della clinica neurologica degli Ospedali Riuniti di Ancona e presidente ella Società Italiana di Neurologia, «attraverso il tema di questa edizione intendiamo mettere al centro le opportunità che derivano da una diagnosi precoce, grazie a cui è possibile tenere sotto controllo i sintomi e modificare, di conseguenza, la progressione della malattia». Particolare attenzione, per l’occasione, sarà riservata anche alle condizioni patologiche a esordio giovanile.

QUANDO IL CERVELLO SI AMMALA DA GIOVANI – A differenza di quanto si possa pensare, infatti, queste ultime non sono poche. Si tratta di alcune malattie muscolari, malattie infettive e infiammatorie, i traumi, alcuni tumori, l’epilessia, le cefalee, malattie degenerative o immunomediate del sistema nervoso periferico, malattie metaboliche e malattie autoimmuni come la sclerosi multipla. Senza entrare nel merito, l’obiettivo è sottolineare come per molte di queste malattie esistono cure specifiche e attive e pertanto è necessaria una diagnosi precisa, dettagliata e precoce. Vale la pena di fare qualche esempio. L’epilessia è una malattia nella maggior parte dei casi curabile, ma è necessario diagnosticare correttamente la forma da cui il paziente è affetto e quindi impostare una cura adatta. La sclerosi multipla ha un esordio nella età giovanile e al momento sono disponibili almeno venti diverse terapie, ognuna con diverso grado di efficacia e anche differente grado di sicurezza ed effetti collaterali. Spiega Gianluigi Mancardi, direttore della clinica neurologica dell’Università di Genova: «È fondamentale effettuare una diagnosi precoce, ormai agevole con esami quali la risonanza magnetica, l’esame liquorale e la neurofisiologia. A seconda della forma di malattia, sarà scelta la terapia più adeguata. Tutti gli studi effettuati sulla sclerosi multipla concordano che iniziare precocemente la cura vuole dire ridurre il rischio di disabilità e progressione della malattia negli anni successivi all’esordio».

L’IMPATTO DI TUTTI I TRAUMI SUL CERVELLO GIOVANE – Il trauma cranico e il trauma spinale sono la più importante causa di disabilità nella età giovanile. Prosegue Mancardi: «La causa più frequente è rappresentata dagli incidenti stradali: ecco perché sono necessarie campagne di informazione e una cultura rivolta alla prevenzione per ridurne la frequenza. Gli esiti del trauma dipendono certamente dalla gravità dello stesso e dall’entità ed estensione delle lesioni nervose, ma si è visto che traumi anche relativamente lievi sono in grado di causare un danno assonale diffuso a livello del sistema nervoso centrale, che può manifestarsi successivamente con disturbi cognitivi di una certa rilevanza». Un giovane ha maggiori capacità di recupero rispetto a un adulto o un anziano. Ma, come già sottolineato, gli esiti a distanza del trauma dipendono dalla sua gravità e dalle possibili complicanze a breve e lungo termine. Come detto, però, nel trauma l’intervento più importante è legato alle misure di prevenzione (indossare il casco e le cinture di sicurezza) che nell’ultimo decennio hanno ridotto l’incidenza degli eventi traumatici. Particolare attenzione deve essere riservata, fra le altre, alla eccessiva sonnolenza diurna e notturna, causa frequente di gravi incidenti stradali.

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L’abuso di droghe pesanti come la cocaina nei giovani provoca effetti spesso responsabili di alterazioni strutturali del cervello non più reversibili,Foto iStock

L’IMPATTO DELLE DROGHE: I DANNI SUL CERVELLO E LE FALSE CREDENZE – Nella età giovanile e adolescenziale le sostanze di cui si fa più abuso e che causano un effetto dannoso sul sistema nervoso sono principalmente l’alcol e la marijuana. Meno utilizzate, ma particolarmente lesive, sono altre sostanze: come gli allucinogeni, l’extasy o la cocaina. È stato dimostrato che il cronico abuso di alcol e marijuana determina un calo della memoria verbale, delle funzioni spaziali, della memoria di lavoro, dell’attenzione, della concentrazione, con un conseguente abbassamento globale delle funzioni cognitive. Chiosa Mancardi: «Gli studi effettuati attraverso la risonanza magnetica dimostrano una riduzione dello spessore della sostanza grigia corticale, specie a livello frontale e temporale. E, nell’ integrità della sostanza bianca, nei tratti delle vie fronto-limbiche. Ma anche i danni indotti dalle droghe pesanti, come la cocaina, sono ben noti da tempo. Si tratta di effetti spesso responsabili di alterazioni strutturali non più reversibili».

Twitter @fabioditodaro

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